Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Unione sovietica: differenze tra le versioni
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Il Soviet Military Power indicava per il 1990 una spesa per la difesa di 71 mld di rubli, contro i 77,3 mld del 1989, ma pur sempre almeno il 13% del PIL; la produzione di materiali bellici era largamente diminuita dal 1988 e i carri, per esempio, erano calati da 3.400 a 1.700 all'anno, concentrandosi peraltro, inevitabilmente, sui sistemi più complessi e costosi.
I missili strategici, che con gli accordi START sarebbero stati dimezzati, prevedevano di dipendere soprattutto dall' ICBM pesante SS-24 Scalpel, già disponibile in oltre 80 esemplari, e dell'SS-25 mobile e leggero, disponibile già in oltre 270; i primi hanno 10 MIRV con il mod.1 per carri ferroviari (però pare che il programma sia stato bloccato) e il Mod. 3 per
I 63 SSBN avevano il 30 % delle testate sovietiche, e di questi sei erano i 'Typhoon' di cui nel 1989 l'ultimo era stato varato; poi c'erano i DELTA IV (7 varati fino al 1990) con l'SS-N-23, con dieci MIRV come i missili SS-N-20 dei primi e gittata, in entrambi i casi, strategica; esistevano poi gli SS-N 6, 8 e 18; i missili AS-15, SS-N-21 (per i Victor, Sierra, Acula e soprattutto gli Yankee Notch), in sviluppo il supersonico cruise AS-19 e la versione navale SS-N-24; d'altro canto, i 3/4 dei temibili SS-20 (654 complessi di lancio) sono stati eliminati al 1990, oltre a tutti gli SS-4 e SS-5, a seguito del trattato sugli euromissili; quanto rimane sarebbe stato distrutto entro il giugno successivo.
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