LibreOffice Writer/Proprietà tipografiche avanzate: differenze tra le versioni

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ortografia
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Le «etichette» necessarie che, come detto, possono trovarsi nella documentazione che accompagna il font, sono di quattro caratteri e devono essere utilizzate insieme a un parametro numerico dopo il nome del font, nel seguente modo:
 
<codesource>
Linux Libertine G:etiq=N
</codesource>
 
dove «etiq» rappresenta l'etichetta e N il valore del parametro che serve a configurare l'opzione attivata da etiq. È possibile utilizzare più etichette simultaneamente separandole con uno «&»
 
<codesource>
Linux Libertine G:eti1=N2&eti2=N1
</codesource>
 
Alcuni (pochi, il font offre molto di più) valori per «etiq» sono presentati nella Tabella 2 a pagina 252.
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Per esempio, per attivare la modalità TeX e le frazioni si deve utilizzare
 
<codesource>
Linux Libertine G:texm=1&frac=2
</codesource>
 
Gli apici «veri» dei quali parlavamo all'inizio del capitolo si possono attivare in questo font con
 
<codesource>
Linux Libertine G:sups=1
</codesource>
 
I numeri di pagina nelle intestazioni pagina di questo libro utilizzano l'opzione «numerali di stile antico»
 
<codesource>
Linux Libertine G:onum=1
 
</codesource>
 
mentre gli stili di carattere in maiuscoletto utilizzano la prima opzione mostrata nella Tabella 2.
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Linux Libertine G y Linux Biolinum G non sono gli unici font ad offrire queste magie, anche se sono di gran lunga le più completi. Per esempio, utilizzando Gentium Plus<ref>http://sofware.sil.org/gentium/</ref> (un font creato da SIL International, i responsabili della tecnologia Graphite) con
 
<codesource>
 
Gentium Plus:litr=1
 
</codesource>
 
(literacy alternates) nel campo del nome del font.