La prosa ultima di Thomas Bernhard/Ricezione critica 2: differenze tra le versioni

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== Speranza ==
Speranza, felicità, una visione positiva della vita: sono parole usate con parsimonia nelle critiche all'opera bernhardiana. La breve indagine di cui sopra sul materiale critico tedescofono e anglofono su ''Beton'' attesta il fatto che molti critici hanno scelto di eludere il merito della narrazione ''[[wikt:per sé|per sé]]'' nelle loro analisi a favore di un concentrarsi sulla schiacciante negatività delle dichiarazioni di Rudolf sull'Austria, la natura umana e sé stesso. Vi sono, tuttavia, uno o due critici, inclusi i commentatori anglofoni molto lontani dalle immediate implicazioni sociali, politiche e culturali delle critica bernhardiana che hanno visto nel testo qualcosa di più di critiche provocatorie d'attualità; questi critici hanno scoperto che qualsiasi desiderio di morte si era modulato in una percezione del valore della vita, quasi come se le lunghe descrizioni della malattia in ''Der Atem'' e ''Die Kälte'' avessero ricordato a Bernhard il suo testardo desiderio di superare la fragilità fisica e ottenere qualcosa di più positivo o pieno di speranza nei suoi romanzi. La maggior parte dei critici tedeschi e austriaci non aveva rilevato ottimismo e speranza nel testo; anche segnali potenzialmente stimolanti non furono rilevati, come per esempio sulla sovraccoperta del libro in cui la narrazione è descritta come composta da "Sätzen, die warnen, bloßlegen und damit doch auch Hoffnung machen".<ref>[Anonimo]: Bernhard, ''Beton'', retro di copertina.</ref>
 
Sebbene non siano apparsi resoconti dettagliati o analisi letterarie della narrativa, sia Blöcker nella succitata recension, sia Martin Chalmers nella sua eccellente breve introduzione all'edizione inglese del 1989 di ''Beton'', indicano la via da seguire in questo senso.<ref>Chalmers, p. v.</ref> Blöcker è il primo a suggerire un "positive Kraft in der Verneinung".<ref>Blöcker, "Ein paar Totenköpfe".</ref> Segnala il richiamo atteso da tempo che non può essere attribuito nichilismo a un personaggio che è profondamente preoccupato per ciò che accade intorno a lui, la cui rabbia punta oltre se stesso, ai suoi affanni e alle sue speranze: 'Wem die Welt so viel bedeutet, daß er sie zum Gegenstand einer derart vehementen Kritik macht, no no nicht ganz für sie verloren."<ref>''Ibid.''</ref> Nel discutere gli ultimi desideri intransigenti di Bernhard nel suo testamento, Chalmers descrive il tentativo di distanziarsi ad ogni costo dall'Austria come una "espressione di amore ferito".<ref>Chalmers, p. i.</ref> In un'inversione dell'opinione espressa da molti critici (come John Simon), egli afferma che "Bernhard ha scritto contro la morte".<ref>''Ibid.'', p. iv.</ref> La sua introduzione a ''Beton'' conclude che gran parte del lavoro di Bernhard deriva il suo potere narrativo da "una sottesa intimazione di perdita, uno spreco, del potenziale di umanità".<ref>''Ibid.'', p. v.</ref> È nel esaminare questo testo attraverso l'obiettivo di una delusione autoriale-narrativa, di idealismo contrastato e di opportunità sprecata, che si possono scoprire alcune intuizioni testuali rivelatrici, intuizioni che sono oscurate se la narrazione è percepita solo come espressione di rabbia, frustrazione e noiosa ripetizione.
 
 
 
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== Note ==
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