La prosa ultima di Thomas Bernhard/Valori personali: differenze tra le versioni

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Murau ha più amici di qualsiasi altro protagonista bernhardiano. Tuttavia, la loro caratterizzazione è tutt'altro che completa e servono in gran parte a far luce sui pensieri e sulle motivazioni di Murau. Come dice Alfred Pfabigan sulla presentazione degli amici di Murau nella narrazione di ''Auslöschung'': "Mit Ausnahme Spadolinis verzichtet Murau auf individualisierende Portrats und konzentriert sich auf eine summarische Beschreibung des Beziehungstypus". <ref>Pfabigan, p. 257.</ref> L'effetto della riluttanza da parte di Bernhard a caratterizzare in dettaglio gli amici di Murau è quello di renderli estensioni dei processi mentali e dei pensieri interiori del protagonista, sviluppando così la propria caratterizzazione di Murau nella narrazione e attraverso di essa.<ref>I seguenti critici forniscono analisi separate dei personaggi di ''Auslöschung'': Mittermayer, ''Thomas Bernhard'', pp. 113-17; Schlichtmann, pp. 67-84, e Pfabigan, pp. 230-64. Per un informativo contesto biografico sulle principali figure nel romanzo, si veda: Hans Höller, "Menschen, Geschichte(n), Orte und Landschaften", in Höller e Heidelberger-Leonard, pp. 217-34. La sezione intitolata "Namen und Geschichten" (''ibid.'', pp. 217-29) è di particolare interesse.</ref> L'effetto della narrazione in prima persona incentrata su Murau è meno quello di rappresentarlo come una persona egocentrica e più di concentrarsi sulla sua intensa introspezione. La successiva sezione di questo capitolo valuterà il contributo dei seguenti personaggi: '''Gambetti''', '''Spadolini''', '''Maria''' ed '''Eisenberg''', nonché gli '''abitanti''' del villaggio di Wolfsegg.
 
== Personaggi ==
'''Gambetti'', dotato allievo di Murau, è una figura notevolmente marginale in ''Auslöschung'', soprattutto data la frequenza con cui il suo nome e i suoi commenti appaiono nel testo. Schlichtmann lo chiama una figura su cui il lettore scopre "relativ wenig". 769 Come per tutti i personaggi del romanzo, Bernhard usa Gambetti per rivelare importanti informazioni sullo stato psicologico di Murau e le sue relazioni umane.
 
Fin dall'inizio del suo resoconto, è chiaro che il rapporto tra Murau e Gambetti è insolito: "Unser Verhältnis ist das ideale".<ref>Bernhard, ''Auslöschung'', p. 10, rr. 18-19.</ref> La ragione fornita da Murau per questa buona affinità — mai prima d'ora in una narrativa in prosa bernhardiana una relazione tra due persone è stata "ideale" — è che non recitano i ruoli standard di studente e insegnante, e non esiste una vera gerarchia; il loro è presumibilmente uno scambio di informazioni intellettuali a parità di condizioni. È una relazione reale e reciproca piuttosto che le relazioni spesso a senso unico mentore-studente che hanno caratterizzato le opere precedenti (narratore e Podlaha o nonno; Rudolf e la sua dominante sorella). Come Murau informa il lettore, Gambetti in effetti insegna a lui almeno quanto lui insegna al suo presunto studente. Certo, alla fine Murau ha il controllo (come insegnante), ed è questo potere che gli consente di parlare della relazione in termini così liberali; Gambetti non afferma mai che la relazione sia uguale. È importante e insolito che il pretesto finanziario (Murau non ha comunque bisogno di soldi) permetta a Murau di godersi la vita in compagnia di un amico: parlano di letteratura in modo rilassato e camminano regolarmente su e giù per il [[w:Pincio|Pincio]], impegnandosi in conversazioni rilassate e piacevoli.<ref>''Ibid.'', p. 11.</ref> Murau usa Gambetti nella narrazione per esprimere le proprie opinioni riportando ciò che ha detto a Gambetti. Il lettore viene raramente informato delle opinioni di Gambetti su questioni specifiche, quindi la rappresentazione della loro relazione diventa un'auto-rivelazione da parte di Murau. Gambetti agisce quindi come stimolo per Bernhard, non solo nella sua funzione narrativa nei confronti del lettore, ma anche nell'ambito dell'azione narrativa.
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Come in tutta la prosa di Bernhard dopo il 1975, la principale linea di indagine autoriale qui è come condurre la propria vita; Murau è una figura che sta gradualmente facendo i conti con aspetti profondamente personali e problematici di se stesso e della sua situazione, e Gambetti fornisce una specifica fonte di aiuto sia come dispositivo narrativo nel racconto di Murau sia come stratagemma narrativo per Bernhard nella sua comunicazione con il lettore. Per quanto passivo possa essere il ruolo che Gambetti può avere nella narrazione ("vorwiegend die Funktion des Zuhörenden"), egli è di fondamentale importanza per lo sviluppo di Murau e per la sua comprensione delle persone e della sua stessa esistenza.<ref>Schlichtmann, p. 71.</ref>
 
La figura di '''Spadolini''' è per molti aspetti basata su [[w:Cesare Zacchi|Cesare Zacchi]] (1914-1991) che fu presentato a Bernhard nel marzo 1977 a Roma dalla sua amica, Gerda Maleta. Nella vita reale Zacchi era, come Spadolini, un arcivescovo e nunzio papale che visse a Roma.<ref>Per ulteriori informazioni biografiche, si veda Höller, "Menschen, Geschichte(n), Orte und Landschaften", pp. 223-5. Louis Huguet fornisce informazioni dettagliate sulla sua carriera; si veda: Huguet, ''Chronologie'', p. 483.</ref> Tuttavia, nelle relative descrizioni di Maleta non vi è alcun sospetto che egli sia un adultero o un furfante; al contrario, sembrerebbe che Bernhard ammirasse molto Zacchi. Questa ammirazione spiegherebbe il fatto che Bernhard includesse un personaggio separato chiamato appunto Zacchi: l'ovvia identificazione tra Spadolini, che infrange i suoi voti cattolici di celibato ed è più secolare che religioso nelle sue prospettive e azioni quotidiane, e il vero arcivescovo Zacchi avrebbe potuto causare molta acrimonia.
 
Come Gambetti, ma per ragioni diverse, Spadolini è un'invenzione narrativa insolita. In superficie, è l'"Erzbischof",<ref>Bernhard, ''Auslöschung'', p. 498, r. 10.</ref> "Weltmann",<ref>''Ibid.'', r. 31.</ref> artista <ref>''Ibid.'', p.499, r. 22.</ref> e adultero senza scrupoli.<ref>''Ibid.'', p. 558.</ref> Queste funzioni essenzialmente esterne coesistono con un ruolo meno manifesto, in gran parte psicologico, risultante in ciò che Schlichtmann definisce "einen positiven Einfluß auf Muraus Entwicklung".<ref>Schlichtmann, p. 79.</ref> Che un personaggio dalle dubbie credenziali di Spadolini abbia un effetto positivo su un protagonista bernhardiano dimostra quanto Murau si sia sviluppato. Pfabigan lo chiama "eine neue Figur im Bernhardschen Spiel der Geschlechter".<ref>Pfabigan, p. 231.</ref> Per Pfabigan, è un simbolo, l'incarnazione di un'idea autoriale: "Spadolini repräsentiert ein Lebensmodell, [...] eine Synthese von Geist, Macht, Religion und Religion und Sexualität".<ref>''Ibid.''</ref> Mittermayer assume una prospettiva più audace ma altrettanto perspicace definendo il rapporto tra Spadolini e Murau come "von eigenartiger ödipaler Ambivalenz".<ref>Mittermayer, "Die Meinigen abschaffen", p. 124.</ref> Ai fini di questa nostra indagine, è nella manipolazione narrativa da parte di Bernhard di questo personaggio e nella sua relazione con Murau sia come modello di comportamento sia come sostituto paterno che risiede il valore reale del suo contributo narrativo e della sua inclusione.