Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Corea del nord: differenze tra le versioni
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Ma c'erano anche dei problemi economici, come se non ve ne fossero già stati abbastanza. Gli americani avevano preso il controllo della Corea del Sud e frettolosamente instaurato il libero mercato del riso. Purtroppo la povertà era tale che non c'era equilibrio tra domanda e offerta, e la situazione si complicò con corruzione e mercato nero, tanto che la miseria era addirittura cresciuta, come se fosse stata poca fin'allora. Visto che le cose stavano così si instaurò un rigido razionamento, il che fu una scelta saggia ma non poteva risolvere anche altri problemi, come il bilancio statale usato a fini di gruppi di potere che si arricchivano alla faccia della situazione generale. Nel '48, infine, la Corea conobbe delle libere elezioni, che confermarono la vittoria di Rhee nonostante accuse di brogli. Ma poco importava, ora che Truman dagli USA stava incentivando la formazione di un fronte anticomunista Rhee andava benissimo. Non per tutti però: le fazioni politiche continuavano a scontrarsi tra di loro e le sinistre ebbero duri colpi. Si scatenò addirittura una persecuzione contro sindacalisti e politici di sinistra, tanto che la Corea del Sud rischiò il suo '48' con una minaccia di guerra civile, per la durezza delle repressioni e l'instabilità del panorama politico. Alla frontiera c'erano scontri tra Nordisti e Sudisti, e bande di guerriglieri comunisti che appoggiavano i primi operando al Sud. Una Vietnamizzazione, insomma, della 'questione coreana'. Tutto questo successe in 3 anni: nel '48 Sovietici e Americani iniziarono il ritiro dalla Corea, ma non si lasciavano dietro una situazione pacificata e una pronta soluzione per riunificare la Corea. Oramai però le cose stavano diventando molto più grandi di quello che erano i confini della Corea: i blocchi Est-Ovest erano oramai una realtà e la vittoria dei Comunisti in Cina estromise gli USA da una parte enorme dell'asia, proprio quando, nell'agosto del '49, anche i Sovietici fecero esplodere la loro prima 'atomica'. Questo diede loro degli argomenti su cui discutere che, sebbene non supportati dalla potenza di proiezione di un'aviazione come l'USAF (e le portaerei americane) metteva quanto meno sotto minaccia atomica l'Europa, alleata degli americani. Proprio quello che i Russi non avevano durante l'assedio di Berlino, mentre gli americani sì.
Insomma, la Corea diventava un caso da manuale di come una singola nazione possa essere letteralmente campo di battaglia (divisa in due, quasi come se fosse un campo di gioco) per due potenze globali che vi si confrontano. Ma stando attenti a non alzare troppo la posta. L'URSS era già malmessa di suo dopo le catastrofi della guerra, e nonostante la vitalità di Stalin, di fatto materialmente l'unico leader politico 'bellico' realmente vincitore della guerra (Churchill perse le elezioni e
Prendiamo le forze armate coreane. Entrambe le nazioni erano del tutto carenti di armi pesanti e questo inibiva le loro potenzialità offensive; ma del resto con una rete viaria montana e sterrata non c'era molto di più da fare: di grandi movimenti di unità corazzate, specie d'inverno, si sarebbe dovuto fare a meno, come impararono gli Americani in seguito. Semplicemente non c'erano le condizioni ambientali per una massiccia motorizzazione delle F.A. Poi c'era però la politica. I Nordisti erano stati capaci di ottenere una certa omogeneità nelle loro forze, i Sudisti no: erano presenti ufficiali incompententi, morale basso, difficoltà di comando e controllo.
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