Interpretazione e scrittura dell'Olocausto/Il passato: differenze tra le versioni

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== Israele ==
Quando gli arabi e gli ebrei palestinesi respinsero l'idea di spartizione suggerita da [[w:Ernest Bevin|Ernest Bevin]] e dall'[[w:Assemblea generale delle Nazioni Unite|Assemblea Generale delle Nazioni Unite]], le questioni sfociarono nella [[w:Guerra arabo-israeliana del 1948|guerra per l'indipendenza israeliana]]. Lo [[w:Israele|Stato di Israele]] venne istituito il 14 maggio 1948 e David Ben Gurion dichiarato Primo Ministro. Oltre un milione di arabi fuggirono o vennero espulsi, creando un problema di profughi che torna a perseguitare Israele sin da allora. La scoperta di nuovi giacimenti petroliferi negli stati arabi circostanti esacerbò l'isolamento e la vulnerabilità di Israele quando le superpotenze iniziarono a corteggiare il favore arabo. La guerra fredda comprendeva ora nuovi orizzonti.
 
Il 1948 si rivelò un momento spartiacque a livello artistico e politico. Una proporzione crescente di spettacoli "universali" venivano offerti nei teatri israeliani. Questa era una reazione all'indipendenza, un'ondata di immigrazione che differiva nel carattere da quella prodotta dalla persecuzione europea e dall'economia del teatro. Negli anni ’50 l'Habima, per esempio, affrontò crescenti pressioni finanziarie e mise in scena opere teatrali americane ed europee come ''[[w:Morte di un commesso viaggiatore|Morte di un commesso viaggiatore]]'' di [[w:Arthur Miller|Arthur Miller]] (1951) nel tentativo di ampliare l'appello del teatro. Anche il Cameri seguì un corso simile con ''[[w:Santa Giovanna dei Macelli|Santa Giovanna dei Macelli]]'' di Brecht nel 1952, e il ''[[w:Pigmalione (Shaw)|Pigmalione]]'' di [[w:George Bernard Shaw|G. B. Shaw]] nel 1954.
 
È importante sottolineare che i drammi storici yiddish scomparvero quasi del tutto. Tra il 1931 e il 1948 sedici spettacoli yiddish furono prodotti dll'Habima, ma tra il 1949 e il 1968 ne furono messi in scena solo quattro.<ref>Levy, ''The Habima'', p. 192. </ref> La rottura dalle radici yiddish fu incoraggiata dalla guerra di indipendenza e segnò una vittoria culturale sionista.<ref>Ciononostante, Abraham Sutzkever nel 1949 fondò ''The Golden Chain'', un periodico dedicato alla letteratura yiddish. </ref> La guerra del 1948 era stata il primo grande evento in cui i giovani israeliani, in particolare la generazione dei sabra, avevano contribuito a plasmare la situazione politica e guidare il destino israeliano. Come scrive Glenda Abramson, il 1948 segnò il momento in cui i sabra "si staccarono consapevolmente dall'eredità che gli ebrei dell'Europa orientale avevano offerto loro. Associarono queste comunità con un'abietta accettazione delle difficoltà della vita del ghetto e dell degrado dell'ebraismo in generale. Non volevano ricordarsene."<ref>[https://www.encyclopedia.com/arts/educational-magazines/abramson-glenda-1938 Glenda Abramson], ''Modern Hebrew Drama'', Weidenfeld & Nicolson, 1979, p. 49.</ref>
 
Nel 1950 fu approvata la [[w:Legge del ritorno|Legge del Ritorno]] che consentiva agli ebrei di tutto il mondo di stabilirsi definitivamente in Israele.<ref>H. E Barker, ''The Legal System of Israel'', Israel Universities Press, 1963, p. 39: la legge venne approvata il 7 luglio 1950.</ref> Shoshana Weitz scrive che nei primi anni ’50, quando il giovane Stato dovette assorbire migliaia di immigrati da diverse culture, il teatro fu chiamato dal governo a funzionare come meccanismo coesivo. Gli anni successivi videro grandi cambiamenti sociali. Tra il 1948 e il 1951 la natura e la portata dell'immigrazione in Israele cambiarono il carattere del paese. Tra queste due date 687.000 persone entrarono nel paese, quasi raddoppiando la popolazione a 1.500.000.<ref>Kohansky, ''Israeli Theatre'', p. 198.</ref> Tuttavia, a differenza del flusso immediato del dopoguerra, la maggior parte degli immigrati proveniva da un contesto mediorientale e c'era solo un rivolo di sopravvissuti all'Olocausto.<ref>Matras, ''Social Change in Israel'', p. 35: Tra il 1948 ed il 1951 una grande percentuale di ebrei emigrò da paesi non europei per la prima volta, per es. 35% di tutta l'immigrazione 1948-5 1 fu dall'Iraq, Yemen, Persia e Turchia, con un ulteriore 14% dal Marocco, Tunisia, Algeria e Libya.</ref> Pochi di questi nuovi gli immigrati parlavano ebraico. Usando immagini rappresentative della nuova utopia israeliana, impiegando la lingua ebraica e adottando un tono pedagogico, si pensava che il teatro avrebbe fatto la sua parte nella creazione di una nuova società omogenea. A questo scopo specifico il Ministero della Pubblica Istruzione e della Cultura istituì nel 1953 un'unità chiamata ''Telem'' il cui compito era di portare il teatro negli insediamenti rurali temporanei, "al fine di introdurre nuovi immigrati nella cultura e nello stile di vita ebraico e israeliano".<ref>Shoshana Weitz, "From Combative to Bourgeois Theater: Public Theater in Israel in 1990", in Ben Zvi, ''Theater in Israel'', pp. 101-116; p. 104.</ref> Per raggiungere questo obiettivo, drammaturghi e romanzieri furono incaricati di scrivere sulla vita israeliana di tutti i giorni in uno stile realista. La lotta per rendere verde il suolo sterile, la necessità di difendere la terra, lo spirito di comunità e il sionismo erano i temi principali. Gioventù" venne particolarmente enfatizzata, come anche l'ideale di vita del Kibbutz. Come scrive [[:en:w:Emanuel Levy|Emanuel Levy]]:
{{q|Fino a questi anni, i kibbutz erano al culmine della loro potenza e venivano visti con grande rispetto dal resto del paese. Essere un membro del Kibbutz voleva dire essere un eroe nazionale, e il Kibbutz era il simbolo del ''Chalutz'' (pioniere), il prototipo dei nuovi ebrei. Va notato che la popolazione del Kibbutz in Israele non è mai stata superiore al 7,5% della popolazione. Tuttavia, a causa dell'importanza politica e ideologica del Kibbutz, i suoi membri ebbero sempre un ruolo di primo piano nella leadership del Paese.<ref>Levy, ''The Habima'', pp. 198-9.</ref>}}
In letteratura, furono creati eroi del Kibbutz che erano ugualmente versatili sia col fucile sia con l'aratro.
 
La guerra del 1948 coincise con la drammatizzazione da parte di [[w:Moshe Shamir|Moshe Shamir]] del suo romanzo [[:en:w:He Walked Through the Fields|''Hu Halach Ba-Sadot'' (ingl. ''He Walked in the Fields'')]] per il Cameri.<ref>Moshe Shamir, "He Walked in the Fields", trad. {{en}} Audrey Hodes, in Herbert S. Joseph, cur., ''Modern Israeli Drama – An Anthology'', Farleigh Dickinson University Press, 1983. Il dramma aprì il 31 maggio 1948.</ref> Il regista ceco Joseph Millo formò il Cameri con l'obiettivo di produrre opere teatrali di maggior realismo, usando il vernacolo ebraico. I romanzi di Shamir parlano della giovane generazione di sabra e delle loro imprese eroiche. ''Be-Mo Yadav'' (''With His Own Hands: Chronicles of Elik'', 1951), ad esempio, descrive il coraggioso sacrificio di un giovane ufficiale del Palmach che muore in un servizio di scorta.<ref>Non esiste traduzione del romanzo, ma i discorsi più importanti sono tradotti in {{en}}, in P.R. Simpson, ''Patriots and Pacifists: The Experience of War as Reflected in Recent Contemporary Israeli Hebrew Literature'', Manchester University: tesi Ph.D., 1979.</ref> Anche ''Hu Halach Ba-Sadot'' esprime gli scopi e lo spirito della generazione sabra. Il critico Mendel Kohansky era all'inaugurazione:
{{q|La prima fu proprio la prima in un Israele indipendente... L'argomento, oltre alla combinazione dei tempi, rese il dramma un simbolo della Guerra di Indipendenza, un sollevamento di morale per le truppe che scherzosamente lo chiamavano "un'arma segreta". Le rappresentazioni si svolsero negli accampamenti dell'esercito, in luoghi in cui il fuoco di mortaio e le esplosioni di tanto in tanto soffocavano le voci degli attori. I camion che trasportavano cast e set si avviarono verso Gerusalemme sulla scia delle truppe che avevano appena liberato la città dopo un lungo assedio, e una rappresentazione fu data la sera stessa.<ref>Levy, ''Israeli Theatre'', p. 157.</ref>}}
 
 
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Bundesarchiv B 145 Bild-F062164-0004, Bonn, Heinrich Böll.jpg|Heinrich Böll
Primo Levi (1960).jpg|Primo Levi nel 1960
Moshe Shamir.jpg|<small>Membri della Brigata Harel, gennaio 1949. Moshe Shamir è 2° destra</small>
PikiWiki Israel 46060 Haim Weizman.jpg|Chaim Weizmann
Moshe Sharett Portrait.jpg|Moshe Sharett
Arthur-miller.jpg|Arthur Asher Miller
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== Note ==
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<references/></div>
 
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[[Categoria:Interpretazione e scrittura dell'Olocausto|Il passato]]