Storia della letteratura italiana/Scrittori politici del Risorgimento: differenze tra le versioni

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== Memorialisti ==
[[File:Francesco Hayez 048- Ritratto di Massimo d’Azeglio.jpg|thumb|Massimo D'Azeglio]]
La letteratura risorgimentale è ricca di opere autobiografiche o memorialistiche. A spronare gli autori verso questo genere è da un lato il desiderio di tramandare il ricordo degli eventi storici di portata epocale di cui sono stati testimoni, dall'altro il gusto per la narrazione autobiografica e la confidenza psicologica tipico del Romanticismo.<ref>{{cita libro| Mario | Pazzaglia | Letteratura italiana: testi e critica con lineamenti di storia letteraria | 1979 | Zanichelli | Bologna | volume=3 | p=520 }}</ref> A questo si aggiunge una finalità educativa: parlare della lotta, della carcerazione e delle pene subite in nome della patria serve a fortificare lo spirito patriottico del lettore e a formare i nuovi cittadini italiani. Alcune di queste opere sono state scritte negli anni del Risorgimento, mentre altre risalgono all'età successiva all'unificazione.<ref>{{cita libro | autore1=Guido Baldi | autore2=Silvia Giusso | autore3=Mario Razetti | autore4=Giuseppe Zaccaria | titolo=Il Neoclassicismo e il Romanticismo | opera=Moduli di letteratura | anno=2002 | editore=Paravia | città=Torino | p=185 }}</ref>