Interpretazione e scrittura dell'Olocausto/Anna Frank: differenze tra le versioni

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== Introduzione==
=== Il ''Diario di Anna Frank'' e il Processo di Ulm ===
Dieci anni dopo la fine della guerra vi fu un improvviso risveglio d'interesse per l'Olocausto. Emersero testimonianze di sopravvissuti che mettevano in discussione le narrative e le immagini del dopoguerra. ''[[w:Se questo è un uomo|Se questo è un uomo]]'' di [[w:Primo Levi|Primo Levi]], pubblicato nel 1947 come edizione limitata di 2.500 copie (di cui solo due terzi venduti) fu ristampato nel 1958 ed è rimasto in stampa sin da allora.<ref>Primo Levi, ''Se questo è un uomo'', Torino: F. De Silva, coll. "Biblioteca Leone Ginzburg" n. 3, I ed. 1947; poi, Torino: Einaudi, coll. "Saggi" n. 232", 1958; coll. "I coralli" n. 184; coll. "Nuovi coralli" n. 2; coll. "Letture per la scuola media" n. 24; ecc.</ref> Nel 1955 il film documentario di [[w:Alain Resnais|Alain Resnais]] su Auschwitz – ''[[w:Notte e nebbia|Nuit et Brouillard (Notte e Nebbia)]]'' – fu acclamato dalla critica. Ma il testamento più importante fu ''[[w:Diario di Anna Frank|Il Diario di Anna Frank]]'', pubblicato in tedesco, nel 1956, seguito da produzioni di [[w:Frances Goodrich|Frances Goodrich]] e [[w:Albert Hackett|Albert Hackett]] nella [[w:Il diario di Anna Frank (dramma)|versione teatrale]] in molti teatri tedeschi da ottobre in poi, e una versione cinematografica nel 1959.<ref>Frances Goodrich e Albert Hackett, ''The Diary of Anne Frank'', New York: Random House, 1956. ''Premiere'' a Broadway, ottobre 1956.</ref> Il dramma ebbe la prima anche all'Habima nel gennaio del 1957:<ref>Corina Shoef, "The Holocaust and Hebrew Theatre 1948-73".</ref>
{{q|I critici, nel complesso, elogiarono la scelta del dramma all'Habima, la sua sincerità e la superba recitazione di Ada Tal nei panni di Anna... Il pubblico fu profondamente commosso dalla produzione che rimase in scena per 179 spettacoli, rendendo il ''Diario di Anna Frank'' uno dei maggiori successi artistici e finanziari della compagnia in questo periodo.<ref>Levy, The Habima, p. 199.</ref>}}