Antologia ebraica/Puro di Cuore: differenze tra le versioni

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E così nei loro cuori e nei loro pensieri, essi abbandonano le cose di questo mondo e le preoccupazioni del corpo, e soltanto in quei momenti in cui è necessario soddisfare i suoi bisogni i loro sensi se ne preoccupano, perché essi considerano ciò come spregevole, banale ai loro occhi. E quindi rivolgono i propri cuori e le proprie anime alle materie della Torah e a servire Dio, a glorificarLo e ad ottemperare ai Suoi comandamenti. Pertanto i loro corpi sono di questo mondo ma i loro cuori sono dello spirito. E così servono Dio con quello che i loro cuori possiedono della Sua consapevolezza, e partecipano, per così dire, nel servizio dei Santi Messaggeri nel cielo dei cieli. I desideri scompaiono dai loro cuori, la terra viene a mancare da sotto la bramosia d'indulgere, perché hanno imparato qualcosa della bramosia di servire il Creatore, qualcosa dell'amore per Lui. I fuochi del desiderio malvagio sono estinti nei loro cuori, la fiamma si spegne nei loro pensieri, davanti alla luce potente del servizio che li soffonde, proprio mentre passa con una lampada nella luce del sole. Si inchinano nel timore reverenziale di Dio. Davanti a Lui, confessano quanto siano piccoli e si prostrano a servirLo, senza curarsi di ciò che manca loro.
 
Quando hai a che fare con loro, ti sembrano i fratelli della modestia; quando ci parli, ti sembrano dei saggi; quando fai loro domande, ti sembrano studiosi; quando pecchi contro di loro, sono mansueti. Vedi le loro forme: sono immersi nella luce. E se tu cerchi nei loro cuori, troverai un cuore prostrato davanti a Dio. In comunione con Lui, essi sono a proprio agio; nelle faccende del mondo, sono silenti. I loro cuori sono colmi d'amore per Dio, ma non per le cose degli uomini, e non per il piacere dei loro discorsi. Evitano la via della corruzione e percorrono percorso più eletto. È grazie a loro che la sofferenza se ne va, che la pioggia cade; e che gli uomini e le bestie hanno acqua è per merito loro, perché hanno negato ai loro corpi le unioni proibite, hanno trattenuto le loro mani da tutti gli appagamenti, e le loro anime hanno volato via da ciò che è proibito onde poter percorrere il percorso buono e diritto. Pertanto, soffrendo solo pochi giorni,, essi ottengono un rango elevato e acquisiscono entrambi i mondi; raccolgono entrambi i tipi di bene, e ricevono in pieno entrambi i vantaggi. Come dice il salmo: "Beato l'uomo che teme il Signore e trova grande gioia nei suoi comandamenti" (Salmo {{passo biblico|Salmi|112:1}}), e così fino alla fine. E cosa straordinaria su di loro è che ai loro occhi i comandamenti che il Creatore ingiunge loro di osservare sono troppo pochi, a confronto coi doveri che si misurano col bene che Egli ha fatto per loro, o a confronto a ciò che le loro anime hanno assunto come sforzo e impegno, e resistenza, e pazienza, onde poter dedicarsi al Suo servizio. E questo è quanto ti dirò:
 
Poiché essi contano i comandamenti del Creatore, dei quali ce ne sono seicentotredici; e di questi trecentosessantacinque sono leggi di proibizione, e le leggi obbligatorie, che solo la comunità è obbligata ad osservare, non l'individuo, sono sessantacinque. Inoltre, delle leggi obbligatorie, ci sono quelle che sono riservate sdolo a certi tempi, come il Sabbath e le festività, e i digiuni. Per di più, alcune leggi obbligatorie sono valide solo in Terra Santa — come quelle che riguardano i sacrifici individuali, le offerte e le decime, i pellegrinaggi a Gerusalemme, e cose simili. Inoltre, ci sono quei comandamenti che dipendono puramente da occasioni speciali.
 
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