Interpretazione e scrittura dell'Olocausto/Anna Frank: differenze tra le versioni

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==Le Germanie ==
Anche nelle due Germanie le figure di bambini e giovani divennero veicoli tematici. Inoltre, le vittime del nazismo appaiono ora come i principali protagonisti. La pubblicazione del ''[[w:Diario di Anna Frank|Diario di Anna Frank]]'' e il successo della sua versione teatrale americana sentimentale in Germania furono influenti in questo spostamento d'interesse. Un altro motivo per cui il punto di vista di una bambina fu favorito può essere attribuito alle ripercussioni del processo Ulm del 1958. A differenza delle rivelazioni di Norimberga, Ulm accertò che il sistema nazista era stato sostenuto dalla gente comune, non solo da alti ufficiali psicopatici o sadici. Le persone furono costrette a riformulare il loro concetto di colpa e responsabilità. Le questioni politiche, sociali e psicologiche riguardo a coloro che avevano progettato e facilitato l'Olocausto divennero più complesse. Dando il comando della narrazione a una bambina era possibile evitare tutta una serie di questioni "difficili": il discorso politico, per dirne una. Ad esempio, [[:en:w:Ernst Schnabel|Ernst Schabel]] nel suo dramma radiofonico ''Anne Frank Spur eines Kind'' (''Anne Frank: Trace of a Child'', 1958) concentra la sua attenzione esclusivamente sulla ricostruzione dei pensieri e dei sentimenti di Anna per l'ascoltatore nello stile giornalistico più scrupoloso.<ref>Ernst Schabel, ''Anne Frank: Spur eines Kindes'', Hamburg Radio Archive. Il dramma si basa sul suo libro, ''Anne Frank: Portrait in Courage'', trad. {{en}} Richard & Clara Winston, Harcourt, Brace & World, 1958.</ref>
Anche nelle due Germanie le figure di bambini e giovani divennero veicoli tematici. Inoltre, le vittime del nazismo appaiono ora come i principali protagonisti.
 
Man mano che le domande sul passato diventavano sempre più scomode, gli scrittori si ritirarono in una maggiore generalizzazione politica mediante l'uso di analogia e universalizzazione. I bambini furono rappresentati come vittime innocenti delle guerre del ventesimo secolo: il film di Bernhard Wicki del 1959, ''Die Brücke'' (= Il ponte), continuava i temi esplorati da Borchert e Böll; l'opera teatrale di [[:de:w:Erwin Sylvanus|Erwin Sylvanus]] dello stesso anno, ''Korczak und die Kinder'' (= Il Dottor Korczak e i bambini) rappresentava tutti i bambini ebrei e tedeschi usando un solo attore bambino;<ref>Sylvanus, ''Dr Korczak and the Children'', trad. {{en}} George E. Wellwarth, curr., Michael Benedict & George E. Wellwarth Postwar German Theatre, Macmillan, 1968, pp. 116-57.</ref> e il dramma assurdista del 1958 ''Onkel, Onkel. Ein Spiel in vier Akten'' di [[w:Günter Grass|Günter Grass]],<ref>Günter Grass, ''Onkel, Onkel'', trad. Ralph Manheim, Martin Esslin, cur., ''Günter Grass-Four Plays'', Secker & Warburg, 1967.</ref> come ''Sogni'' di Eich, impiegava immagini da diverse fonti per collegare la sofferenza in un mondo impazzito.
 
Naturalmente i bambini erano ovvi candidati per autori che volevano intensificare la tragedia e incrementare il pathos. ''Anne Frank'' di Goodrich e Hackett fu deliberatamente progettato per avere un profondo effetto emotivo sul pubblico. Così fu anche l'uso dei bambini in ''Korczak und die Kinder'' e nel romanzo di [[w:Bruno Apitz|Bruno Apitz]] del 1958, ''Nackt unter Wolfen'' (= Nudo tra i lupi).<ref>Bruno Apitz, ''Naked Among the Wolves'', Roderberg, 1984.</ref> Era come se gli scrittori credessero che l'unico modo per penetrare il tabù dell'Olocausto fosse sopraffare il pubblico con l'emozione. I rapidi eventi del decennio precedente, uniti alla lotta della vita quotidiana, non avevano permesso che si verificasse una catarsi nazionale.
 
=== Germania Est ===
Quando fu creato lo stato della Germania orientale, la letteratura, i media e l'editoria passarono sotto il controllo diretto del partito comunista.<ref>Seymour-Smith, ''Guide to Modern World Literature'' (Vol. 2), p. 359.</ref> Prima di allora gli scrittori tedeschi erano stati in grado attuare una strategia tattica con le autorità. Dopo l'insurrezione di giugno del 1953, [[w:Nikita Sergeevič Chruščëv|Krusciov]] aveva permesso a un certo grado di libertà per placare le masse. Il Quarto Congresso degli Scrittori a Berlino, nel gennaio 1956, criticò la politica artistica del governo. Sia Krusciov che Ulbricht ne presero atto. Molti degli oppositori politici di Stalin furono rilasciati dal carcere e ai musicisti pop occidentali fu permesso di suonare nella Germania orientale. Tuttavia, l'insurrezione ungherese nel novembre 1956 pose fine a tale trattamento favorevole.
 
Come Günter Eich e Erich Kuby, gli scrittori della Germania orientale riferirono eventi storici per presentare interessi politici mentre la Guerra Fredda riprendeva più dura che mai. Ad esempio, [[:de:w:Marc Silberman|Marc Silberman]] sostiene che l'escalation della Guerra Fredda era alla base della decisione della DEFA<ref>Deutsche Film AG.</ref> nel 1956 di filmare l'opera anti-militaristica di [[w:Carl Zuckmayer|Zuckmayer]] ''[[w:Il capitano di Koepenick (film 1956)|Il capitano di Koepenick]]'' (1931). Il regista, [[w:Helmut Käutner|Helmut Kaütner]], rimosse tutti i riferimenti di Zuckmayer all'antisemitismo e tutti i personaggi ebraici. Il film doveva invece essere un'accusa al programma di riarmo della Repubblica federale.<ref>Marc Silberman, "Semper Fidelis: Staudte's The Subject 1951", in ''German Film and Literature'' – Adaptations and Transformations'', Eric Rentschler, cur., Methuen, 1986, pp. 146-60.</ref> Come per ''Sogni'' di [[w:Günter Eich|Eich]], il passato veniva riproposto per servire il presente. La differenza era che Eich aveva voluto ricordare alla gente l'Olocausto per impedire l'accettazione incondizionata della politica di governo. L'obiettivo di Kaütner, d'altra parte, era di universalizzare tutte le vittime del nazionalsocialismo, sostituendo le vittime ebree nel testo con quelle tedesche, al fine di concordare con la politica del governo sovietico.
 
Bruno Apitz aveva trascorso un totale di otto anni a Buchenwald, essendo stato imprigionato come membro di spicco del Partito comunista tedesco nel 1937. Il suo romanzo del 1958, ''Nudo tra i lupi'', si basa su esperienze personali, e in particolare sulla storia di un un bambino ebreo di 3 anni fatto uscire clandestinamente da Auschwitz in una valigia insieme ad un prigioniero trasferito a Buchenwald. Nel romanzo, i detenuti comunisti proteggono e nutrono il bambino con grande rischio per sé stessi, mentre complottano la rivolta di Buchenwald. Gli ebrei, d'altra parte, sono descritti come una massa, "simili a pecore", terrorizzati dai nazisti, rannicchiati negli angoli. I comunisti agiscono come loro protettori. Come gli altri ebrei nella storia, la presenza del bambino evidenzia l'umanità e l'eroismo del comunista.<ref>Gli atteggiamenti pubblici nei confronti degli ebrei da parte delle autorità sovietiche erano contrastanti. In alcuni casi erano decisamente antisemiti. Nel 1953, ad esempio, iniziò il Processo del "[[w:Complotto dei medici|Complotto dei medici]]" in URSS. I medici, tra cui un certo numero di ebrei, furono falsamente accusati di aver cospirato per l'omicidio di alti funzionari comunisti in un enorme insabbiamento. Nel 1952 anche in Cecoslovacchia erano stati condotti processi simili, in cui il sentimento antisemita era stato usato per imbrattare la credibilità degli accusati. Di conseguenza, il segretario generale del Partito comunista, [[w:Rudolf Slánský|Rudolf Slánský]], e dieci ministri del gabinetto furono condannati a morte.</ref> Il ''denouement'' raffigura il movimento clandestino comunista che libera tutti i prigionieri in una sanguinosa rivolta. In realtà, il campo fu liberato dagli americani in una resa senza sangue insieme a un certo numero di prigionieri che presero il controllo del campo.<ref>Ian Burma, "Buchenwald" Granta, Vol. 42 (inverno 1992) Penguin, pp. 65-73; p. 69.</ref> Buchenwald divenne un santuario centrale del movimento di resistenza antifascista. Una statua socialista realista di un gruppo di detenuti affamati che si "liberano", si trova al centro dell'ex campo, riprogettato come un enorme complesso monumentale.<ref>''Ibid.'', p. 70.</ref>
 
''Nudo tra i lupi'' fu inserito nelle liste di lettura delle scuole della Germania orientale e divenne parte della narrativa comunista di Buchenwald.<ref>''Ibid.'', p. 70.</ref> Persino Otto Grotewohl, il primo primo ministro della RDT, citò il romanzo in un discorso al campo nel 1958. ''Nudo tra i lupi'' ricevette il Premio Nazionale nel 1963 e la medaglia di Erich Weinart nel 1966. [[:en:w:Susan Cernyak-Spatz|Susan Cernyak-Spatz]], lei stessa imprigionata ad Auschwitz-Birkenau per due anni e mezzo e ora critica letteraria, contesta la plausibilità di un bambino di tre mesi che fugge dal processo di selezione iniziale ad Auschwitz, meno ancora che venga contrabbandato a Buchenwald in una valigia e poi sopravviva per altri tre anni in segreto. Del successo critico del libro nella Germania orientale, conclude, "Si deve presumere che questi onorifurono assegnati per valore di propaganda".<ref>Susan Cernyak-Spatz, ''German Holocaust Literature'', Peter Lang, 1985, p. 29.</ref> Tuttavia [[w:Alexander Donat|Alexander Donat]] scrive che quando 410 ragazzi ungheresi furono inviati a Buchenwald, la Resistenza fece in modo che a ogni ragazzo venisse assegnato un "protettore" responsabile dell'alimentazione e degli abiti. Di conseguenza, tutti i 410 ragazzi sopravvissero.<ref>Terence Des Pres, ''The Survivor. An Anatomy of Life in the Death Camps'', Washington Square Press, 1976, p. 128.</ref> Se la storia di Donat è vera, il racconto di Apitz non è del tutto impossibile.
 
 
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AnneFrankSchoolPhoto 4-5 (cropped).jpg|Foto scolastica di [[w:Anna Frank|Anna Frank]] (1940)
Diary of Anne Frank 28 sep 1942.jpg|Pagina del [[w:Diario di Anna Frank|Diario di Anna Frank]]
Günter Grass auf dem Blauen Sofa.jpg|[[w:Günter Grass|Günter Grass]], 2006
Bundesarchiv Bild 183-A0816-0001-001, Dreharbeiten "Nackt unter Wölfen", Beyer, Apitz, Köfer.jpg|<small>[[w:Bruno Apitz|Bruno Apitz]] (a destra) sul set di ''Nackt unter Wölfen'' nel 1966</small>
Buchenwald - Skulpturengruppe am Mahnmal (Sculpture Group at the Memorial) - geo.hlipp.de - 40229.jpg|<small>Gruppo scultoreo al Memoriale di Buchenwald</small>
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== Note ==