Guida alle costellazioni/Fra Orsa Maggiore e Leone/Orsa Maggiore: differenze tra le versioni

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L'identificazione delle sette stelle principali con la figura di un orso è presente in diverse e distanti civiltà e, non avendo questo insieme di stelle alcuna particolare somiglianza con l'animale, una convergenza culturale casuale è altamente improbabile. Gli abitanti del Nord America condividevano questo mito prima dell'arrivo dei colonizzatori europei, probabilmente portandolo con sé fin dai primi esseri umani che colonizzarono il continente circa 14.000 anni fa. Molti studiosi considerano comunque questo mito ancora più antico, retrodatabile all'Europa di 30.000 anni fa, quando, come diversi ritrovamenti testimoniano, era diffuso un culto dell'orso.
 
Secondo la mitologia classica, una delle compagne di Artemide, Callisto, perse la sua verginità con Zeus, che si era avvicinato sotto le spoglie della stessa Artemide. Arrabbiata, la dea Era la trasformò in un orso. Il figlio di Callisto, Arcas, quasi uccise la madre mentre stava cacciando, ma Zeus e Artemide lo fermarono e posero entrambi in cielo, come l'Orsa Maggiore e l'Orsa Minore. Hera non era contenta del fatto che fossero stati assunti in cielo, e perciò chiese aiuto a Teti. Questa, una dea marina, rivolse alle costellazioni una maledizione perché esse fossero costrette a girare per sempre in tondo nel cielo e a non riposarsi mai sotto l'orizzonte, spiegando così ill fattoloro chenatura queste costellazioni sono circumpolaricircumpolare.
 
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La coppia '''Mizar''' e '''Alcor''', sebbene non sia una coppia fisicamente legata, costituisce una delle doppie ottiche più famose del cielo, essendo osservabili anche a occhio nudo se il cielo è limpido e chi osserva è dotato di buona vista. Mizar tuttavia è a sua volta una doppia, stavolta reale, con componenti di magnitudine 2,2 e 3,9 separate da 14", dunque risolvibili con un telescopio di piccolo diametro; in realtà il sistema di Mizar è composto da ben quattro componenti, invisibili con strumenti amatoriali.
 
La '''α Ursae Majoris''' ('''Dubhe''') è una coppia facile da sciogliere, essendo formata da una stella di seconda e una di settima separate da alcuni primi, dunque risolvibile anche con un binocolo; le due componenti sono di colore arancione (la primaria) e biancastrabianca (la secondaria).
 
La '''ι Ursae Majoris''' ha componenti di terza e decima magnitudine, dai colori fortemente contrastanti (bianca e rossa) ma risolvibile solo con ingrandimenti relativamente forti; la difficoltà della risoluzione è data anche dalla grande differenza di magnitudine delle due stelle.