Storia della letteratura italiana/Neoclassicismo e preromanticismo: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Stürm -> Sturm
Gian BOT (discussione | contributi)
m Bot: uniformazioni varie (note, link)
 
Riga 1:
{{Storia della letteratura italiana|sezione=5}}
 
Gli anni tra lo scoppio della [[w:Rivoluzione francese|rivoluzione francese]] e la [[w:Restaurazione|Restaurazione]] si caratterizzano per la rapida successione di eventi che avranno vasta risonanza e genereranno reazioni vivissime e contrastanti. In generale, il richiamo alla ragione sostenuto dall'Illuminismo aveva coinciso con la riscoperta della "classicità", intesa come «vergine forza liberatrice» che secondo gli intellettuali dell'epoca poteva essere ripristinata.<ref>{{cita libro | Giuseppe | Petronio | L'attività letteraria in Italia | 1969 | Palumbo | Palermo | pp=557-558}}</ref> Nella cultura illuministica, tuttavia, si intrecciano tre correnti: oltre al razionalismo ci sono il sensismo, tendenza affermatasi nella seconda metà del Settecento, e la ''sensiblerie'', che si diffonde insieme alle teorie di Rousseau e concentra l'attenzione sul sentimento. In Italia la circolazione delle opere del filosofo francese è contrastata dalla censura, avversate dai fautori di un assolutismo illuminato. Queste giungono comunque sotto altre forme, attraverso le opere degli inglesi Richardson e Macpherson.<ref>{{cita libro | Giuseppe | Petronio | L'attività letteraria in Italia | 1969 | Palumbo | Palermo | pp=560-561}}</ref> Si diffonde inoltre in Europa l'interesse per le letterature nordiche, contrapposte a quelle del sud, e il gusto per i paesaggi cupi e notturni, la malinconia e le passioni tempestose. Questo tipo di produzione verrà definita dai critici «preromantica».<ref>{{cita libro | Giuseppe | Petronio | L'attività letteraria in Italia | 1969 | Palumbo | Palermo | p=562}}</ref>
 
== L'Italia nell'età napoleonica ==
Riga 23:
Il sogno neoclassico di nostalgia per civiltà, tempi e opere d'arte ritenuti perfetti non manca di analogie per il preromanticismo, che fiorisce, con intenzioni decisamente anti-classiciste, negli stessi decenni. Il preromanticismo è un movimento molto diverso ed eterogeneo, che colloca alcune delle proprie aspirazioni in terre lontane ed esotiche e in epoche oscure e primitive. Al di là delle differenze i due movimenti sono dunque accomunati dalla nostalgia per tempi lontani e per realtà differenti da quella in cui si vive.
 
Il classicismo del secondo Settecento viene alimentato anche dallo straordinario interesse suscitato nell'opinione pubblica dagli scavi archeologici iniziati attorno al Vesuvio (nelle città di Ercolano, 1738, e Pompei, 1748). Dall'ammirazione per le opere riportate alla luce deriva un culto dell'antichità classica considerata, in chiave mitica, come tempo perfetto di una bellezza superiore a quella di ogni altra epoca, che i moderni devono assumere come modello e imitare. Al centro della concezione di [[w:Johann Joachim Winckelmann|Johann Joachim Winckelmann]], principale teorico di questa corrente, c'è la tensione a rivalutare, nelle arti, la figura dell'uomo e la sua bellezza sublime: da ciò deriva l'amore neoclassico del nudo. L'uomo è il fulcro della rappresentazione artistica, in quanto espressione di naturalezza bella e ideale, se la sua bellezza è, come nei capolavori greci, nobilmente semplice, proporzionata, tranquillamente grande.
 
I canoni del neoclassicismo sostenuti da Winckelmann sono quindi la '''nobile semplicità''' e la '''quieta grandezza''' ottenute allontanandosi dalla verità piuttosto che dalla bellezza. Il bello e il buono dovranno coincidere per avvicinarsi a quella perfetta bellezza ideale che lo scrittore vede già raggiunta nelle opere greche: tipico esempio è la statua dell'Apollo del Belvedere, attribuita allo scultore greco Leocare e conservata a Roma. La bellezza neoclassica concepita da Winckelmann conserva le tracce di una grazia tipica del Rococò e darà origine alla variante più raffinata e morbida della bellezza ideale. Le si contrapporranno, nell'ambito della medesima tendenza, le versioni più severe ed eroiche rappresentate, ad esempio, dai quadri di [[w:Jacques-Louis David|Jacques-Louis David]], il cui neoclassicismo è ispirato a un ideale di grandezza morale eroica, sorretto dall'adesione politica ai valori dapprima rivoluzionari, poi napoleonici.
 
Il neoclassicismo dell'età napoleonica assimila l'impero francese a quello romano, e le arti sono tese a celebrarne i fasti. Accanto a questo c'è però anche un neoclassicismo più autentico, che guarda all'antichità come a un mondo di armonia, equilibrio e bellezza. Nella letteratura italiana, il vertice di questo atteggiamento sono ''Le Grazie'' di Ugo Foscolo, per il quale l'antico non è un paradiso perduto, ma un mondo perfetto di cui il popolo italiano è erede diretto.<ref>{{cita libro | autore1=Guido Baldi | autore2=Silvia Giusso | autore3=Mario Razetti | autore4=Giuseppe Zaccaria | titolo=Dal Barocco al Romanticismo | opera=Moduli di letteratura | anno=2002 | editore=Paravia | città=Torino | pp=41-42 }}</ref>
Riga 37:
Il preromanticismo propone in effetti molti temi, aspetti e caratteri tipici del Romanticismo maturo: la rivolta contro il classicismo e il razionalismo illuministico, la critica radicale dell'ottimismo dell'età dei lumi, il culto del sentimento, l'esaltazione della natura, il senso drammatico del mistero, del dolore e della morte, le tematiche dell'infinito, del sublime e della caducità della vita.
 
I primi esempi di questa nuova sensibilità provengono dalle letterature nordiche. In Inghilterra si diffonde la poesia di Edward Young e di Thomas Gray, mentre [[w:James Macpherson|James Macpherson]] pubblica, nella seconda metà del XVIII secolo, due poemi (''Fingal'' e ''Temora'') facendoli credere traduzioni di canti del leggendario bardo gaelico Ossian e divenuti famosi con il titolo ''Canti di Ossian''. Oggi si sa che l'opera è costituita da frammenti di canti risalenti alla tradizione popolare. Il successo dei poemi ossianici è ovunque enorme e contribuisce a diffondere un nuovo gusto poetico, fondato su visioni notturne, paesaggi crepuscolari o lunari, malinconiche evocazioni della morte.
 
In Germania, fortemente influenzata dall'ossianismo di origine britannica, ha origine la poesia idillico-elegiaca di Friedich Gottlieb Klopstock, la cui lirica è fondata su metri e contenuti innovativi. Il tema centrale riguarda la fragilità della natura umana, incapace di opporsi al dilagare del male nell'universo.
Riga 43:
[[File:JW Goethe by GM Kraus 1775 76.jpg|thumb|Il giovane Goethe in un ritratto nel 1775]]
 
Sempre in Germania vede la luce, opera di [[w:Johann Wolfgang Goethe|Johann Wolfgang Goethe]], il romanzo epistolare ''I dolori del giovane Werther'', che ha per protagonista un giovane suicida per amore. L'opera riscuote un successo enorme, influenzando in seguito anche il celebre romanzo epistolare ''Le ultime lettere di Jacopo Ortis'' di Ugo Foscolo. Goethe è uno dei massimi scrittori mondiali e è inizialmente legato al movimento preromantico tedesco dello '''[[w:Sturm und Drang|Sturm und Drang]]''' ("tempesta e impeto"), fiorito in Germania dopo il 1776.
 
Nel preromanticismo prevale una nuova sensibilità in cui l'uomo è in armonia con la natura e recupera un'ammirazione per la poesia popolare. Secondo i preromantici, l'ispirazione poetica nasce dal cuore e dai sentimenti, piuttosto che dall'accademismo delle scuole di retorica. La sensibilità artistica dei poeti li induce a descrivere nuove sensazioni dell'animo, e a manifestare al lettore le personali angosce e i loro profondi tormenti, come pure le gioie ed i piaceri, utilizzando versi liberi e nuove immagini.
Riga 52:
 
== Note ==
{{<references|2}} />
 
[[Categoria:Storia della letteratura italiana|Neoclassicismo e preromanticismo]]