Storia della letteratura italiana/Gaspara Stampa: differenze tra le versioni

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{{Storia della letteratura italiana|sezione=2}}
Le trasformazioni che caratterizzarono il Rinascimento interessarono anche la condizione della donna, che nelle società cortigiane ha la possibilità di partecipare alla vita culturale. Spesso, anzi, i dialoghi all'interno della corte avevano al loro centro eleganti e colte dame, mentre nelle poesia la donna diventa mediatrice dell'esperienza intellettuale. Le nuove intellettuali femminili si servono inoltre del linguaggio petrarchesco come mezzo di comunicazione sociale, che consente loro di partecipare in modo molto raffinato alla vita di relazione.<ref>{{cita libro | Giulio | Ferroni, ''| Profilo storico della letteratura italiana'', | 2001 | Einaudi, | Torino, 2001,| pp.= 313-314. }}</ref> Tra le poetesse di questo periodo si ricordano i nomi di Veronica Gàmbara (1485-1550), Vittoria Colonna (1492-1547), Tullia d'Aragona (1510-1556), Chiara Matraini (1514-dopo il 1597), Isabella di Morra (1520-1546), Laura Battiferri (1523-1589), Veronica Franco (1546-1591). Particolarmente celebre è rimasta la figura della veneziana Gaspara Stampa, il cui canzoniere spicca per passionalità e vivacità.<ref>{{cita libro | Giuseppe | Petronio, ''| L'attività letteraria in Italia'', | 1969 | Palumbo, | Palermo, 1971,| pp.= 271-272. }}</ref>
 
== La vita ==
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In laguna viene accolta dalla raffinata e istruita società veneziana; al suo interno conduce una vita elegante e spregiudicata, segnalandosi per la sua bellezza e per le sue qualità. È cantante e suonatrice di liuto,<ref name=autogenerato2 /> oltre che poetessa, ed entra nell'Accademia dei Dubbiosi con il nome di ''Anasilla'' (così veniva chiamato in latino il fiume Piave - Anaxus - che attraversava il feudo dei Collalto, cui apparteneva quel Collaltino che lei amò). L'abitazione degli Stampa diviene uno dei salotti letterari più famosi di Venezia, frequentato dai migliori pittori, letterati e musicisti del Veneto, e molti accorrevano a seguire le esecuzioni canore di Gaspara delle liriche di Petrarca.<ref name=autogenerato1 />
 
Sufficientemente colta nella letteratura, nell'arte e nella musica, Gaspara è portata dalla forte carica della sua personalità a vivere in modo libero diverse esperienze amorose, che segnano profondamente la sua vita e la sua produzione poetica. I romantici vedranno in lei una novella Saffo, anche per la sua breve esistenza, vissuta in maniera intensamente passionale. La vicenda della poetessa va però ridimensionata e collocata nel quadro della vita mondana del tempo, dove le relazioni sociali, comprese quelle amorose, rispondono spesso a un cerimoniale e a una serie di convenzioni precise. Fra queste è da segnalare l'amore per il conte Collaltino di Collalto, uomo di guerra e di lettere, che durò circa tre anni (1548-1551): tuttavia a causa di lunghi periodi di lontananza Collaltino non ricambiò l'amore intenso che Gaspara provò per lui, e la relazione si concluse con l'abbandono della poetessa, che attraversò anche una profonda crisi spirituale e religiosa.<ref>{{cita libro | autore1=Guido Baldi, | autore2=Silvia Giusso, | autore3=Mario Razetti, | autore4=Giuseppe Zaccaria, ''Testi| e storia della letteratura'', Torino, Paravia, 2010, vol. B: ''titolo=L'Umanesimo, il Rinascimento e l'età della Controriforma'', pag.| opera=Moduli di letteratura | anno=2002 | editore=Paravia | città=Torino | p=168-171 }}</ref>
 
Muore a Venezia il 23 aprile 1554,<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/stampa_res-6795aada-8bb7-11dc-8e9d-0016357eee51_(Enciclopedia_Italiana)/ Stampa in “Enciclopedia Italiana” – Treccani<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> dopo quindici giorni di febbri intestinali (mal cholico): alcune fonti riportano che si suicidò con il veleno per motivi amorosi, altre che le pene d'amore peggiorarono la sua salute fino a condurla alla morte per malattia.