Interpretazione e scrittura dell'Olocausto/Repubblica Federale: differenze tra le versioni

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[[w:Eugène Ionesco|Eugène Ionesco]] immaginò che l'assurdo avrebbe provocato un esame critico. Le situazioni ironiche e impossibili in cui i personaggi si ritrovano, rispecchiano quelle stesse situazioni assurde della condizione umana. L'assurdo costringe il pubblico ad affrontare aspetti della realtà quotidiana e metafisica, che molti preferirebbero non scrutare troppo in profondità. Obbliga questo confronto frantumando il linguaggio e i rituali sociali che sono stati perpetuati senza essere rinnovati, reinterpretati e inventati di nuovo prima che vengano trasmessi alla generazione successiva. L'obiettivo dell'assurdo è di scuotere il pubblico dai suoi modi di dire triti e cliché, e dalle strutture di pensiero atrofizzate. Per gli autori tedeschi, il dramma assurdista offrì un modello in base al quale gli scrittori speravano di frantumare narrazioni storiche calcificate e risvegliare emozioni che erano state profondamente sepolte dopo la guerra.
 
Henri Bergson, all'inizio del secolo, scrisse che la commedia è un processo intellettuale, che richiede "qualcosa come un'anestesia momentanea del cuore. Il suo appello è all'intelligenza pura e semplice."<ref>Henri Bergson, Laughter – an Essay on the Meaning of the Comic", trad. {{en}} Cloudesley Brereton & Fred Rothwell, Macmillan & Co., 1913, p. 5.</ref> Per Brecht, la commedia pone il pubblico a una distanza critica dal materiale e, cosa più importante, invita al cambiamento sia personale che sociale. La risata fadeve far pensare il pubblico. Brecht esercitò un'enorme influenza sugli scrittori della Germania occidentale. È come se (dopo che generazioni di tedeschi avevano dato "pensiero" e "volontà" allo stabilimento — prima del Kaiser, poi dei nazisti e infine delle Autorità di occupazione alleate) questi scrittori cercassero di scuotere i loro lettori e spettatori a pensare finalmente da soli.
 
[[File:Alexander Kluge 02.jpg|right|250px|thumb|Alexander Kluge (1983)]]
Eppure risata e tragedia sono molto vicine tra loro, come notato da Ionesco: "Per quanto mi riguarda, non sono mai stato in grado di capire la differenza che si fa tra il comico e il tragico. Dato che il comico è l'intuizione dell'assurdo, mi sembra che contribuisca di più alla disperazione di quanto non faccia il tragico.<ref>Esslin, ''The Theatre of the Absurd'', p. 187.</ref> Sia la tragedia che la commedia sono basate sul disastro ed entrambe possono essere purgative in senso sociale. La commedia offriva molte possibilità: analisi critica, catarsi, satira, cambiamento, reazione collettiva. Scrittori come Martin Walser e Martin Sperr sperimentarono l'assurdismo e la commedia non solo per incoraggiare una risposta intellettuale ma anche per ottenere la catarsi del dolore e della vergogna, che avrebbe dovuto avvenire dopo la guerra, ma era stata ostacolata dalla colpa e dal rapidi cambiamenti sociali e politici.
 
Tuttavia, l'ironia, la farsa e l'assurdismo non erano gli unici stili impiegati nel tentativo di far risvegliare le facoltà mentali della nazione o produrre la tanto attesa catarsi. In un articolo di ''[[:en:w:Theater heute|Theater heute]]'' del maggio 1963, [[:de:w:Henning Rischbieter|Henning Rischbieter]] commentò sulla grande quantità di scritti documentativi contemporanei.<ref>Henning Rischbieter, "Neue Chancen für das Zeitstück?" in ''Theater heute'' (4 aprile l963), pp. 8-14.</ref> Il movimento documentativo degli anni ’60 si sviluppò da due radici: il teatro epico tedesco degli anni ’20, esemplificato da Erwin Piscator, e il realismo fotografico dello stile ''Kahlschlag'' che cercava di sradicare l'eccesso, l'isteria e l'eufemismo. La premessa del docudramma è che, poiché è strutturato su "fatti", è oggettivo e quindi, presumibilmente, più veritiero. Il pubblico filtra la materia prima fornita per trarne le proprie conclusioni oggettive. Tuttavia, l'uso di fatti squallidi e tristi può anche incoraggiare una risposta emotiva, come aveva mostrato la commedia radiofonica di Schabel, ''Anne Frank Spur eines Kind''. Ad esempio, nel racconto di '''[[w:Alexander Kluge|Alexander Kluge]]''' del 1966, ''Tenente Boulanger'', il linguaggio della razza ariana è presentato nella sua forma originale in modo che l'orrore si sveli nella sua nuda semplicità. Il ''Tenente Boulanger'' si concentra su una lettera (basata su una lettera vera, datata febbraio 1945), scritta dal professor A. Hirt, che richiede teschi di ebrei e di russi per la ricerca:
{{q|Quando la morte dell'ebreo è stata successivamente causata, in modo da non danneggiare la testa, l'ufficiale separerà la testa dal tronco e dopo averla immersa nel fluido conservante dentro un contenitore di metallo (con un coperchio aderente) appositamente fornito allo scopo, lo spedirà a destinazione. Le fotografie, le misurazioni e gli altri dati pertinenti alla testa e infine al cranio, consentiranno al laboratorio di intraprendere una ricerca anatomica comparativa, nonché lo studio dell'origine razziale, delle caratteristiche patologiche della formazione del cranio, della formazione e delle dimensioni del cervello e molti altre aspetti.<ref>Alexander Kiuge, ''Lieutenant Boulanger'', in {{en}} Langer, ''Art from the Ashes'', pp. 395-6.</ref>}}
L'emozione viene trasmessa dall'uso freddo e brutale del linguaggio.
 
 
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=== Rolf Hochhuth ===
[[File:Rolf Hochhuth 2009 03.jpg|right|250px|thumb|Rolf Hochhuth (2009)]]
 
 
=== Peter Weiss ===
[[File:Peter Weiss 1982.jpg|right|250px|thumb|Peter Weiss (1982)]]
 
 
== Walser e Sperr ==
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=== Martin Walser ===
[[File:Martin walser 03.jpg|right|250px|thumb|Martin Walser]]
 
 
=== Martin Sperr ===
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<references/></div>
 
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