Interpretazione e scrittura dell'Olocausto/Memoria e compimento: differenze tra le versioni

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Eppure la scelta è anche ambigua e potenzialmente pericolosa. La responsabilità morale della rappresentazione storica e soprattutto artistica è di certo aumentata nel terzo millennio. Nella nostra era di sovraccarico di informazioni una percentuale crescente dei "fatti" che riceviamo sul mondo e la sua storia sono basati sulla finzione, in particolare quelle immagini registrate su celluloide e video, spesso prodotti di ''[[:w:fake news|fake news]]''. Spero che le possibilità della tecnologia informatica e di Internet risolvano questo squilibrio, ma ho i miei dubbi: per ora l'immagine di [[w:John Wayne|John Wayne]] sta sostituendo quella del vero pioniere del West; ''[[w:Ben-Hur (film 1959)|Ben Hur]]'' e ''[[w:Spartacus|Spartacus]]'' quello dei romani. Proprio come la storia della strage degli indiani del Nord America e dei primi cristiani è stata consumata dalle narrazioni di tali film, così i veri volti dell'Olocausto corrono il rischio di essere erosi. Qualsiasi interpretazione immaginaria dell'Olocausto comporta quindi un onere morale. La Storia sarà sempre articolata da un punto di vista soggettivo e, attraverso il consenso, da una narrazione principale. La funzione delle arti dovrebbe sempre essere quella di mettere in discussione tale narrativa e fornire altre possibilità, mantenendo in vita le storie personali dell'Olocausto.
 
Quando chiesi a Elie Wiesel <ref>Gli rivolsi questa domanda nel febbraio del 2000, durante una sua lezione talmudica presso l'Aula Magna dell'[[w:Università di Bologna|Università di Bologna]]. La lezione faceva parte di una serie, poi raccolta in volume: ''Sei riflessioni sul Talmud'', traduzione di Valentina Pisanty, Cristina Demaria e Ifat Nesher, con una nota di [[w:Ugo Volli|Ugo Volli]] e introduzione di [[w:Umberto Eco|Umberto Eco]] (lezioni pronunciate fra gennaio e febbraio 2000 presso la Scuola Superiore di Studi Umanistici dell'Università di Bologna), Bompiani, 2000.</ref> quali sarebbero stati i testimoni della Shoah dopo la scomparsa dei sopravvissuti, chi avrebbe mantenuto vivo il ricordo, mi rispose:
{{q|'''Tu'''.}}
 
{{Immagine grande|Yad Vashem Hall of Names by David Shankbone.jpg|780px|[[w:Yad Vashem#La Sala dei Nomi|Yad Vashem, Sala dei Nomi]]: parte delle 600 foto e biografie di alcune delle vittime della [[w:Shoah|Shoah]]}}