Pensare Maimonide/Guida: differenze tra le versioni

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Il punto che viene qui esposto viene nuovamente evidenziato nel capitolo successivo (i.9; pp. 34-5), dedicato al termine "trono", dove Maimonide scrive:
{{q|Il Santuario era chiamato trono, a causa del suo indicare la grandiosità di Colui che vi si manifestava e faceva discendervi la Sua luce e gloria.<ref>Entrambi i termini qui sono in arabo.</ref> Pertanto la Scrittura dice: "Tuo trono di ''kavod'', eccelso fin dal principio, [è il Tuo luogo del nostro santuario]" (Geremia 17:12). In questo senso, il cielo viene chiamato trono, per indicare a coloro che ne hanno conoscenza e vi riflettono la grandezza di Lui che ha causato loro di esistere e muoversi e che governa questo mondo inferiore mediante il traboccamento della loro abbondanza.}}
Il termine "trono" indica la grandiosità di Dio — di certa non indica un mobile! È in tal senso che il "cielo" viene chiamato trono di Dio; il cielo non è il sito del trono di Dio, ma un'indicazione della grandiosità di Dio. Pertanto, ''kavod'' nel modo usato in questo versetto non denota nulla che possa essere appreso dai sensi ma, piuttosto, indica la grandiosità di Dio.
 
In ''Guida'' i.18 (pp. 43-5) Maimonide insegna che i termini "avvicinarsi", "toccare" e "appropinquarsi" possono significare
{{q|unione nella conoscenza e avvicinamento tramite l'apprensione, non nello spazio... Ogni menzione di avvicinamento e appropinquamento che trovi nei libri di profezia e che si riferiscono ad una relazione tra Dio, che sia glorificato, ed un essere creato ha quest'ultimo significato... Lo stesso si applica ai suoi detti: "Così vicina a sé" (Deut. 4:7); "Abbiamo visto e udito" (Deut. 5:24); "Poi Mosè solo avanzerà verso il Signore; ma gli altri non si avvicineranno" (Esodo 24:2). Il versetto deve essere interpretato in questo modo, a meno che tu desideri considerare che l'espressione "avanzerà verso", usata con riferimento a Mosè, significhi che quest'ultimo avanzerà verso il luogo sulla montagna su cui la luce, intendo il ''kavod'' di Dio, è discesa. Poiché tu sei libero di farlo.}}
Per i nostri propositi, due punti importanti sono qui impliciti: avvicinarsi verso il ''kavod'' di Dio significa avvicinarsi a Dio in conoscenza, non in un qualche senso spaziale, e ''kavod'' e "luce" sono termini sinonimi perlomeno in certi contesti. Queste sono implicazioni, la seconda più chiara della prima. Ciò che Maimonide insegna esplicitamente è che il ''kavod'' (= luce) di Dio si manifestò in cima al Monte Sinai. Per Maimonide questo significa che fu sul Monte Sinai che Mosè ottenne la sua più grande comprensione di Dio.
 
Il nostro secondo passo (''Guida'' i.19; pp. 45-6) continua i temi appena accennati. Insegna che il termine "riempire"
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