La prosa ultima di Thomas Bernhard/Conclusione 3: differenze tra le versioni

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Il più grande successo di Murau è l'autoconservazione dovein cui i precedenti protagonisti sono rimasti frustrati — nel dominio della loro vita quotidiana. Reger prefigura questo sviluppo quando dice: "die logische Folge wäre immer die totale Verzweiflung ''über alles''. Aber gegen diese totale Verzweiflung über alles wehre ich mich."<ref>Bernhard, ''Alte Meister'', p. 224 [corsivo nell'originale].</ref> Reger si riferisce qui all'azione che contrasta le intuizioni e le conclusioni logiche della mente. L'azione di retroguardia di Murau va oltre perché, a differenza del Reger pensieroso ma frustrato, ha un'esistenza ben bilanciata e confortevole (a Roma). Come egli dice tra sé con aria di sfida quando la sua identità è minacciata in Wolfsegg: "''ich'' habe mich nicht geändert, ''ich'' ändere mich nicht".<ref>Bernhard, Auslöschung, p. 388, rr. 2-3 [corsivo nell'originale].</ref> L'enfatico "ich" in corsivo rimane fermo laddove persino Rudolf e i narratori delle autobiografie disperano. In questa affermazione, Murau prende la sua posizione ultima; la sua nitidezza critica verso il mondo che lo circonda non lo lascia mai, ma egli si sta accettando. A questo proposito, Murau è legato al suo creatore in un modo che è stato spesso trascurato. In un'intervista del 1985, alla domanda se avesse dichiarato guerra a tutta la creazione Bernhard rispose con le parole: "Im Gegenteil, ich höre nicht auf, die Welt zu bewundern, so wie sie ist."<ref>Jean-Louis de Rambures, "Ich bin kein Skandalautor", trad. Monika Natter e Isabelle Pignal, in Dreissinger, ''Von einer Katastrophe'', pp. 119-23 (p. 122). Questa intervista venne pubblicata originalmente su ''Le Monde'', 1 febbraio 1985.</ref> ''Auslöschung'', confermando questa asserzione, fornisce a Murau risposte che nessuno dei suoi predecessori era riuscito a trovare.
 
== Stralcio ==