Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Cina-5: differenze tra le versioni

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Basicamente, questa nuova nave, che pare si tratta della figlia degli LUHUI e della nipote dei vecchi Luda, che erano a loro volta i Kotlin sovietici prodotti a partire dagli anni ’70. A questo proposito sarà certamente interessante notare come ad un certo punto venisse ventilato di equipaggiare i LUDA niente di meno che con il SAM inglese Sea Dart. Questo era possibile, perché era stata approntata una versione su contenitori-lanciatori chiamata Light Weight, che poteva essere installata su navi dalle 300 t in su, una vera rivoluzione rispetto all’ingombro e alla macchinosità del sistema originale che, per esempio, portò l’Olanda ad abbandonare l’idea di dotarsene per ripiegare sul missile americano Standard. Ma la cosa, che tecnicamente era perfettamente fattibile, non andò mai in porto per motivi finanziari, anche se resta l’interesse per avere ideato un tipo di SAM a medio raggio capace di essere ospitato da navi al livello di motocannoniera. D’altro canto, le motocannoniere Ashelville americane sono state modificate con missili SM-1MR pur stazzando solo 240 t, ma solo in funzione antinave, mentre l’idea dei contenitori-lanciatori multiruolo per SAM a medio raggio sarebbe stata realizzate con i WUGIN III dai taiwanesi.
 
L’esperienza dei LUDA non andò certo persa, e i LUHU ne erano il frutto, con struttura più moderna e 8 missili antinave di seconda generazione piuttosto che quelli del tipo STYX-C201 dei primi. Le artiglierie da 100 mm binate erano un derivato dei pezzi Compact francesi, di cui negli anni ’80 due esemplari vennero importati in Cina: potevano essere un regresso in termini di capacità contro quelle da 130mm130 mm e 58 calibri dei predecessori, ma la cadenza di tiro era aumentata a 60-80 colpi al minuto e anche se la gittata era solo la metà dei 27 km dei potenti pezzi sovietici, le doti antiaeree e antimissile erano migliori. La motorizzazione era data da due LM-2500 americane, e queste navi da 4000 t erano munite anche di missili HQ-7, ovvero la copia cinese dei CROTALE francesi, montanti sul caratteristico lanciatore ottuplo, ma con contenitori-lanciatori singoli per ciascun missile. L’embargo americano mise fine a questo interessante programma, e aprì quello delle forniture russe e ucraine. I russi hanno fornito 2 caccia SOVRENEMNY completi, l’Ucraina ha fornito motori, la Francia ha fornito quasi tutto il resto.
 
La nave, originariamente intesa come prima di una classe di varie altre, si diceva fino a 5 altre, non ha avuto seguito e i lavori per una seconda unità sono rimasti bloccati. Ufficialmente in codice NATO si tratta della Classe LUHAI, ma il progetto è noto in Cina come Type 051B. Esso è il più grande progetto per una nave da combattimento cinese e la SHEN ZEN è la prima nave cinese che abbia fatto crociera nel mondo, toccando in particolare il Mediterraneo ma anche l’Africa (cosa che non deve stupire, la Cina ha interessi crescenti nel continente). Prima dell’aggiornamenteo del 2004 con cannoni e missili SAM rimpiazzati con sistemi modernizzati, l’unità mostrava un progetto da super-fregata piuttosto che cacciatorpediniere. Essa, a parte alcune soluzioni stealth, era motorizzata da due turbine ucraine DT-59 da circa 20.000 KW l’una e da due diesel MTU da 3,3 MW ovvero circa 4000 hp. La velocità arriva a 29 nodi, soprattutto l’autonomia su diesel, a 15 nodi, a 14.000 miglia. I motori sono in configurazione CODOG, da notare la distanza tra i due fumaioli.