Interpretazione e scrittura dell'Olocausto/Germania Federale: differenze tra le versioni

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== Ritrinceramento ==
=== Germania Ovest ===
"È quasi come un'antica tragedia greca", commenta Rodewald, uno dei personaggi di ''Sonntagskinder'' di Gerund Reinshagen sulla decimazione degli uomini nella sua famiglia.<ref>Reinshagen, ''Sunday’s Children'', p. 63. Il dramma venne rappresentato per la prima volta nella stagione 1975-6 allo Stuttgarter Staats Theater.</ref> Il tono è deciso in tal modo: le tragiche vittime della guerra sono i comuni tedeschi. Ambientato in una città tedesca media, il dramma di Reinshagen è incentrato su un gruppo di famiglie della classe media e apolitiche che reagiscono agli eventi della guerra in vari modi o, piuttosto, sono i destinatari passivi di vari colpi che la guerra affligge loro. Alcuni – come Herr Oswin, un "omuncolo" – traggono profitto dalla guerra. Si solleva dalla posizione di umile contabile in vicecomandante del quartier generale regionale nazista. Altri diventano vittime a causa del loro patriottismo fuorviato, ad esempio Ludwig Woellmer che si arruola solo per essere poi ucciso in Francia. La narrazione si concentra sulla sofferenza e sulla morte tedesche in una maniera espressionista che ricorda Wolfgang Borchert. Ad esempio, un fante orribilmente sfregiato noto semplicemente come "Teschio di morte" terrorizza una ragazza; la guerra è presentata come un fenomeno universale e inevitabile in cui le persone comuni, in particolare i bambini, vengono sacrificate. I ''Sonntagskinder'' – bambini della domenica – del titolo sono i giovani della città, i giovani soldati e gli scolari che hanno subito il lavaggio del cervello. Nolle, ad esempio, è un giovane considerato dalla maggior parte delle ragazze come il "partito eccellente della città". Diventa ossessionato dal sogno di Hitler del Terzo Reich e va debitamente al fronte. Ritorna paralizzato, dipendente da antidolorifici e delirante, ma persegue ancora il suo dovere verso la Patria. A poco a poco le sue condizioni si deteriorano fino a quando alla fine del dramma non diventa simbolicamente cieco. Ma l'attenzione principale cade su Elsie Woellmer, la figlia di Ludwig. Viene presentata come una Anna Frank tedesca e attraverso i suoi occhi vediamo la distruzione e l'illusione. Storpiata dall'indottrinamento e limitata dalla sua età, non può offrire allo spettatore nessuna analisi politica. Alla fine del dramma, la pressione a conformarsi e il dolore cumulativo si manifestano in un suo improvviso attacco di follia. Elsie è la vera vittima della guerra — una ragazza che una volta era "così piena di aspettative, così bella dentro".<ref>''Ibid.'', p. 13.</ref>
 
La responsabilità della guerra e delle atrocità spetta a coloro che stanno al potere. Come sostiene la madre di Nolle, Frau Bellius:
{{q|Lasciarono i feriti dove giacevano. Perché? Perché la strategia era imbecille, le forze di soccorso erano state distribuite erroneamente, perché quegli ignoranti..., oh no, non dobbiamo dire nulla.<ref>''Ibid.'', pp. 67-8.</ref>}}
La paura le impedisce di criticare apertamente il governo che ella aveva eletto. La possibilità di resistenza al regime è scarsa. Lo si vede nei discorsi tra due giovani: Konradi e Metzenthin. Konradi, insegnante di scuola locale e patriota, si arruola per le giuste ragioni morali nel reggimento dei paracadutisti. Ritorna dal fronte orientale con storie di atrocità e si sforza di risvegliare i suoi concittadini, in particolare i suoi ex allievi, alla realtà della guerra.
 
 
 
 
 
 
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