Torah per sempre/Mistici e cabalisti: differenze tra le versioni

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Molto di ciò che è stato scritto, e a maggior ragione detto o insegnato, in quel tempo senza dubbio è andato perso, ma ne rimane a sufficienza per fornire almeno un'idea di cosa leggessero, sentissero e creassero alcuni gruppi di ebrei. Il testo ebraico più importante era naturalmente la Bibbia. Traduzioni della Bibbia (specialmente in aramaico), liturgia e poesia religiosa erano coltivati ed esisteva anche una tradizione mistica esoterica alla quale si fa scarso riferimento nel Talmud. Alcuni saggi cercarono di sopprimere il [[w:misticismo ebraico|misticismo]], o limitarlo entro dati circoli, sebbene generazioni successive ne attribuirono gran parte a rabbini come Akiva e Simon bar Yohai, cercando di assegnare alla tradizione "segreta" la reputazione magistrale di tali uomini. Dobbiamo quindi vedere la tradizione esoterica come parte dell'ebraismo rabbinico, una crescita organica ebraica? O dobbiamo piuttosto vederla in relazione alle religioni misteriche ellenistiche e allo gnosticismo?
 
Qualunque siano state le origini, due caretteristiche deglio insegnamenti "segreti" vennero ad avere un effetto profondo sull'interpretazione ebraica della natura e del contenuto della Torah. Una fu l'enfasi gnostica del potere redentore della conoscenza esoterica, cioè della conoscenza acquisita non con l'apprendimento o l'osservazione empirica ma per speciale rivelazione divina a individui scelti. L'apocalittica ebraica si sviluppò nell'ambito di tale contesto, forse sulla base di modelli babilonesi,<ref>Le prime opere apocalittiche conosciute sono la Profezia Uruk Babilonese e la Profezia Dinastica. Si veda Lambert, ''Background of Jewish Apocalyptic'', e Grayson, "Babylonian Origin of Apocalyptic Literature".</ref> e persone che appartenevano a circoli apocalittici fecero diffondere la nozione che una Torah superiore segreta fosse stata rivelata a Mosè insieme alla pubblica Torah Scritta e Orale. L'idea che ci fosse un corpo di conoscenza segreta ed importante per la redenzione persistette nella [[w:cabala ebraica|cabala]] e nell'ebraismo succcessivosuccessivo.
 
Una seconda caratteristica è la nozione che un'illuminazione speciale possa essere ottenuta da pochi eletti. Opere mistiche note collettivamente come i trattati ''[[w:Merkavah|merkavah]]'' ("carro") o ''heikhalot'' ("palazzi") descrivono il viaggio dell'adepto attraverso i sette cieli e tra le schiere angeliche.<ref>"Carro" è il carro divino descritto da [https://www.biblegateway.com/passage/?search=Ezechiele+1&version=CEI;LND;NR2006 Ezechiele 1]; "palazzi" deriva da [https://www.biblegateway.com/passage/?search=1+Cronache+28%3A18&version=CEI;LND;NR2006 1 Cronache 28:18] e si trova per la prima volta come riferimento al misticismo ''merkavah'' alla fine di [https://www.biblegateway.com/passage/?search=Siracide%2049%3A8&version=CEI Siracide 49:8]: "Ezechiele contemplò una visione di gloria, che Dio gli mostrò sul carro dei cherubini."</ref> Questi trattati forniscono una visione della comprensione mistica della profezia, e indicano che l'illuminazione profetica, tra cui i misteri della Torah, sia accessibile all'individuo idoneo.