La prosa ultima di Thomas Bernhard/Scrivere contro la morte: differenze tra le versioni

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L'attacco principale al cattolicesimo in ''Auslöschung'' riguarda specificamente i valori umani. L'accusa principale è quella di distruggere l'umanità: "Die katholische Kirche hat den zerstörten Menschen auf dem Gewissen".<ref>Bernhard, ''Auslöschung'', p. 141, rr. 29-30.</ref> Il cattolicesimo è "eine Naturverfälschung"<ref>''Ibid.'', p. 142, r. 26.</ref> e "gegen die Menschennatur".<ref>''Ibid.'', p. 143, r. 7.</ref> È posto in contrapposizione agli impulsi umani positivi accuratamente tracciati dalla narrazione mediante strumenti stilistici o tematici, come l'uso del "naturgemäß" o la descrizione degli amici intimi di Murau. Le critiche al cattolicesimo sono incentrate sulla sua distruzione di questi impulsi positivi. Tuttavia, come è tipico di questa narrazione, in cui tutte le strade portano a Murau, le critiche generali di una persona o di un'istituzione trovano sempre la loro strada verso una rilevanza più specifica per la vita di Murau:
{{q|La Chiesa cattolica avrebbe molto da riparare nei miei confronti, mi dissi, se le mettessi in conto ciò che con la sua dottrina ha devastato e distrutto e rovinato in me bambino, avrebbe, nonostante il suo cinismo, di che restare atterrita, pensai.|''Ibid.'', p. 365, rr. 3-7.|Die katholische Kirche hätte viel an mir gut zu machen, sagte ich mir, wenn ich aufrechnete, was sie durch ihre Lehre in mir als Kind angerichtet und zerstört und ruiniert hat, sie würde, ist sie noch so kaltblütig, erschrecken müssen, dachte ich.|lingua=de}}
In questo caso più specifico dei mali della Chiesa cattolica, Murau passa dalle precedenti critiche sulla distruzione delle persone alla distruzione di alcuni elementi non specificati dentro di sé da bambino. La ripetizione di "und" crea il massimo effetto e la personificazione della Chiesa come crudele e spietata è in definitiva piuttosto vaga e, quindi, poco convincente poiché non è rafforzata da esempi specifici o da un ragionamento logico sostenuto.<ref>In una sezione col sottotitolo "Fiktion und Realität", Schlichtmann esamina attentamente le asserzioni di Bernhard sulla collusione tra Chiesa cattolica e organi nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale. Si veda: Schlichtmann, pp. 56-62.</ref> È l'effetto su di lui da bambino che concentra Murau nella descrizione: "In die Kapelle bin ich immer zitternd hineingegangen, um wie erschlagen wieder aus ihr herauszugehen". <ref>Bernhard, ''Auslöschung'', p. 365, rr. 11-13.</ref> A differenza delle descrizioni tonificanti dei suoi amici e delle loro esperienze condivise, questi passaggi sono piuttosto ripetitivi, anche noiosi al confronto. Tuttavia, i passaggi (come la storia di Schermaier) contenenti critiche o commenti sociali e politici, sebbene indipendenti nella fattispecie delle opinioni di Murau sulla crudeltà e la natura opprimente del nazismo e del cattolicesimo, sono più appaganti per il lettore, come già visto, quando sono collegati con i commenti di Murau su se stesso, il suo stato d'animo e il suo progetto letterario, anch'esso centrale per la sua identità e per la narrativa di Bernhard.
 
Tutte queste critiche sociali e politiche ben collaudate saranno di certo note all'esperto lettore di Bernhard. Tuttavia, in ''Auslöschung'', c'è una dimensione extra nel contenuto politico che solleva le critiche potenzialmente trite della prosa bernhardiana dal loro solito contesto provocatorio. Weinzierl suggerisce che Bernhard abbia modificato sezioni del testo (che altrimenti sarebbe stato in gran parte completo intorno al 1980) al fine di tenere conto degli sviluppi politici di attualità, come l'affare Waldheim — che era una furibonda questione politica nell'autunno del 1986, quando uscì il libro.<ref>Harald Hartung, nella sua recensione del libro, arriva al punto di descriverlo come "Bernhards Beitrag zur Waldheim-Affäre". Si vade: Hartung, "Wolfsegg oder Die ''[sic]'' hohe Schule der Übertreibung". Per una sinossi chiara e concisa dell'[[w:Kurt Waldheim#Il Caso Waldheim|affare Waldheim]], si veda: Melanie A. Sully, ''The Waldheim Connection", in ''Conquering the Past: Austrian Nazism Yesterday & Today'', cur. F. Parkinson (Detroit: Wayne State University Press, 1989), pp. 294-312.</ref> Il suggerimento di Weinzierl non è pienamente comprovato, ma sembrerebbe essere confermato dal testo. Mentre sarebbe esagerato descrivere il libro come un romanzo politico, ci sono semplicemente troppi riferimenti al nazismo, alla guerra e alla chiesa cattolica decadente per poterli trascurare. In questo senso, ''Auslöschung'' è diverso da ''Beton'': Murau non è solo un individuo privato, come Rudolf: solo il suo nome di battesimo – Franz Josef – evoca la storia austriaca.<ref>Si veda anche: Reiter, "Austrophobia as it is", p. 168. Reiter fa risalire il nome di battesimo di Murau a Franz Josef Altenburg, un amico di Bernhard, che era discendente dell'Imperatore Franz Josef.</ref> Inoltre, la sua esplorazione del passato mette in luce non solo le sue stesse esperienze ma anche la colpa storica della sua famiglia di cui parla a lungo.<ref>Si vada, per esempio: Bernhard, ''Auslöschung'', pp. 440-2.</ref> Il nazismo austriaco è quindi integrato nell'azione della storia e si intreccia con la storia personale di Murau: infatti, il tema anticipa ''Heldenplatz''. I ricordi di Murau dei suoi genitori sono impregnati della loro collaborazione nazista. È solo se visto in questa luce che il gesto finale di Murau di dare Wolfsegg alla comunità ebraica di Vienna ha senso come un atto di espiazione. La teoria di Weinzierl sulle modifiche dell'ultimo minuto al testo sembra tanto più plausibile poiché l'ovvio contenuto politico dell'opera entra e esce dal testo; appare con particolare enfasi verso la fine della narrazione di Murau mentre Bernhard prepara il lettore per il gesto finale e drammatico del suo protagonista. La cessione di Wolfsegg da parte di Murau è rilevante per il ragionamento qui in quanto rivela un certo ottimismo per il futuro: nel presentare Wolfsegg alla comunità ebraica, commette quindi un atto personale non solo di estinzione, come dimostrato in precedenza, ma di espiazione; inoltre, intraprende un atto di risarcimento politico e di scuse. Naturalmente, non ha senso in che modo si possa vedere che questo atto compensi le atrocità passate, ma il presente qui riconosce e tenta retrospettivamente di compensare il passato.