Thomas Bernhard/Piacere: differenze tra le versioni
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Il rifiuto di Adam di prendersi la colpa ricorda il fenomeno della colpa collettiva post-seconda guerra mondiale, come descritto nel ''Theaterprobleme'' di Dürrenmatt; nessun individuo è responsabile o disposto a prendersi la colpa degli errori. Adam nella commedia di Kleist è responsabile del "lascito di colpa" del ventesimo secolo. In ''Der Zerbrochene Krug'', Adam è l'individuo in colpa e dimostra che questa attenzione all'individuo rappresenta il "tragico", che attrae Reger. Le nozioni dell'individuo responsabile, il peccato originale e il difetto tragico, sono di interesse per Reger. La "tragedia" è anche la forte antipatia di Reger per la commedia di Kleist. Il tema tragico in una forma comica sottende la posizione ideale di Reger, che è la tragicommedia.
Un altro aspetto che attrae Reger alla commedia di Kleist è il rapporto tra lo spettacolo (il giudice Adam) e il pubblico (i membri della corte). ''Der Zerbrochene Krug'' è, in un certo senso, uno spettacolo all'interno di uno spettacolo. L'interesse di Bernhard per l'idea de "la rappresentazione è tutto" si applica al dramma di Kleist.<ref>Honegger, ''op. cit.'', p. 192.</ref> Proprio come il giudice corrotto Adam viene processato in ''Der Zerbrochene Krug'', Reger mette l'arte sotto processo in ''Antichi Maestri''.<ref>Nel suo articolo "Publikumsbeschimpfung: Thomas Bernhard’s Provocations of the Austrian Public Sphere", Matthias Konzett parla dell'autorità di un giudice corrotto e dell'arte
Nell'esaminare ''Antichi Maestri'', lo studio della filosofia dei punti di vista soggettivi e oggettivi proposta da Schopenhauer si rivela vitale quando si affronta la nozione di molteplici prospettive in un ambiente teatrale. L'attore è consapevole, da un lato, della distanza desiderata tra l'attore e il pubblico quando si esibisce in teatro; dall'altro, il membro del pubblico, mentre percepisce ciò che accade sul palco, si rende conto che i muri, che si ritiene separino il mondo del palco dal mondo del pubblico, dopo tutto sono penetrabili. Secondo Held, lo spettatore sul palco, nel pubblico, di fronte a un dipinto o al busto di Omero non è limitato al mondo che lo circonda, o che circonda l'oggetto in vista. In effetti, è spesso quell'oggetto o ciò che viene visto che ispira pensieri appartenenti al mondo esterno. In questo modo, lo spettatore diventa davvero un sognatore, un creatore e un critico costruttivo del mondo che lo circonda. In definitiva, il desiderio di Reger di andare al Burgtheater, anche se ha dei dubbi, è un atto di coraggio nel senso in cui Dürrenmatt lo descrive in ''Theaterprobleme''. Per Dürrenmatt, l'uomo moderno ha bisogno di coraggio per evitare di capitolare sotto l'ordine mondiale sconvolto. Sono necessari coraggio e distanza per evitare di sottomettersi all'astrazione del potere, poiché la distanza consente il godimento che esiste nell'intimità del rapporto attore-pubblico e spettacolo-spettatore. La distanza può essere trovata nel teatro, nelle commedie, poiché richiedono una separazione dello spettacolo e del pubblico al fine di fornire un commentario e consentire di riflettere.
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