Armi avanzate della Seconda Guerra Mondiale/USA: differenze tra le versioni

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===XP-58 Chain Lighting===
Dopo il fallimento del caccia Airacuda, velivolo multiposto prebellico, restava aperto il quesito su come assicurare la scorta aerea ai bombardieri a lungo raggio, e su proposta di Elliot RoosveltRoosevelt, all'epoca colonnello dell'aviazione e figlio del presidente, nel '40 si riprese la volontà di studiare un caccia di scorta a lungo raggio che ebbe una richiesta ufficiale del 12 aprile 1940. Orbene, tra i vari tipi venne proposto dalla Lockheed il suo nuovissimo P-38 in versione a lungo raggio, il tipo L 121, o Model 20 o ancora Model 23, il Chain Lighting, con i soliti motori previsti dalla specifica, i fallimentari Hyper da 1.600 hp, era previsto in un tipo monoposto e uno biposto, il primo con cannone da 20 e 4 armi da 12,7 e il secondo con 6 da 12,7 mm. Venne chiamato XP-58 ma al solito, in questo caotico periodo in cui generazioni intere di apparecchi si accavallavano, vi furono incertezze e ripensamenti, tanto che nel luglio del '40 venne chiesta la sostituzione dei motori con gli XH-2600 da 1.800 hp, poi cancellati e sostituiti da due radiali R2800 da 2.000 hp, e ancora e infine i Wright R-2160 da 2.350 hp con ben 42 cilindri, per arrivare a 724 kmh a 7.600 m, più due torrette difensive da 12,7 mm (binate), e un altro cannone da 20 nel muso. Il peso era salito a 16.035 kg e l'aspetto francamente somigliava parecchio a quello di un P-61, ma l'autonomia prevista per il secondo prototipo era di 4.820 km e l'aereo divenne pure un cacciabombardiere con tanto di stiva interna delle bombe e un cannone da 75 con 20 colpi, era l'arma del B-25 Mitchell, ma perse via via interesse e alla fine l'unico mezzo che volò, una specie di incrocio tra un P-61 e un A-26, decollò solo nel giugno 1944, mentre il secondo prototipo non venne nemmeno completato. Così finì l'XP-58, ma c'era il progetto di un caccia L-134 con due motori in tandem nella fusoliera e un potente armamento, e addirittura una ipotizzata versione canard che era ispirata dall'L-133, il primo caccia a reazione progettato da Kelly Johnson, ma mani arrivato alla concretizzazione a vantaggio del P-80.
 
Ecco le caratteristiche<ref>Sgarlato N: XP-58 Convoy Fighter'', Aerei nella Storia feb mar 2004</ref>:
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I neofiti dell'aviazione potranno notare come uno dei grandi classici della storia aeronautica, l'F-4, è nominato Phantom II. Questo pone l'ovvia domanda di quale sia stato il Phantom I. La sua storia, misconosciuta e operativamente quasi irrilevante, merita nondimeno di essere raccontata. Infatti quest'aereo fu il primo jet dell'US Navy, il primo jet navale e il primo aereo di serie della McDonnell, ditta che si affacciava all'orizzonte in quegli ultimi anni della guerra. Questo piccolo aereo ad ala diritta era di fisionomia del tutto convenzionale, con ala bassa e diritta, tettuccio a goccia, piani di coda che avevano la caratteristica d'essere inclinati verso l'alto. L'attitudine della 'dinastia' McDonnell di piegare i piani di coda verso l'alto, e poi verso il basso, sarebbe stata una caratteristica costante, come anche in quasi tutti i casi, una configurazione bimotore. Nulla apparentemente nasce per caso, e nemmeno l'FH-1 era privo di antenati, infatti molta della sua esperienza tecnica derivava dal fallito ma tutto sommato valido XP-67. Venne ordinato nell'agosto 1943, nella forma di 3 prototipi XFD-1, motorizzati con 2 J30 (model 19XB), ordinati come primi turbogetti americani, appena il giorno dopo P.Harbour, ovvero l'8 dicembre 1941. Sarebbe stato prodotto in 261 esemplari più 130 dalla PW.L'ala era ripiegabile, ad alto allungamento ed alta efficienza, perché era fondamentale nella delicata fase d'appontaggio. Tra l'altro l'FD-1, come inizialmente era definito, inizialmente doveva avere ben 6 motori, ma poi venne 'semplificato'. Infine le prese d'aria erano studiate per ridurre al minimo le perdite e le distorsioni del flusso d'aria.
 
Il prototipo volò a Saint Louis, sul Lambert Field il 26 gennaio 1945. Dopo vari studi si era deciso di utilizzare due J30, ma la Westinghouse non fu in grado di fornirli entrambi e così, per bassa che fosse la loro potenza, il prototipo volò con un solo motore. Questo era l'XFD-1 (D stava per Douglas, segno premonitore di quello che sarebbe successo anni dopo), ma la McDonnell ebbe una 'lettera' apposita per non fare confusione, la H. Così quando vennero prodotti gli aerei, vennero chiamati FH-1 Phantom. Ne vennero costruiti 60 ma nessuno venne usato in guerra. Pensati come parte del potenziamento in vista dell'invasione del Giappone, non ebbero modo di mettersi in evidenza data la fine delle ostilità. Il 21 luglio 1946 il primo FH-1 atterrerà sulla portaerei F.D. RoosveltRoosevelt e le consegne iniziarono solo nel dicembre del '46, per concludersi nel '48, soprattutto per il VMF-122 dei Marines.
 
*'''Dimensioni''': lunghezza 11,81 m, apertura alare 12,42 m, altezza 4,32 m, superficie alare 25,64 m2, allungamento alare 6,28