La prosa ultima di Thomas Bernhard/Valori personali: differenze tra le versioni

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All'inizio, con l'aiuto di questa parola, Murau stabilisce una prospettiva ambivalente sulla relazione amore-odio che ha con la sua famiglia:
{{q|Amiamo i nostri genitori, com'è naturale, e i nostri fratelli, com'è altrettanto naturale [...] e non ci accorgiamo che a partire da un certo momento li odiamo, contro la nostra volontà ma con la stessa naturalezza con cui prima li abbiamo amati.|''Ibid.'', p. 13, rr. 4-12.|Wir lieben naturgemäß unsere Eltern und genau so naturgemäß unsere Geschwister [...] und bemerken nicht, daß wir sie von einem bestimmten Augenblick an hassen, gegen unseren Willen, aber auf dieselbe natürliche Weise, wie wir sie vorher geliebt haben.<ref>''Ibid.'', p. 13, rr. 4-12.</ref>|lingua=de}}
Da una meditazione in prima persona singolare sul ritorno a Wolfsegg, Murau passa qui al plurale in prima persona per affermare un fatto generalmente valido sull'innegabilità del legame familiare. L'amore è senza restrizioni, del tutto naturale; l'odio è la conseguenza naturale o logica dell'esperienza. Significativamente, l'odio è "gegen unseren Willen". Il narratore ripete l'avverbio "naturgemäß" per affermare l'amore iniziale per la famiglia, ma sceglie una diversa frase avverbiale ("auf dieselbe natürliche Weise") per descrivere l'odio che cresce. Questo cambio di espressione indica una differenza tra la fonte delle due emozioni: l'odio emerge naturalmente dagli anni di abbandono e indifferenza; l'amore, tuttavia, è predefinito, il punto di partenza originale, parte della natura umana. Col tempo diventano ugualmente forti, ma l'odio non annulla l'amore; esiste in aggiunta ad esso.