La prosa ultima di Thomas Bernhard/Scrivere contro la morte: differenze tra le versioni

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== Estinzione ==
<div style="color: teal; text-align: center; font-size: 0.9em;">'''«Da Roma, dove sono tornato, dove ho scritto questa ''Estinzione'' e dove resterò, scrive Murau.»'''</div>
{{Immagine grande|Italia - Roma 2013 - panoramio (52).jpg|820px|Piazza della Minerva, Roma (''[[w:Panoramio|Panoramio]]'', 2013)}}
È importante comprendere il termine "Auslöschung" in quest'ultima grande opera in prosa di Bernhard come parte di un procedimento in corso. Mentre Schlichtmann ha ragione nel parlare della "Mehrdeutigkeit des Begriffs", è altrettanto chiaro che emerge un uso maggiore o principale della parola che affina la definizione narrativa dell'autosviluppo di Murau.<ref>Schlichtmann, p. 14.</ref> Eun-Hee Ryu, in uno studio sui progetti accademici e letterari intrapresi dai protagonisti di Bernhard, attribuisce alla parola e al concetto un ampio e ambizioso significato, riferendosi all'intenzione di Murau "die ganze Geschichte von Wolfsegg und zugleich seine eigene Geschichte auszulöschen."<ref>Eun-Hee Ryu, ''Auflösung und Auslöschung: Genese von Thomas Bernhards Prosa im Hinblick auf die «Studie»'', Europäische Hochschulschriften I, Deutsche Sprache und Literatur, 1647 (Frankfurt: Peter Lang, 1998), p.267.</ref> Ai fini della nostra indagine, il titolo "Auslöschung", o ''estinzione'', sarà preso principalmente ad indicare l'atteggiamento di Murau nei confronti del suo passato e di Wolfsegg in particolare.
 
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Il personaggio principale di ''Der Italiener'' (1964) — un racconto ampiamente considerato come un precursore di ''Auslöschung'' — commenta: "Das Politische [...] interessiert mich tatsächlich nur insofern, als es meinen Geschäften nützt".<ref>Thomas Bernhard, ''Der Italiener'', in Höller e Heidelberger-Leonard, pp. 21-8 (p. 28). La storia venne pubblicata per la prima volta in: ''Insel-Almanach auf das Jahr 1965'' (Frankfurt: Insel, 1964), pp. 83-93. Questa storia non deve essere confusa con ''Der Italiener: Ein Film'' (Salzburg: Residenz, 1971) che è la sceneggiatura del fil diretto da Ferry Radax. Hans Höller fornisce un'utile introduzione alla "Vorgeschichte" di ''Auslöschung'' con riferimento specifico a questo e altri testi primari. Si veda: Hans Höller, "Politische Philologie des Wolfsegg-Themas", in Höller e Heidelberger-Leonard, pp. 38-49.</ref> Questo potrebbe essere visto, in larga misura, come un motto per Murau: resoconti personali sulla vita di Bernhard indicano anche un uomo che si sentiva a suo agio in una compagnia selezionata e i cui interessi includevano cibo, bevande e viaggi piuttosto che impegno politico. Conversando su Thomas Bernhard e i suoi ricordi di lui, l'attore Hermann Beil conferma questa tendenza quando rivela un'inclinazione profondamente personale sulla questione della consapevolezza "politica" non convenzionale di Bernhard: "Wenn er [...] in irgendeiner alltäglichen Handlung einen faschistischen Kern gesehen hat, dann konnte er sehr erregt darüber reden."<ref>Kai Luehrs-Kaiser, "Schauspieler und Theatermacher über Thomas Bernhard", in Hoell, Honold e Luehrs-Kaiser, pp. 50-76 (p. 53).</ref> Questo metodo essenzialmente ''a posteriori'' – che procede da un'osservazione quotidiana particolare a una più ampia affermazione generale – è la base delle narrazioni qui in discussione, e ''Auslöschung'' non fa eccezione.
 
Mentre i precedenti resoconti sulla natura non politica di ''Auslöschung'' sono persuasivi, non sono del tutto convincenti poiché lasciano alcune importanti domande senza risposta. Ci sono, ad esempio, troppi elementi della storia che suggeriscono un desiderio narrativo di portare specifiche idee politiche all'attenzione del lettore: il passato nazista di Wolfsegg; la colpa dei genitori di Murau; l'orgoglio spudorato degli ex nazisti nell'Austria moderna, per fare alcuni esempi. Weinzierl rileva questi elementi apertamente politici nel descrivere il romanzo come una rottura con il resto della produzione in prosa di Bernhard: "''Auslöschung'' [ist] sein einziges dezidiert politisches Buch".<ref>Weinzierl, p. 459.</ref> La visione leggermente più cauta di Andrea Reiter è convincente; definisce ''Auslöschung'' "un romanzo sociale con forti connotazioni politiche".<ref>Reiter, "Austrophobia as it is", p. 171</ref> Alfred Pfabigan aggiunge una dimensione specificamente morale al contenuto politico. Sostiene che la miserabile povertà di Schermaier derivante dalla mancanza di un risarcimento statale ("ein durchaus repräsentatives Nachkriegsschicksal"), se contrastata con il lusso di cui godevano i fiorenti ex nazisti, è una sapiente manovra autoriale contenente intenzioni morali ("geschickt gewählt und moralisch aussagekräftig"); il suo punto di vista è, in effetti, sostenibile, ma trascura comunque la sempre presente motivazione personale di Murau (qui, la sua amicizia con Schermaier) dietro accuse sociali o politiche a favore della rappresentazione simbolica di un personaggio il cui destino non è di certo al centro degli interessi narrativi.<ref>Pfabigan, p. 238 e p. 239, rispettivamente.</ref>
 
Charles Martin percepisce nel testo una forte critica al "fallimento degli austriaci nell'affrontare e venire a patti con il loro passato nazista", ma questa provocazione testuale, chiaramente intesa ad ottenere la massima pubblicità, non può essere equiparata alla "natura dettagliata di molte delle sue [di Murau] accuse e la loro plausibilità ".<ref>Martin, p. 197 (entrambe le citazioni).</ref> Ci sono molti esempi di critiche sociali che indicano la parte colpevole dell'Austria nella seconda guerra mondiale. Esempi specifici includono la ricomparsa del compiaciuto ex Gauleiter al funerale,<ref>Bernhard, ''Auslöschung'', p. 632.</ref> la famiglia di Murau che dà rifugio ai nazisti,<ref>''Ibid.'', p. 193.</ref> e la continua adesione dei suoi genitori alle convinzioni nazionalsocialiste anche dopo la guerra.<ref>''Ibid.'', p. 291.</ref> Queste critiche sono, il più delle volte, trampolini di lancio per provocazioni maliziose che, a loro volta, incorporano un'allegra propensione verso l'Austria moderna: "Der österreichische Mensch ist durch und durch ein nationalsozialistisch-katholischer."<ref>''Ibid.'', p. 292, rr. 7-8.</ref> Murau offre le ormai consuete invettive bernhardiane contro il cattolicesimo, il nazismo, il popolo austriaco e le professioni. Le dichiarazioni politiche pervadono tutte le sezioni del testo: Murau accusa entrambi i suoi genitori di piena adesione e collaborazione nazista, citando il profitto finanziario come un fattore importante;<ref>''Ibid.'', pp. 193 e 194.</ref> sua madre insistette a quel tempo di definirsi "eine ''Deutsche Frau''";<ref>''Ibid.'', p. 193, r. 8 [corsivo nell'originale]. In ''Ein Kind'', la sorella più giovane della zia Rosina di Bernhard, probabile modello della madre di Murau, si fa chiamare ''"deutschen Frau"'' e, come la madre di Murau, aderisce entusiasticamente al nazionalsocialismo. Si veda: Bernhard, ''Ein Kind'', p. 165.</ref> gli austriaci sono accusati di mentire sul loro passato [[w:collaborazionismo|collaborazionista]] e sulle loro vere inclinazioni naziste odierne ("was sie getan haben und was sie vorhaben");<ref>''Ibid.'', pp. 292 e 304, r. 10.</ref> e l'Austria è criticata come una nazione perfettamente adatta al nazismo, con la sua "katholisch-nationalistische Lebensweise" che si applica sia alla sua famiglia sia allo Stato.<ref>''Ibid.'', p. 304, r. 12 e p. 460.</ref>
 
Sebbene la presentazione del nazismo sia strettamente connessa alla rappresentazione del cattolicesimo in ''Auslöschung'' – all'inizio del suo resoconto, Murau si riferisce alla "niederträchtige katholisch-nationalsozialistische Gesinnung" degli austriaci<ref>''Ibid.'', p. 20, rr. 3-4.</ref> – svolgono comunque diverse funzioni. Questa connessione tra i due è sostenuta in tutto il testo.<ref>Per un'analisi, si veda: Schlichtmann, pp. 56-62.</ref> Proprio ciò che Murau dice della Chiesa è, come nel caso del commento politico, per nulla nuovo negli scritti di Bernhard. Come analisi sobria e critica della perniciosa influenza del cattolicesimo nell'Austria del dopoguerra, il resoconto di Murau è un po' elaborato, ma non vi è alcuna indicazione che questo sia il suo scopo. Il cattolicesimo fornisce uno sfondo importante per l'azione del testo: Roma, la città in cui vive Murau, è il quartier generale della Chiesa cattolica; Spadolini, una delle sue figure più anziane, è per lui una figura paterna non solo per il fatto d'essere il mentore di Murau, ma anche per i suoi rapporti sessuali con la madre di Murau. Per la prima volta in una storia bernhardiana, l'influenza della Chiesa cattolica non è del tutto negativa o superficiale — sebbene alcuni critici abbiano preso le critiche di Bernhard al cattolicesimo come riflesso dei suoi fallimenti personali.<ref>Si veda: Peter Horwath, ''Der Kampf gegen die religiöse Tradition: Die Kulturkampfliteratur Österreichs 1780-1918'', German Studies in America, 28 (Berne: Peter Lang, 1978), p. 254: "Fur den egoistisch veranlagten Skeptiker und Paranoiker [Bernhard in ''Die Ursache''] wird das Heilige zur Posse oder zum Alptraum, weil die Wirklichkeit seines Daseins ihn belästigt und ihm seine Ichbezogenheit unbequem werden lässt ''[sic]''. Um es sich leicht zu machen, macht dieser Menschentyp wahllos-unreif dies und alle, nur nicht sich selbst verantwortlich für die eigene Misere."</ref> L'ammirazione di Murau per la figura di Spadolini, la sua residenza a Roma vicino al Vaticano e la propria incapacità di rimproverare a Spadolini la sua ipocrisia religiosa, danno prova di un surretizio ramo d'ulivo che è in linea con la natura più conciliante della prosa ultima di Bernhard. Nonostante questo gesto conciliante, prevalgono comunque le molte critiche al cattolicesimo.
 
L'attacco principale al cattolicesimo in ''Auslöschung'' riguarda specificamente i valori umani. L'accusa principale è quella di distruggere l'umanità: "Die katholische Kirche hat den zerstörten Menschen auf dem Gewissen".<ref>Bernhard, ''Auslöschung'', p. 141, rr. 29-30.</ref> Il cattolicesimo è "eine Naturverfälschung"<ref>''Ibid.'', p. 142, r. 26.</ref> e "gegen die Menschennatur".<ref>''Ibid.'', p. 143, r. 7.</ref> È posto in contrapposizione agli impulsi umani positivi accuratamente tracciati dalla narrazione mediante strumenti stilistici o tematici, come l'uso del "naturgemäß" o la descrizione degli amici intimi di Murau. Le critiche al cattolicesimo sono incentrate sulla sua distruzione di questi impulsi positivi. Tuttavia, come è tipico di questa narrazione, in cui tutte le strade portano a Murau, le critiche generali di una persona o di un'istituzione trovano sempre la loro strada verso una rilevanza più specifica per la vita di Murau:
{{q|La Chiesa cattolica avrebbe molto da riparare nei miei confronti, mi dissi, se le mettessi in conto ciò che con la sua dottrina ha devastato e distrutto e rovinato in me bambino, avrebbe, nonostante il suo cinismo, di che restare atterrita, pensai.|''Ibid.'', p. 365, rr. 3-7.|Die katholische Kirche hätte viel an mir gut zu machen, sagte ich mir, wenn ich aufrechnete, was sie durch ihre Lehre in mir als Kind angerichtet und zerstört und ruiniert hat, sie würde, ist sie noch so kaltblütig, erschrecken müssen, dachte ich.|lingua=de}}