La prosa ultima di Thomas Bernhard/Valori personali: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
testo
testo
Riga 133:
 
L'escursione dell'Etna in ''Auslöschung'', come documenta Höller, si basa e risale ad un viaggio in Sicilia intrapreso da Bernhard nel marzo 1977 con Gerda Maleta e il vero Zacchi.<ref>Si veda: Höller, "Menschen, Geschichte(n), Orte und Landschaften", p. 225.</ref> Höller si riferisce a questo episodio piuttosto strano come "eine komisch-groteske ödipale Szenerie".<ref>''Ibid.''</ref> La storia dell'Etna con il suo triangolo emotivo [[w:complesso di Edipo|edipico]] tra Murau, sua madre e Spadolini è introdotta da un'associazione rivelatrice nella mente di Murau: ricorda come sua madre lo avrebbe abbandonato in Italia e fosse andata a letto con Spadolini dopo il pasto serale piuttosto che accompagnare suo figlio a casa: "Sie nahm mich auf diese entsetzlichen Abendessen mit, von welchen sie nicht mit mir nachhause ging, well sie die Nächte mit Spadolini verbringen wollte und auch verbrachte."<ref>Bernhard, ''Auslöschung'', p. 558, rr. 16-20.</ref> Le ultime tre parole sono le più rivelatrici qui: Murau è chiaramente geloso. Piuttosto sorprendentemente, qui non critica sua madre per aver tradito suo marito; né castiga Spadolini per aver infranto i suoi voti cattolici di celibato. Un importante parallelo con [[w:Edipo|Edipo]] si presenta: "Molti uomini prima di te, nei loro sogni, hanno condiviso il letto della propria madre".<ref>[[w:Sofocle|Sofocle]], ''Edipo re - Edipo a Colono'' (testo greco a fronte), trad. R. Montanari, Frassinelli, 1997; ediz {{en}} ''The Three Theban Plays: Antigone, Oedipus the King, and Oedipus at Colonus'', trad. Robert Fagles (Penguin, 1984), p. 215 [rr. 1074-5].</ref> Il tentativo di [[w:Giocasta|Giocasta]] di confortare Edipo qui si riflette nella gelosia di Murau nei confronti di Spadolini che conquista sessualmente sua madre. Durante la sua descrizione dell'episodio dell'Etna, è come se Spadolini stuzzicasse Murau: descrive come quest'ultimo prendesse la mano di sua madre e corresse giù per la montagna, come si abbracciassero, come lei e lui andassero a letto (con la frase sessualmente allusiva, "[Die Halberfrorenen, sagte Spadolini] haben sich in die Betten gelegt aus Erschöpfung"), e il ricordo piuttosto indiscreto, qui alla vigilia del funerale, di quanto fosse attraente sua madre quella sera nel suo abito color crema.<ref>Bernhard, ''Auslöschung'', p. 561, r. 4.</ref> Eppure, nulla di tutto ciò sconvolge Murau. È quasi come se approvasse segretamente. Subito dopo il ricordo della storia dell'Etna, Murau commenta ampiamente l'eleganza di Spadolini, in particolare le sue scarpe alla moda;<ref>''Ibid.'', p. 562.</ref> Murau è affascinato, anche un po' ossessionato, dai manierismi e dalla prestanza fisica di Spadolini. Riferisce come il sacerdote descriva l'Austria come "herrlich" senza aspirare la "h" iniziale. Ripete la parola: "errlich, errlich, errlich".<ref>''Ibid.'', p. 562, r. 1.</ref> Spadolini non è solo un rivale ma qualcuno che Murau guarda con ammirazione. Il fatto che sia un prete cristallizza un altro parallelo con Sofocle in cui Edipo apprezza il Sacerdote come uomo di esperienza. Murau lo vede come figura paterna sostitutiva: non solo Spadolini è il partner sessuale della madre di Murau, ma è un sacerdote che viene chiamato "Padre".
 
Spadolini non può sbagliare, secondo Murau. L'unica eccezione si verifica quando i pensieri di Murau si rivolgono alla madre morta. È ripugnato da due pensieri: primo, che sua madre non significhi poi molto per Spadolini ("Spadolini wird ganz gut ohne die Mutter auskommen in Zukunft"); e in secondo luogo, dalla prospettiva delle sottili manovre di Spadolini in futuro per scucirgli soldi usando la sua madre defunta come pretesto.<ref>''Ibid.'', p. 585, rr. 20-1.</ref> Per un uomo il cui intero resoconto è spietatamente mirato a scoprire la verità sul passato, Murau è sorprendentemente pronto a voltare le spalle alla realtà di questa situazione, cercando di scacciare dalla mente questo pensiero sull'ambiguità di Spadolini, ma non ci riesce: "Er [dieser Gedanke] mußte gedacht werden [...], wie so viele andere Gedanken, die nicht gedacht werden wollen, aber gedacht werden müssen von uns."<ref>''Ibid.'', p. 586, rr. 3-6.</ref> Ancora una volta, la generalizzazione del problema nella forma plurale in prima persona tradisce la riluttanza di Murau ad affrontare la situazione. Amore filiale è l'emozione che qui guida la descrizione (contrassegnata dal ricorrente verbo modale "müssen" che indica un'affinità naturale). È semplicemente troppo doloroso. Non può accettare che sua madre sia a disposizione di Spadolini la cui vita andrà avanti normalmente. L'unica cosa che può avere la precedenza sulla sua ammirazione per Spadolini è il suo amore indelebile per la madre. È come se Bernhard qui avesse ripreso la narrazione al posto di Murau e il peana a Spadolini si dissolvesse, con il protagonista non più in controllo di se stesso, ma rammentato, contro la sua volontà, dal suo creatore di ciò che gli sta più vicino al cuore. Murau cerca di sfuggire al pensiero provando a leggere altri libri, ma tutto inutilmente; egli è "zu unruhig" e, ancora una volta in questo testo, la diversione intellettuale viene seconda all'esperienza vissuta e al sentimento, qui sotto forma di amore emotivo e familiare.<ref>''Ibid.'', p. 587, r. 9.</ref>
 
La figura di Spadolini fornisce un enigma al lettore: perché piace a Murau, nonostante l'ipocrita relazione dell'arcivescovo con sua madre, la sua riduzione di Murau a un "alibi" per la sua soddisfazione sessuale, le sue sfacciate bugie e le sue pretese sgradevoli?<ref>''Ibid.'', p. 558, r. 11.</ref> Non è che dopo cinquecento pagine nella narrazione che Bernhard lo svela al lettore. La risposta può essere trovata nella questione dell'identità personale:
{{q|A mia madre ha sempre cercato di spiegare cosa e chi io fossi, di quale spirito, per così dire, fossi fatto.|''Ibid.'', p. 500, rr. 26-8.[corsivo nell'originale].|Meiner Mutter hat er immer wieder klar zu machen versucht, was und wer ich sei.|lingua=de}}
La questione di essere riconosciuti e compresi (''"anerkannt"'') da altri, specialmente da sua madre, è chiaramente abbastanza importante perché a Spadolini si possa perdonare quasi tutto.<ref>''Ibid.'', r. 26 [corsivo nell'originale].</ref> Spadolini, il padre "placebo", fornisce quelle risposte ricercate dai protagonisti delle autobiografie e da Rudolf.
 
Come visto nel Capitolo sulle autobiografie, questa domanda di autoidentità preoccupa la prosa di Bernhard dal 1975 in poi. Tutti i suoi protagonisti vogliono sapere chi sono e, per scoprirlo, spesso dissezionano il passato. Spadolini fornisce a Bernhard un altro strumento, in primo luogo per sondare il suo personaggio e, in secondo luogo, presentarlo al lettore in un modo che riveli le pertinenti informazioni su di lui.
 
 
Line 141 ⟶ 149:
<references/></div>
 
{{Avanzamento|5075%|30 aprile 2020}}
[[Categoria:La prosa ultima di Thomas Bernhard|Valori personali]]