Storia della letteratura italiana/Giosuè Carducci: differenze tra le versioni

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Il Romanticismo, nonostante la sua affermazione nel corso dell'Ottocento, non eliminò gli elementi classicistici tipici della letteratura italiana. Negli anni in cui fu portata a termine l'unità d'Italia il classicismo inoltre aveva intanto perso i suoi caratteri illuministi e aveva assunto il compito di rivendicare una tradizione secolare propria della cultura nazionale italiana. Negli anni sessanta si diffuse inoltre un sentimento di fastidio per il Romanticismo convenzionale, a cui il classicismo contrapponeva la necessità di tornare alla realtà – una realtà però controllata dal linguaggio dei classici. In questo contesto si colloca l'esperienza del sacerdote [[w:Giacomo Zanella|Giacomo Zanella]] (Chiampo, 9 settembre 1820 – Cavazzale di Monticello Conte Otto, 17 maggio 1888), che nelle sue poesie mescola patriottismo, spirito religioso e una cauta fiducia nel progresso scientifico. Fu però con Giosuè Carducci che il classicismo si impose come modello, perché accolto dall'opinione pubblica in chiave nazionalistica.<ref>Giulio Ferroni, ''Profilo storico della letteratura italiana'', Torino, Einaudi, 2001, p. 775.</ref>
 
== La vita ==
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== Note ==
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