Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Svezia-3: differenze tra le versioni

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Un tipo di risorsa del tutto diversa è costituita dall'Artiglieria costiera svedese, istituita organicamente nel 1902 e recentemente denominata Corpo Anfibio Svedese. Essa venne in una prima fase ammodernata durante la II GM e poi negli anni '80 con la costituzione del Corpo Anfibio, destinato ad assumere una difesa meno statica e più reattiva agli eventuali invasori. All'inizio degli anni '90 vennero formati i Battaglioni Anfibi e questi hanno, tra i mezzi più interessanti, le Stridsbat-90H, nate con varie esigenze come quella di trasportare ad oltre 30 nodi un mezzo plotone di 21 soldati o 4 t di carico, capaci di muoversi con confort e sicurezza e passare anche in zone ghiacciate con almeno 5 cm di spessore (ma si è dimostrata la possibilità di affrontare senza problemi anche 8 cm). Costruite dal cantiere Dockstavarvet, sono mezzi di 15,9 m di lunghezza per 3,8 di larghezza, pescaggio di 1 m e dislocamento di 13,2 t, 18 a pieno carico. Sono costruiti con leghe d'alluminio e la carena a spigolo inclinato di 26 gradi, molto robusta, progettate con criteri di modularità per adattarsi alla missione. L'ultimo quarto dello scafo è occupato dal motore, un paio di diesel Saab da 14 litri, con due idrogetti collegati. In caso di istallazioneinstallazione di motori più potenti, è possibile raggiungere i 45 nodi. A mezzanave ci sono i 14 m3 del vano truppe e poi la timoneria. L'armamento è di 3 M2 Browning, di cui un su affusto ad anello dietro la timoneria, e due in una inusuale posizione fissa, a prua. Vi sono anche predisposizioni per armi più pesanti, cme 6 mine M9, missili Hellfire e SAM RBS-90. Vi è un radar nautico Decca RD360 e timoniere e navigatore hanno un LCD con i dati nautici della zona in cui navigano, il secondo ha un computer Compaq con software commerciale per integrare radar e GPS. Molto originalmente queste barche hanno, nel 'naso', una rampa di sbarco per andare direttamente a sbarcare uomini e mezzi a prua senza esporsi eccessivamente. La navigazione con il GPS e il computer facilita i movimenti anche di notte e tra i banchi di sabbia e di scogli spesso presenti in pianura. La manutenzione è ridotta, a carico del mitragliere-meccanico ogni 50 e 200 ore, oppure per il cantiere ogni 500 e 1.000 ore, rispettivamente servono 2-3 e 5 giorni di lavoro. Al contratto per i due prototipi (del 1988) seguirono un gran numero di ordini, per un totale di ben 147 navi, tutte nella loro caratteristica mimetica squadrata in colori chiari e rosso-grigi tipici delle navi svedesi, a parte la rampa a prua che è nera. In tutto erano previste le consegne entro il 2003 al costo di 5,5 milioni di corone, per un totale di 4 battaglioni anfibi.
 
Questi ultimi sono specifici per combattere tra le coste e gli arcipelaghi svedesi, suddivisi in una cp anfibia, 2 di ranger, una mortai e una logistica-comando. In tutto vi sono 811 elementi di cui 56 ufficiali e 755 sottufficiali e soldati, i primi in ferma breve, i secondi di leva. Il loro compito è di bloccare eventuali attacchi anfibi e proteggere le navi della marina nelle loro basi, oltre a difendere gli arcipelaghi minori della Svezia. Ma anche missioni di attacco con colpi di mano dietro le linee nemiche e pattugliamenti antisabotaggio rientrano in quelli che sono i compiti di una forza dalla concezione piuttosto elastica, che può essere considerata sia una difesa costiera mobile, che una capacità di attacco contro le coste di un altro Paese. Notevole è che ogni battaglione ha abbastanza mezzi per mobilitarsi totalmente, supporti inclusi, dato che vi sono 24 soldati per nave e 36 mezzi per battaglione. 6 mezzi sono usati come posti di comando di battaglione e quindi CB-90H/L come designazione, con due generatori elettrici ausiliari e 9 postazioni di lavoro nel compartimento truppe. Il prototipo CB-801 ha provato il mortaio binato AMOS in torretta girostabilizzata, e in origine c'era un cannone da 30 mm al posto delle armi da 12,7 mm a prua (armi controllabili anche con la variazione dell'assetto della nave, per controllare la gittata). Dal '95 il SEOS della Saab è stato provato nell'anello della torretta, con sistema laser e FLIR, per controllare i missili Hellfire. In seguito si è pensato a motori potenziati, a protezione balistica completa, ad adattamenti per compiti di polizia e guardia costiera del progetto base e infine un tipo da soccorso antincendio, con una pompa da 4.000 l.min e altre modifiche.