Interpretazione e scrittura dell'Olocausto/Transizione: differenze tra le versioni

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È discutibile fino a che punto produzioni come ''Nathan il saggio'' abbiano fornito un percorso per la catarsi nazionale. La distanza temporale permise una fuga dal confronto coi dettagli della realtà storica. Tuttavia è dubbio che i tedeschi potessero confrontarsi con realtà politiche così presto. L. Licht-Knight scrive che la produzione di Wisten evitò un riferimento specifico alla storia recente. La sua attenzione non era rivolta al tema dell'antisemitismo ma piuttosto alle qualità fiabesche della storia.<ref>Licht-Knight, ''Reconstruction in the West German Theatre'', capitolo 3.</ref> Wisten, era un ex detenuto dei campi e sembra quindi dubbio che egli fosse contrario a riproporre il passato recente. Sembra probabile che produzioni oblique come ''Nathan'' tendessero a trovare favore non solo perché il tema dell'antisemitismo era delicato ma perché le presentazioni sul palco, a differenza della letteratura, si basano sulle immagini visive e sulla natura collettiva di una reazione del pubblico. I tedeschi avevano visto le foto dei campi nei loro giornali, sui poster degli Alleati e nell'oscurità dei cinema. Non avevano bisogno di confrontarsi con le stesse immagini in un'arena pubblica che cercava una reazione pubblica.
 
Osservando l'esempio di ''Nathan il saggio'' e anche attenti alle attività sovietiche nella sfera culturale, gli alleati occidentali compresero il potenziale del teatro come mezzo educativo.<ref>''Ibid.'', p. 30-3. L'americano Benno D. Frank, dell'Information Cultural Division, presentò un rapporto nel marzo 1947: "Da secoli il popolo tedesco è stato addestrato a credere nel teatro come grande istituzione educativa paragonabile solo all'importanza delle università nel sistema di vita americano."</ref> Le opere di scrittori esilisti antinazisti vennero autorizzate nella convinzione che i messaggi antifascisti delle opere teatrali avrebbero aumentato il processo di rieducazione. Fondamentalmente, la maggior parte di questi spettacoli si riferiscono o si concentrano sul movimento della Resistenza tedesca. L'immagine di tedeschi con una mentalità etica faceva ovviamente appello alle forze di occupazione e alla sensibilità tedesca. Per le autorità i drammi erano illustrazioni di come i tedeschi avrebbero dovuto reagire alla "dittatura" fascista. AiAlle tedeschinuove offrivanogenerazioni unatedesche visionee alternativaal deglimondo eventiesterno alleoffrivano nuoveuna generazionivisione ealternativa aldegli mondo esternoeventi. La stagione invernale-estiva 1946/7 nella sola Berlino testimonia la necessità di stabilire il movimento di resistenza come immagine preferenziale della Germania in tempo di guerra. ''Pastor Hall (Il pastore Hall)'' di [[w:Ernst Toller|Ernst Toller]], su un pastore protestante internato in un campo di concentramento, aprì a Berlino il 25 gennaio; il dramma di [[w:Lillian Hellman|Lilian Hellman]] del 1941, ''[[w:Quando il giorno verrà|Watch on the Rhine (Quando il giorno verrà)]]''<ref>Lilian Hellman, ''Watch on the Rhine'', in Lilian Hellman, ''6 Plays'', Vintage, 1979.</ref> su una famiglia americano-tedesca impegnata nella resistenza anti-nazista, fu inaugurato al Teatro Hebbel a febbraio; e a giugno ''Jacobowsky e il colonnello'' di Werfel ebbe la sua prima in Germania. Questa serie di opere teatrali continuò con la produzione di scene del dramma ''[[w:Terrore e miseria del Terzo Reich|Terrore e miseria del Terzo Reich]]'' di Brecht prodotte da [[:en:w:Wolfgang Langhoff|Wolfgang Langhoff]] al Deutsches Theater nel 1948.<ref>Langhoff era subentrato alla direzione del Deutsches Theater al suo ritorno in Germania nel 1945. Era uno degli attivisti anti-nazisti più visibili. Prima del 1933 era stato un attore a Düsseldorf fino a quando non era stato mandato nel campo di concentramento di Borgermoor per attività comuniste. Rilasciato nel 1934, fuggì in Svizzera dove divenne uno degli attori più importanti della [[w:Schauspielhaus di Zurigo|Schauspielhaus di Zurigo]]. Fu lì che scrisse le sue memorie ''[[:en:w:Peat Bog Soldiers|Die Moorsoldaten]]: 13 Monate Konzentrationslager'' che fu pubblicato in Svizzera nel 1935 e successivamente tradotto in ventotto lingue.</ref> Ma il più ampiamente interpretato di tutti i drammi d'esilio fu ''[[w:Il generale del diavolo|Il generale del diavolo]]'' di Zuckmayer.
la necessità di stabilire il movimento di resistenza come immagine preferenziale della Germania in tempo di guerra. ''Pastor Hall (Il pastore Hall)'' di [[w:Ernst Toller|Ernst Toller]], su un pastore protestante internato in un campo di concentramento, aprì a Berlino il 25 gennaio; il dramma di [[w:Lillian Hellman|Lilian Hellman]] del 1941, ''[[w:Quando il giorno verrà|Watch on the Rhine (Quando il giorno verrà)]]''<ref>Lilian Hellman, ''Watch on the Rhine'', in Lilian Hellman, ''6 Plays'', Vintage, 1979.</ref> su una famiglia americano-tedesca impegnata nella resistenza anti-nazista, fu inaugurato al Teatro Hebbel a febbraio; e a giugno ''Jacobowsky e il colonnello'' di Werfel ebbe la sua prima in Germania. Questa serie di opere teatrali continuò con la produzione di scene del dramma ''[[w:Terrore e miseria del Terzo Reich|Terrore e miseria del Terzo Reich]]'' di Brecht prodotte da [[:en:w:Wolfgang Langhoff|Wolfgang Langhoff]] al Deutsches Theater nel 1948.<ref>Langhoff era subentrato alla direzione del Deutsches Theater al suo ritorno in Germania nel 1945. Era uno degli attivisti anti-nazisti più visibili. Prima del 1933 era stato un attore a Düsseldorf fino a quando non era stato mandato nel campo di concentramento di Borgermoor per attività comuniste. Rilasciato nel 1934, fuggì in Svizzera dove divenne uno degli attori più importanti della Schauspielhaus di Zurigo. Fu lì che scrisse le sue memorie ''[[:en:w:Peat Bog Soldiers|Die Moorsoldaten]]: 13 Monate Konzentrationslager'' che fu pubblicato in Svizzera nel 1935 e successivamente tradotto in ventotto lingue.</ref> Ma il più ampiamente interpretato di tutti i drammi d'esilio fu ''[[w:Il generale del diavolo|Il generale del diavolo]]'' di Zuckmayer.