Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Francia-9: differenze tra le versioni
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Come sull' OT-64 cecoslovacco, dietro di loro vi è il motore, in questo caso un diesel MAN, di costruzione tedesca, da 235hp.
Dietro ancora vi è un comparto per la truppa, una squadra di 10 soldati equipaggiati. La comunicazione con il capocarro è possibile grazie ad un passaggio a lato del motore. La parte posteriore del mezzo ha 2 o 3 portelli per lato con feritoie di tiro e osservazione. Dietro il veicolo vi sono 2 portelli d'accesso, che rendono rapido l'entrare e uscire quando necessario. Questa di avere un accesso posteriore assai comodo è una caratteristica tipica dei mezzi con motore centrale, o più spesso, anteriore del veicolo.
L'armamento è basicamente, di una mitragliatrice leggera, ma è possibile anche usare un'arma pesante da 12,7, o un cannone in torretta Creusot-Loire. Si tratta di un'arma da
'''Renault VAB 4x4''':
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Lo scafo del piccolo APC è di acciaio, con spessore tra gli 8 e gli 11 mm. In avanti vi è il pilota, dietro di lui il motore, un Panhard a 4 cilindri a benzina, da 90hp, dietro il comparto truppa per un massimo di ben 10 uomini. Il motore ha i tubi di scappamento sopra lo scomparto truppa, anche per scoraggiare eventuali facinorosi a salire sopra il mezzo, durante le azioni di polizia. La trazione è 4x4, con un cambio manuale nell’angusta cabina di pilotaggio. Il veicolo è anfibio, in acqua si muove solo con le ruote ad un massimo di 4kmh, ovvero solo quanto basta per il movimento in corsi d’acqua calma. Per muoversi in caso di trincee sono disponibili una sorta di canali a rotaia, in cui il mezzo passa. È macchinoso, ma consente di superare persino 3,2metri.
L’equipaggio ha una serie di uscite e feritoie molto nutrita. I fanti hanno 3 feritoie per lato, per vedere e sparare, 1 grande portello su ciascun lato, 1 sopra il mezzo e 2 dietro. Al centro del veicolo esiste infatti la possibilità di portare un armamento sul tetto: esso varia da una mtg. leggera scudata, ad un cannone teleguidato da 20 mm. Dietro il comparto equipaggio, vi è anche la predisposizione per
Tra le tante versioni presenti, vi sono molte interessanti piattaforme di tiro, come quella antiaerea, chiamata M3 VDA, con una torretta dotata di 2 cannoni da
Esistono altre varie versioni, come quella portamortaio da
'''Panhard M3''':
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Oltre 1500 esemplari sono stati venduti nei primi 15 anni a ben 35 clienti, soprattutto paesi africani e medio-orientali.
Veicoli leggeri come l’AML, l’ERC ma soprattutto l’M3, il mini-semovente antiaereo di maggior successo, hanno una torretta con radar e 2 cannoni da
Il '''[[w:VCR|VRC]]''' (Vehicule de Combat à Rues, veicolo da combattimento ruotato), è un mezzo blindato dalla sagoma compatta, meccanicamente imparentato al 90% con l'autoblindo ERC, come il predecessore M3 era parente della blindo AML (addirittura al 95%). La principale differenza tra le 2 generazioni è che l'ultima ha 6 ruote motrici, indispensabili per un buon movimento fuoristrada. Il prototipo venne completato nel 1977, e la produzione partì 2 anni dopo.
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Il nuovo veicolo aveva una torretta assai ampia, installata su uno scafo molto angusto, simile al veicolo predecessore, dotato di sole 4 ruote motrici e di un motore a benzina di bassa potenza. Per oltrepassare le trincee era necessario usare i 'canali' metallici, normalmente usati come paraurti.
Se lo scafo (in acciaio, spessore max. 12 mm) non aveva nulla per essere degno di citazione (eccetto il fatto che era molto angusto), la torretta ospitava un cannone da 90 mm, come quelli in uso nei carri dell'epoca, ma a media pressione, per rendere possibile il fuoco da tale leggero veicolo. L'arma, di produzione DEFA, aveva come principio base quello dell'utilizzo di testate a carica cava, riconosciute le uniche utilizzabili da un veicolo leggero con potenza sufficiente a distruggere un carro armato. Il proiettile anticarro (HEAT) aveva
La meccanica, basata su una trasmissione integrale per i 2 assi, un cambio manuale, un volante e un motore Panhard a benzina, era usata anche nel veicolo per la fanteria M3, anch'esso molto diffuso a partire dagli anni '60, per un binomio che soddisfava, con macchine straordinariamente leggere ed economiche, praticamente tutte le esigenze tattiche.
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La mobilità vede una velocità su strada di 100kmh, ma anche la capacità anfibia, con il movimento in acque calme possibile a 4,5 kmh. A richiesta è disponibile una coppia di idrogetti che raddoppiano la velocità in acqua, e questo rende il mezzo molto più capace di guadare corsi d'acqua e zone con moto ondoso. La caratteristica più interessante della trazione impiegata è che il mezzo ha le 2 ruote centrali sollevabili da terra per il movimento su strada, cosicché questo può essere svolto in maniera più efficiente. L'autonomia raggiunge gli 800km, nonostante il propulsore sia un Peugeot V-6 a benzina da ben 155hp.
La torretta, con 2 uomini d'equipaggio, ha un armamento normalmente costituito da un cannone DEFA a media pressione con 20 colpi. La possibilità di scelta, in verità, è ampia e possono essere installate torri con cannoni-mortai da
La versione in servizio con l'esercito francese ha un cannone GIAT ad alta pressione TS-90 da
'''ERC-90 Sagaie''' :
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*Prestazioni: velocità max 85 km/h, autonomia 750 km. gradino 0.3 m
Questi mezzi,entrati in servizio nel 1973, per quanto pesanti, sono stati usati essenzialmente per compiti antisommossa. La Gendarmeria francese ne ha avuti 155, con torretta armata di una mtg. da 7,62mm e lanciagranate da
Il mezzo era assai riuscito, o almeno non vi erano motivi particolari di lamentela, ma ad un certo punto la Berliet venne comprata dalla Renault. Era il 1975, e la casa francese era già in affare per la produzione in grande serie dei VAB. Benché questi fossero più costosi dei Berliet, venne deciso, come spesso accade in questi casi, di fermare la produzione del veicolo per evitare interferenze tra le vendite dei 2 mezzi, praticamente identici in prestazioni e pesi (chissà quale è lo spessore dell'acciaio del VAB?). Questo ha tolto ovviamente parte della capacità di copertura del mercato per i clienti meno danarosi (e più contenti di avere un mezzo dalla meccanica unificata con quella degli autocarri), ma in ogni caso il Berliet si è fermato a 179 esemplari contro oltre 5000 VAB.
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