La prosa ultima di Thomas Bernhard/Valori personali: differenze tra le versioni

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Un essere umano è al centro dell'esistenza quotidiana di Murau. A differenza dei libri precedenti, un progetto intellettuale non è più un'ossessione malsana; è invece modificato in rapporti sociali civili e amichevoli. Murau è semplicemente più rilassato e in grado di scambiare facilmente informazioni con Gambetti senza i principali blocchi di comunicazione interpersonale testimoniati in ''Beton'', ''Der Untergeher'', ''Holzfällen'' e persino, anche se in misura minore, ''Alte Meister''. Il fatto che Murau coltivi familiarità con Gambetti ("ich [pflege] einen mehr oder weniger vertrauten Umgang [mit ihm]") si distingue anche come insolito per i protagonisti normalmente segreti, socialmente diffidenti e spesso incerti di Bernhard.<ref>''Ibid.'', p. 16, rr. 4-5.</ref> Inoltre, Bernhard fornisce con Gambetti un espediente naturale per le rivelazioni di sé di Murau al lettore, ed è di nuovo attraverso una sottile manipolazione narrativa che Bernhard ottiene questo effetto.
 
Gambetti aiuta sottilmente la caratterizzazione di Murau. Dal momento che non è un madrelingua tedesco, Gambetti è abilmente usato da Bernhard per evidenziare alcune parole. Ad esempio, non capisce la parola "aufgepäppelt" che si riferisce a due cervi allevati da Murau e suo fratello durante la loro infanzia.<ref>''Ibid.'', p. 136, r. 13.</ref> Vien rivelato che i due fratelli chiesero l'aiuto degli operai forestali per liberare i cervi nel bosco dopo alcuni mesi di addomesticamento. Questa piccola deviazione narrativa offre a Bernhard l'opportunità di mostrare e sviluppare la cordialità di Murau verso gli altri; il risultato è una dichiarazione di marcato calore personale racchiusa in una clausola relativa apparentemente digressiva, ma in realtà cruciale: "ich liebte sie [die Forstarbeiter] wie keine andern Menschen".<ref>''Ibid.'', r. 31.</ref> L'autore ha colto l'occasione per descrivere un po' di più al lettore le tendenze umane e l'insieme dei valori personali di Murau. Ancora più significativo, quando Gambetti non capisce la parola tedesca per l'occupazione del marito di Caecilia, la risposta che Murau dà è sorprendentemente sintomatica: "Was ein ''Weinflaschenstöpselfabrikant'' sei, hatte mich Gambetti gefragt, ich habe es ihm zu erklären versucht, gesagt, Freiburg sei eine entsetzliche Stadt, kleinbiirgerlich, katholisch, unerträglich."<ref>''Ibid.'', p. 131, rr. 13-16 [emphasiscorsivo in originalnell'originale].</ref> A prima vista, sembrerebbe che Murau non abbia risposto alla domanda del suo studente; tuttavia, la risposta che dà è pertinente e rivelatrice purché non sia interpretata alla lettera. L'alternativa a un'interpretazione letterale è sottile e indiretta: il lettore deve chiedersi esattamente cosa sta facendo Murau per dare un senso alla sua risposta apparentemente irrilevante a Gambetti. Il fatto che Murau continui sulla stessa linea di pensiero direttamente dopo aver risposto alla domanda dimostra che non ritiene che la sua risposta sia impertinente o fatica. È chiaramente ciò che il cognato rappresenta nella sua mente, piuttosto che i suoi tratti individuali, che interessa Murau. Non c'è alcun suggerimento che Murau sia interessato a ciò che Gambetti vuole davvero sapere, e un sottotesto psicologico, interiore, ha la precedenza sulla comunicazione di fatti esterni, esteriori. In un'altra occasione, Gambetti non riesce a capire la parola "abgehärtet". Murau estende questa incomprensione per implicare che il concetto di tenacia è sconosciuto alla mentalità meridionale e mediterranea in un modo che invece un austriaco avrebbe immediatamente compreso.<ref>''Ibid.'', p. 180, r. 4.</ref> Ancora una volta, l'accento è posto sull'introspezione di Murau.
 
Gambetti è impiegato come agente autoritario per dare a Murau un'altra opzione di articolare i suoi valori e opinioni personali. Si dice che Gambetti sia "von dem Indieluftsprengen und Zersägen der Welt besessen";<ref>''Ibid.'', p. 513, rr. 17-18.</ref> è come se gli impulsi libreschi e distruttivi di un narratore bernhardiano fossero proiettati su Gambetti, in cui assumono una forma adolescenziale innocua, permettendo così a Murau, il narratore, di sperimentare relazioni emotive positive e produttive con le persone reali. A un certo punto, Murau si mette in guardia sui pericoli di essere ipocrita come insegnante e sulla necessità di adempiere con distinzione ai suoi doveri verso Gambetti: "Gambetti darfst du dich niemals als Heuchler zu erkennen geben [...] denn du bist sein Lehrer [...]. Du stehst zu Gambetti in einem absoluten Vertrauensverhältnis."<ref>''Ibid.'', p. 135, rr. 22-3.</ref> La parola "Vertrauensverhältnis" è qui interessante, poiché da prima nella narrativa Murau afferma esplicitamente quanto sia per lui difficile avere fiducia nelle persone, a differenza di suo fratello che si è sempre fidato ciecamente e poi ha sofferto il dolore della disillusione e della successiva amarezza:
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Come Gambetti, ma per ragioni diverse, Spadolini è un'invenzione narrativa insolita. In superficie, è l'"Erzbischof",<ref>Bernhard, ''Auslöschung'', p. 498, r. 10.</ref> "Weltmann",<ref>''Ibid.'', r. 31.</ref> artista <ref>''Ibid.'', p.499, r. 22.</ref> e adultero senza scrupoli.<ref>''Ibid.'', p. 558.</ref> Queste funzioni essenzialmente esterne coesistono con un ruolo meno manifesto, in gran parte psicologico, risultante in ciò che Schlichtmann definisce "einen positiven Einfluß auf Muraus Entwicklung".<ref>Schlichtmann, p. 79.</ref> Che un personaggio dalle dubbie credenziali di Spadolini abbia un effetto positivo su un protagonista bernhardiano dimostra quanto Murau si sia sviluppato. Pfabigan lo chiama "eine neue Figur im Bernhardschen Spiel der Geschlechter".<ref>Pfabigan, p. 231.</ref> Per Pfabigan, è un simbolo, l'incarnazione di un'idea autoriale: "Spadolini repräsentiert ein Lebensmodell, [...] eine Synthese von Geist, Macht, Religion und Religion und Sexualität".<ref>''Ibid.''</ref> Mittermayer assume una prospettiva più audace ma altrettanto perspicace definendo il rapporto tra Spadolini e Murau come "von eigenartiger ödipaler Ambivalenz".<ref>Mittermayer, "Die Meinigen abschaffen", p. 124.</ref> Ai fini di questa nostra indagine, è nella manipolazione narrativa da parte di Bernhard di questo personaggio e nella sua relazione con Murau sia come modello di comportamento sia come sostituto paterno che risiede il valore reale del suo contributo narrativo e della sua inclusione.
 
Le conversazioni e commenti di Murau con Gambetti a Roma rappresentano un'opportunità per Bernhard di sviluppare la presentazione letteraria del suo protagonista; Spadolini consente a Bernhard di portare avanti di una fase questo processo di sviluppo di Murau. Gambetti, come visto sopra, fornisce a Murau lo slancio per potenziali risposte sull'argomento di come condurre la vita ("existieren"); Spadolini è più che una fonte di autocoscienza per Murau; l'effetto di Spadolini è più preciso di quello di Gambetti: "Spadolini ist zuzutrauen, was ich niemandem sonst zutraue [...], mir zu sagen, was jetzt zu tun ist."<ref>Bernhard, ''Auslöschung'', p. 507, rr. 22-4.</ref> Il carattere diretto della frase "was jetzt zu tun ist" segnala uno sviluppo per Murau. Questa affermazione si riferisce sia alla questione generale di cosa fare della propria vita sia alla questione più specifica di disporre di Wolfsegg ora che i suoi genitori sono morti. La ragione per cui Murau si fida implicitamente di Spadolini non è perché può necessariamente fornire una risposta o finanche la risposta giusta; Spadolini fornirà le condizioni, o l'ambiente intellettuale ed emotivo per Murau affinché trovi una risposta: Spadolini non è un mentore che Murau segue alla cieca, ma un uomo le cui qualità Murau analizza nel suo resoconto letterario e usa per prendere una decisione sulla sua vita alla fine della narrativa. L'influenza e l'effetto di Spadolini sono obliqui; pertanto, non sorprende che il modo in cui Spadolini parli piuttosto che ciò che dice abbia un impatto maggiore su Murau: "Wie er etwas sagt [...] nicht ''was'' er sagt, ist das, das meine Bewunderung herausfordert."<ref>''Ibid.'', p. 555, rr. 7-9 [emphasiscorsivo in originalnell'originale].</ref> In seguito ammette che la forma oscura il contenuto per quanto concerne Spadolini: "Sein Wie hat immer das Was zugedeckt".<ref>''Ibid.'', p. 574, rr. 21-2.</ref> In netto contrasto con molti dei protagonisti di Bernhard prima di lui, Murau non denuda sistematicamente e spassionatamente la facciata sociale di Spadolini per scoprire la cruda realtà umana dietro le sue vuote pretese sociali; preferisce invece concentrarsi sugli aspetti dell'uomo che si adattano al suo motivo ulteriore di trovare una via d'uscita per la propria vita. L'atteggiamento di Murau verso Spadolini rappresenta un rifugio morale per il personaggio bernhardiano: Murau trascura gli ovvi difetti di Spadolini al fine di raccogliere informazioni su di sé scaturite da altri aspetti della personalità di Spadolini. Nessuno dei precedenti protagonisti di Bernhard aveva compromesso la propria nozione di verità in questa misura per motivi di vantaggio pragmatico.