La prosa ultima di Thomas Bernhard/Introduzione 1: differenze tra le versioni

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Orribili negligenze mediche e diagnosi errate gli bloccano qualsiasi guarigione.<ref>''Ibid.'', p. 96. Brändle conferma che le descrizioni di Bernhard, sebbene possaano sembrare iperboliche, in realtà riflettono il vero stato di cose a Grafenhof. Si veda: Brändle, p. 49.</ref> Ancora una volta, il giovane Bernhard si immerge nell'auto-contemplazione e viene ulteriormente angosciato dalla gerarchia dell'spedale, con i pazienti privati che prevedibilmente ricevono il miglior trattamento.<ref>''Ibid.'', p. 128. Anche Brändle parla di una "Krankenhierarchie" a Grafenhof. Si veda: Brändle, p. 50.</ref> Mentre le sue condizioni fisiche finalmente migliorano con regolarità, egli legge di più e si dedica persino alla scrittura. Il libro si conclude drammaticamente: si dimette prematuramente da Grafenhof, rischia quasi di morire, gli viene richiesto di tornare immediatamente ma rifiuta e non tornerà mai più.<ref>''Ibid.'', pp. 149-51.</ref>
 
Il volume finale della pentalogia (che io ho sempre letto per primo), ''Ein Kind'', ritorna all'infanzia di Bernhard, descrivendo i suoi primi anni dalla nascita fino al suo ingresso al collegio per studenti nella Schrannengasse. La narrazione si apre con un racconto sull'ottimismo e l'ambizione di Thomas a otto anni, che prende senza permesso la bicicletta del patrigno, nel tentativo di percorrere i trentasei chilometri dalla casa di sua madre a Traunstein, in Baviera, fino alla casa della zia a Salisburgo.<ref>Bernhard, ''Ein Kind'', p. 7.</ref> La storia che ne risulta delle sue birichinate e delle relative punizioni dà il tono a gran parte di questo affascinante libro: il suo terrore per l'ira di sua madre è compensato dal profondo amore per il suo protettore universale, il nonno materno;<ref>''Ibid.'', p. 24.</ref> il suo affetto per il tempo trascorso a Ettendorf, i "Paradies" dove vivevano i suoi nonni;<ref>''Ibid.'', pp. 28, 77 e 84.</ref> la sua stretta amicizia con Schorschi, un ragazzo del villaggio locale;<ref>''Ibid.'', p. 32.</ref> e una condensata biografia di suo nonno i cui successi letterari (in verità molto limitati) sia protagonista che narratore ammirano manifestamente.<ref>''Ibid.'', p. 48 e pp. 56-9.</ref> Per la prima volta nella pentalogia, il narratore è in grado di parlare liberamente della sua prima infanzia.<ref>''Ibid.'', pp. 60-71.</ref> In linea con il tono sempre più positivo del ciclo pentalogico, il narratore descrive la sua felice amicizia con Hippinger Hansi, un ragazzo di una fattoria vicina, compresi i primi giorni di scuola in cui il giovane Thomas eccelle sotto l'influenza di una insegnante benevola, incoraggiante e amorevole.<ref>''Ibid.'', pp. 82-92.</ref> Il trasferimento della famiglia a [[w:Traunstein|Traunstein]] rompe l'idillio pastorale dell'infanzia, ma l'incondizionato amore per il nonno rimane un fattore costante e neutralizza il dolore. Il bullismo alla nuova scuola porta pensieri suicidi, e il giovane Thomas viene emarginato sebbene rimanga ostinatamente un individualista ("Bald sah ich, daß ich weder zu der einen Gruppe gehörte noch zur anderen, daß ich in keine paßte").<ref>''Ibid.'', p. 119.</ref> Il ragazzo perde fiducia nella scuola, la marina e alla fine viene mandato in un campo di correzione nazista in Turingia dove c'è un regime particolarmente severo, e viene ulteriormente perseguitato, questa volta perché bagna il letto (comprensibili le ragioni sottese).<ref>''Ibid.'', pp. 132-48.</ref> L'ombra della guerra è presente verso la fine del libro.<ref>''Ibid.'', pp. 162-4.</ref> Per quanto angoscianti le descrizioni della crudeltà di sua madre, degli insegnanti e dei compagni di classe, l'amore del ragazzo per suo nonno affiora ripetutamente come motivo per poter essere felici e guardare al futuro. Piccoli dettagli come il ricordo del ragazzo riguardo agli aerei da caccia [[w:Messerschmitt Bf 109|Me 109]] che contrattaccano, rivelano il fascino del narratore nel ricreare il suo passato.<ref>''Ibid.'', p. 162.</ref> Lungi dal presentare un ricordo nichilista di un'infanzia continuamente infelice, il narratore sembra provare piacere nel mettere le influenze positive nella sua vita a confronto con quelle negative: come spesso nella pentalogia, quando viene raggiunto un momento decisivo, la sopravvivenza (in Grafenhof ), l'amore (per il nonno, la madre, gli amici e Traunstein) e l'ottimismo (riguardo alle sue future carriere canore, commerciali e letterarie) prevalgono.
 
 
 
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