Torah per sempre/La Torah originale: differenze tra le versioni

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Variazioni testuali continuarono a venire alla luce nonostante le attività dei Masoreti. Sebbene le variazioni fossero banali da un qualsiasi punto di vista letterario, gli halakhisti erano comunque molto preoccupati, dato che è (tuttora) proibito non solo di leggere in pubblico, ma di conservare incorretto, un rotolo della Torah che contenga anche il più piccolo errore.
 
[[:en:w:Meir Abulafia|Meir ben Todros Halevi Abulafia]] (ca.1170-1244), importante autorità a Toledo, si impegnò nella ricerca dei maniscrittimanoscritti in esistenza e compose il suo ''Masoret seyag latorah'' per apportare un po' d'ordine nella confusione;<ref>Fu stampato per la prima volta a Firenze nel 1750 con numerosi errori ed omissioni.</ref> quest'opera influenzò profondamente ''Kiryat sefer'' dello studioso provenzale [[:en:w:Menachem Meiri|Menahem ben Solomon Meiri]] (ca.1249-1313?) come anche la successiva ricerca masoretica. Abulafia scrisse un rotolo della Torah che doveva servire come testo-base ed esistono resoconti di scribi che, dalla Germania e dal Marocco, visitavano Toledo per copiarlo.
 
Verso questo periodo avvenne una controversia tra coloro che avevano preso un approccio "scientifico" riguardo alle variazioni testuali e i grandi tradizionalisti che non potevano sopportare una qualsiasi insinuazione che il testo ricevuto della Torah fosse imperfetto. La linea di spaccatura più o meno coincide con quella tra i maimonidei e gli anti-maimonidei, cioé tra i razionalisti ed i cabalisti.