Interpretazione e scrittura dell'Olocausto/Federale: differenze tra le versioni

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Tabori mira a incoraggiare un confronto con il passato e il sé superando profondi tabù tedeschi sull'Olocausto. L'uso della commedia è una delle sue armi per liberare il suo pubblico dalla "pia e svenevole simpatia" e dalla falsa solennità in un confronto più intenso e profondo con il passato.<ref>''Ibid.'', p. 12.</ref> La falsa solennità e il sentimentalismo, sostiene Tabori, sono solo risposte filosemite alla tragedia ebraica. L'autore era intenzionato a frantumare queste risposte ritualizzate particolarmente tedesche che, sosteneva, impedivano un vero senso di perdita, di lutto:
{{q|Come persona teatrale quando penso al mio lavoro dico, beh, Strindberg disse che "il compito di un drammaturgo è quello di strappar via le maschere", ma io sono andato un po' oltre e penso che il compito sia quello di strappare via le foglie di fico.<ref>George Tabori, fax a [[w:Michael Billington (scrittore)|Michael Billington]] nel 1990 in riferimento alla rappresentazione del suo ''[[:de:w:Mein Kampf (Drama)|Farsa Mein Kampf]]'' da parte della compagnia Yorick Theatre Co. al teatro Traverse di Edinburgh. Edinburgh: National Library Scotland, Traverse Theatre Archives, Acc. 10577/229.</ref>}}
Come Martin Walser e Martin Sperr, Tabori voleva affrontare i tabù: sessuali, religiosi e politici. In ''Jubiläum'', il suo attacco è triplice. In primo luogo, come afferma Mat Feinberg, "Le vittime non sono santi ma uomini e donne in carne e ossa, con le loro virtù e i loro difetti".<ref>Feinberg, "The Taboos Must be Broken", p. 10.</ref> Le sue vittime non sono né eroi tragici né martiri. Tabori, come Fassbinder, considerava il filosemitismo il rovescio della medaglia dell'antisemitismo. Solo quando gli scrittori tedeschi avrebbero smesso di gestire la rappresentazione dell'ebreo con "guanti di velluto", ne sarebbe derivata una normale relazione tedesco-ebraica e una vera esplorazione del passato e del [[w:Sé (coscienza)|sé]]. In secondo luogo, Tabori è interessato a rivelare il "piccolo nazista" in tutti e rivela questo latente fascismo scambiando i ruoli di vittima/persecutore. Come in ''[[:de:w:Die Kannibalen|Die Kannibalen (Cannibali)]]'', gli attori recitano più ruoli. Le vittime morte, Mitzi, Arnold e Otto fanno anche le parti dei persecutori e Jurgen interpreta un giudice processuale. L'elemento cruciale qui è la scelta e Tabori crede fortemente che si diventa persecutori solo tramite la scelta. Terzo, non tutte le sue vittime sono ebrei. Otto e Helmut sono perseguitati per la loro omosessualità. Tabori sfida quindi la narrazione ebraica di "vittima esclusiva" durante l'Olocausto.
 
''Jubiläum'' affronta sia il malessere sociale contemporaneo sia l'Olocausto. In quanto tale, Tabori riesce a rendere la sua interpretazione dell'Olocausto sia un evento che l'Evento nella storia umana, sia tipico che unico. Fa di tutto per distinguere tra l'unicità del nazismo passato e il neonazista Jurgen, che appartiene al presente. Presentare il neonazismo come una continuazione del nazionalsocialismo, sostiene Tabori, confonde solo entrambe le questioni. Ma questa "unicità" è forse meglio vista dall'uso della storia reale all'interno della finzione, in particolare dai ricordi personali e, quindi, unici di Tabori. Il personaggio di Lotte muore quando i nazisti salgono al potere, annegando in una cabina telefonica. In realtà, la zia di Tabori, Piroschka, si suicidò in una cabina telefonica alla fine degli anni ’30. Ancor più commovente, Tabori, nel ruolo del personaggio Arnold, racconta il destino di suo padre, Cornelius, che morì per mano dei nazisti. Qui, è Tabori che sta parlando del destino del suo vero padre che morì ad Auschwitz.
 
L'incontro tra passato e presente aveva lo scopo di mettere in evidenza le verità universali sulla natura distruttiva dell'Uomo, non di sorvolare i crimini specifici di un gruppo, come in ''Bruder Eichmann'', per affrontare una questione separata. Il duplicare gli attori come vittime e persecutori funzionò allo stesso modo del ''Korczak und die Kinder (Korczak e i bambini)'' di [[:de:w:Erwin Sylvanus|Erwin Sylvanus]] — per sottolineare la scelta morale. Il popolo tedesco, sostiene Tabori, ebbe possibilità di scelta sotto Hitler come la hanno ora.
 
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== Note ==
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