La prosa ultima di Thomas Bernhard/Valori personali: differenze tra le versioni

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Tutti i protagonisti di Bernhard negli anni ’80, per quanto socialmente meglio integrati rispetto ai loro predecessori nelle narrazioni in prosa, vedono entrambi i lati di una persona. Il loro desiderio di non trascurare la persona reale, di non mitizzare, porta a critiche discrete anche riguardo a figure amate come il nonno e Podlaha e all'autocritica del narratore-protagonista, in particolare in ''Wittgensteins Neffe'' e ''Holzfällen''. Tuttavia, contro questa tendenza, Zacchi è raffigurato in modo relativamente superficiale: è descritto come "den Menschenvermittler, den philosophierenden Eigenbrötler, Weitgereisten, Weltmann";<ref>Bernhard, ''Auslöschung'', p. 231, rr. 18-19.</ref> si parla di lui nella stessa maniera esaltata di Spadolini;<ref>''Ibid.'', p. 281.</ref> ed è inequivocabilmente "mein Freund".<ref>''Ibid.'', p. 206, rr. 11-12.</ref> L'omaggio a Cesare Zacchi è semplice e dignitoso; inoltre, è del tutto in linea con la rilassata convivenza di Murau con la sua cerchia di amici di Roma.
 
[[File:Paul Chaim Eisenberg February 2015 (16517794695).jpg|200px|right|thumb|Il Rabbino Capo di Vienna, [[:de:w:Paul Chaim Eisenberg|Paul Chaim Eisenberg]] (2017)]]
La cerchia di Murau a Roma è completata da Maria ed Eisenberg. Come ampiamente documentato, Maria si ispira principalmente a [[w:Ingeborg Bachmann|Ingeborg Bachmann]] che Bernhard ammirava moltissimo come scrittrice e persona.<ref>Si veda per esempio: Schlichtmann, p. 73 (nota 112); Mittermayer, '"Die Meinigen abschaffen'", p. 124; Pfabigan, pp. 260-4 e: Holger Gehle "Maria: Ein Versuch. Überlegungen zur Chiffrierung Ingeborg Bachmanns im Werk Thomas Bernhards", in Höller e Heidelberger-Leonard, pp. 159-80 (pp. 172-9). Höller sostiene che ci sono anche elementi di questo personaggio che sono presi da Christine Lavant. Si veda: Höller, "Menschen, Geschichte(n), Orte und Landschaften", p. 223.</ref> Come Bachmann, Maria è una scrittrice austriaca; vive a Roma, così come Bachmann, e l'alta considerazione di Murau per la sua opera riflette il grande rispetto di Bernhard per il lavoro della Bachmann. In effetti, l'impostazione di Roma potrebbe essere vista, in parte, come un omaggio a Bachmann. Eisenberg, secondo la ricerca di Höller, potrebbe basarsi su [[:de:w:Akiba Eisenberg|Bela Akiba Eisenberg]], rabbino capo presso la "Israelitische Kultusgemeinde" di Vienna, o su suo figlio, [[:de:w:Paul Chaim Eisenberg|Paul Chaim Eisenberg]].<ref>''Ibid.'', p. 220.</ref> Bernhard non conobbe né padre né figlio.
 
Quando '''Maria''' appare nel testo, è collegata con abilità intellettuale e creativa nonché una corrente sotterranea di erotismo.<ref>Per un'analisi di questi due temi, si veda: Schlichtmann, pp. 71-4.</ref> Oltre ad essere l'amica di Murau<ref>Bernhard, ''Auslöschung'', p. 230.</ref> e una donna di cui ammira e rispetta le capacità,<ref>''Ibid.'', pp. 21 e 215.</ref> Maria funge da supporto narrativo che aiuta Bernhard a definire alcuni aspetti del "Gegenwelt" di Murau a Roma.<ref>Schlichtmann, p. 67.</ref> Le due aree in cui il suo contributo alla vita di Murau sono molto importanti per lo sviluppo della nostra discussione su Murau e i suoi amici, sono la sua incorruttibilità e la felicità che Murau associa all'essere in sua compagnia.
 
[[File:Klagenfurt - Musilhaus - Ingeborg Bachmann.jpg|thumb|200px|right|[[w:Ingeborg Bachmann|Ingeborg Bachmann]], graffito di Jef Aérosol alla Musilhaus in [[w:Klagenfurt am Wörthersee|Klagenfurt]]]]
Quando Murau descrive Maria come "die Unbestechliche", quel lettore che non conoscesse l'altra prosa narrativa di Bernhard degli anni ’80 dovrebbe chiedersi esattamente cosa intendesse dire; tuttavia, l'uso di questa parola in questi scritti precedenti fornisce un indizio utile.<ref>Bernhard, ''Auslöschung'', pp. 541-2.</ref> In ''Beton'', la descrizione da parte di Rudolf del suo amico, Paul Wittgenstein, ricorda Maria: "Niemand war so gescheit wie er, keiner war so poetisch, so unbestechlich in allem."<ref>Bernhard, ''Beton'', p. 99.</ref> Reger, in ''Alte Meister'', diventa per un attimo indistinguibile da Murau quando dice "und ich verstehe unter einem guten Charakter ganz einfach einen unbestechlichen."<ref>Bernhard, ''Alte Meister'', p. 67.</ref> Non è un caso che l'incorruttibilità sia qui associata al buon "Charakter". La differenza tra Murau e questi personaggi precedenti, in particolare Rudolf e Paul (di ''Wittgensteins Neffe''), è che in larga misura il protagonista di ''Auslöschung'' ha scambiato consapevolmente il perfezionismo rigoroso e l'alto principio con un pragmatismo che consente una maggiore felicità. Il narratore semi-autobiografico di ''Wittgensteins Neffe'' si ammonisce del pericolo potenzialmente fatale connesso alle alte aspettative di altre persone e di se stessi: "denn wie der Paul an seiner krankhaften Selbst- und Weltüberschätzung zugrunde gegangen ist, werde ich auch über kurz oder lang ander eigenen krankhaften Selbstund Weltüberschätzung zugrunde gehen."<ref>Bernhard, ''Wittgensteins Neffe'', p. 33.</ref> Anche Rudolf soffriva degli effetti collaterali debilitanti del perfezionismo (sia ''Beton'' che ''Wittgensteins Neffe'' apparvero nello stesso anno, ovviamente).<ref>Si veda: Bernhard, ''Beton'', pp. 116-17.</ref>