Linux tips and tricks/I file: differenze tra le versioni

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In un certo senso, in Linux tutto è file. Naturalmente ci sono eccezioni numerose e importanti, ma i file restano senz'altro lo strumento principale per la rappresentazione non solo dell'informazione, ma anche di molte delle risorse, delle funzionalità e dei servizi che l'hardware mette a disposizione attraverso il sistema operativo.
 
Entro certi limiti, infatti, Linux gestisce gran parte dell'hardware tramite dei file. Quindi, oltre ai familiari file registrati sui dischi o altri supporti, Linux usa opportuni tipi di file per gestire comunicazioni fra processi (i ''socket'' e le ''pipe'', anomimeanonime o meno), raccolte di file (le ben note ''directory'', file come gli altri, ma che servono solo a contenere elenchi di file), dispositivi di ingresso e uscita di vario tipo (i ''device'', che possono essere a blocchi oppure a caratteri).
 
Pertanto, sapere manipolare i file oltre le possibilità (e la comodità) dell'interfaccia grafica preferita è di fondamentale importanza, non solo per l'amministratore di sistema, ma anche per l'utente casalingo che volesse provare il brivido di impostare i tag ID3 di migliaia di file MP3 con un singolo, anche se complesso, comando testuale.