Non c'è alcun altro/Dio Rivela: differenze tra le versioni
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Terzo, le implicazioni antropologiche della posizione tradizionalista sono inquietanti. Cosa dice dello stato e del ruolo dell'umanità? Qui, Dio solo è attivo; la comunità umana è totalmente passiva. Qualsiasi contributo umano sostanziale ai contenuti della Torah viene scartato come una diluizione dell'autorità di Dio. Per i pensatori ebrei liberali moderni, ciò probabilmente rappresenta il centro della questione. Se neghi sin dall'inizio un contributo umano sostanziale alla Torah, allora escludi anche il diritto a future generazioni di rivisitare la rivelazione originale in termini della sua capacità di evocare un impulso religioso moderno, di abbandonare leggi che sembrano oggi essere immorali (come quelle che interessano il ruolo delle donne nel rituale ebraico e nella pratica liturgica) e di cambiarne altre. La posizione tradizionalista diminuisce il fattore umano; la posizione liberale accorda alla comunità un ruolo di condivisione nel configurare la Torah. Dieventiamo consociati di Dio nella rivelazione. Dio ci concede tale potere in riconoscimento esplicito della nostra posizione ai Suoi occhi.
L'impatto netto di queste affermazioni è che l'autorità di ciò che sta nella Torah è tanto umana quanto divina. Quanto umana e quanto divina, e qual
Una discussione esaustiva della formulazioni specifiche della posizione liberale va oltre i fini di questa nostra inchiesta, ma ci sono tre brevi versioni della posizione, come è stata adottata da tre teologi influenti nel XX secolo: Abraham Joshua Heschel, Franz Rosenzweig e Mordacai Kaplan. In ciscun caso, vogliamo catturare la rispettive posizioni mediante una breve citazione dagli scritti dell'autore e poi aggiungere un'altrattanto breve spiegazione della rispettiva posizione.
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