La prosa ultima di Thomas Bernhard/Ricezione critica 1: differenze tra le versioni

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Autobiographic ihre ebenso einfache wie einleuchtende psychologische Begründung.<ref>Reich-Ranicki, ''Thomas Bernhards entgegengesetzte Richtung".</ref>}}
Secondo Reich-Ranicki, le opere autobiografiche popolano il mondo romanzato di Bernhard con il suo "radikalen und globalen Negativität [...] Weltverneinung und [...] Menschheitsklage".<ref>''Ibid.''</ref> La recensione di Reich-Ranicki, sebbene più sottile e dettagliata di molte altre, fu tipica di gran parte della reazione a questo testo che, come i due volumi precedenti, era ancora affrontato dai recensori attraverso le lenti della precedente reputazione di Bernhard. [[:de:w:Kurt Kahl|Kurt Kahl]] descrive piuttosto crudamente ''Der Atem'' come il prodotto di un passato fallito ("verpfuschte Vergangenheit") che mette Bernhard alla ricerca di capri espiatori (medici e strutture sociali) per prendersi una rivincita.<ref>Kurt Kahl, "Letzte Ölung für den Autor", ''Kurier'', 8 aprile 1978.</ref> [[:en:w:Martin Lüdke|Martin Lüdke]] fa eco ai sentimenti di Kahl quando accusa Bernhard di monomania aggressiva in una recensione di ''Der Atem'' e di ''Ja''; paragona queste due opere tra loro e collega il desiderio di suicidio ("die Konsequenz eines verfehlten Lebens") in ''Ja'' al passato di Bernhard descritto nelle tre opere autobiografiche.<ref>W. Martin Lüdke, "Ein Stück hinter der Grenze", ''Frankfurter Rundschau'', 12 agosto 1978.</ref> Né Lüdke né Kahl comprendono il fatto che il protagonista di ''Der Atem'' prende una decisione positiva che abbraccia la vita: continuare a respirare. Entrambi riconoscono questo fatto verso la fine delle loro recensioni, ma solo di sfuggita: Lüdke parla di una protesta contro la morte; Kahl pensa che l'impegno a vivere del giovane Bernhard sia accentuato poiché è stato formulato così vicino alla morte. Come Reich-Ranicki, Lüdke e Kahl, molti dei recensori del testo menzionano, ma poi sorvolano sulla decisione consapevole del protagonista di sopravvivere, preferendo concentrarsi sulla sua autonomia (Beckmann), sull'interruzione dei suoi piani di carriera (Burger) e su altre infelici esperienze, come la morte di suo nonno (haj), che si svolgono nel periodo descritto in ''Der Atem''.<ref>Si veda: Heinz Beckmann, "Im Sterbesaal", ''Rheinischer Merkur'', 21 luglio 1978; Hermann Burger, "Atem-Wende", ''Weltwoche'', 17 maggio 1978, e: haj [Hansres Jacobi], "Entscheidung für das Leben", ''Neue Zürcher Zeitung'', 29 aprile 1978.</ref>
 
Come per i precedenti volumi autobiografici, uno o due critici percepiscono nel testo segni di speranza e calore umano più positivi, in particolare [[:de:w:Rolf Michaelis (Schriftsteller, 1933)|Rolf Michaelis]]:
{{q|Er [Bernhard in ''Der Atem''] ersetzt die nonchalante, oft als hochmütig verkannte Geste des Schulterzuckens mit der einer, dem alles 'egal', alles 'gleichwertig' ist, von sich schiebt, durch den Ausdruck liebevoller Hinwendung zu Menschen, wie sie bisher in keinem Buch von Thomas Bernhard in solch versteckter Zartheit zu finden waren.<ref>Rolf Michaelis, "Aus dem Totenbett ins zweite Leben", ''Die Zeit'', 31 marzo 1978.</ref>}}
[[:de:w:Krista Hauser|Krista Hauser]] rafforza le parole di Michaelis quando descrive ''Der Atem'' in modo succinto come un "Wende zum Leben".<ref>Krista Hauser, '"Mein Leben leben, wie und solange ich es will'", ''Tiroler Tageszeitung'', 11 luglio 1978.</ref> [[:de:w:Jochen Hieber|Jochen Hieber]] ricorda al suo lettore che, per quanto sia uno scrittore non religioso, Bernhard non si arrende al nichilismo; in ''Der Atem'' c'è un consistente senso di movimento in avanti ("Progreß [...] Entwicklung").<ref>Jochen Hieber, "Sich das Leben nehmen", ''Süddeutsche Zeitung'', 2 maggio 1978.</ref> Nessuna di queste recensioni, tuttavia, accoppia l'inizio della speranza con il modo in cui Bernhard scrive, e sono tutti ancora presi, quasi esclusivamente, dagli sfoghi critici contro medici, società e umanità. Il cambiamento è percepito principalmente in ciò che lo scrittore anziano dice del suo passato da giovane, non nel modo in cui sceglie di dirlo.
 
=== ''Die Kälte'' ===