Pensare Maimonide/Angeli secondo Maimonide: differenze tra le versioni

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Nei paragrafi 7 e 8 Maimonide continua a descrivere gli angeli in termini appropriati agli intelletti separati, alle instanziazioni dell'emanazione tra Dio ed il mondo materiale:<ref>Sul rapporto emanativo tra Dio e gli intelletti separati, si veda ''Guida'' iii.47 (p. 577): "Ci sono anche altri esseri che sono separati dalla materia e non sono corpi, verso cui il Suo essere, che Egli possa essere glorificato, trabocca – cioè gli angeli, come abbiamo spiegato.</ref>
{{q|La varietà dei nomi che gli angeli portano ha riferimento alla differenza del loro rango<ref>Sui nomi dati a questi angeli da Maimonide, si veda Blumenthal, "Maimonides on Angel Names"</ref>... Questi dieci nomi, con cui gli angeli vengono chiamati, corrispondono ai loro dieci gradi.<ref>Su questi dieci livelli di esistenza angelica, si veda Idel, "World of Angels", 62.</ref>... Al decimo grado appartiene la forma chiamata Ishim.<ref>Lett. "uomini". Moshe Idel ci ricorda che ''ishim'' = intelletto attivo, che in ''Guida'' ii.6 (p. 264) = "il Principe del Mondo", che in altri contesti può riferirsi all'angelo Metatron. Presumendo che ci sia qui più di una coincidenza interessante,la prendo come un'altra espressione dello sforzo maimonideo di "demitizzare" l'ebraismo. Metatron, lungi dall'essere un pretendente al trono di Dio, diventa un intelletto separato disincarnato, in effetti il "più basso" di tutti loro, non avendo una sua propria volontà ed esistendo soltanto per trasmettere le emanazioni che riceve dall'alto. Si veda Idel, "Enoch is Metatron", 167 n. Ulteriormente sui probabili indizi che si riferiscono a Metatron in Maimonide, e il suo sottile tentativo di disinnescare la situazione, si veda successivamente, nella mia discussione di ''Guida'' ii.7.</ref> Sono gli angeli che parlano ai profeti<ref>Come risulta evidente nel resoconto di Maimonide sulla profezia nella ''Guida'' (i.32-48), gli angeli "parlano" ai profeti nel senso che i profeti apprendono verità dalle emanazioni intellettuali prodotte costantemente e naturalmente dagli intelletti separati. Per una discussione chiarificatrice e molto utile in merito, si veda Samuelson, ''Gersonides on God's Knowledge'', 284-6. Samuelson spiega che l'intelletto attivo funziona come una emittente radio, trasmettendo ("emanando") a tutti, mentre i profeti sono come individui che hanno riceventi radio altamente sintonizzate. Si veda anche ''Guida'' iii.45 (p. 577). in cui Maimonide evidenzia l'esistenza di angeli come condotti di profezia, ma non suoi originatori. Per una discussione completa, si veda il capitolo su Maimonide in Kreisel, ''Prophecy''.</ref> e appaiono loro nelle visioni profetiche. Sono quindi chiamati Ishim, perché il loro rango è vicino a quello dell'intelletto<ref>Ebraico: ''da’at''. Si veda Septimus, "What Did Maimonides Mean by ''Madda''?", 90.</ref> degli esseri umani. Tutte queste forme vivono, conoscono il Creatore e posseggono conoscenza di Lui che è veramente grande — una conoscenza che corrisponde al rango di ciascuno, ma non [realmente] secondo la grandezza del Creatore. Anche il rango più alto non può ottenere una conoscenza della verità del Creatore come Egli è veramente; per far questo, la sua capacità è insufficiente. Ma apprende e conosce più del rango sotto di esso; e così via, lungo tutti i gradi, giù fino al decimo. Anche questo conosce Dio con una comprensione che gli esseri umani, che consistono di materia e forma, non possono ottenere. Ma nessuno di loro conosce il Creatore come Egli conosce Se stesso.<ref>Maimonide, ''Libro della Conoscenza'', trad. Hyamson, 35''b''-36''a''.</ref>}}
A quanto pare, si cisono esattamente dieci angeli.<ref>Limitando il numero di angeli (intelletti separati) a dieci, Maimonide silenziosamente polemizza contro l'affermazione tradizionale che il cielo è pieno di innumerevoli miriadi di angeli.</ref> Questi angeli apprendono Dio, ciascuno in un grado differente. Tale è la somma totale del loro "compito" come descritto in questo passo della ''Mishneh Torah''.<ref>Michael Fishbane sostiene che questi passi rivelano una certa familiarità con la letteratura Heikhalot. Se ciò è vero e Fishbane ha ragione, allora Maimonide sovverte i testi Heikhalot per i suoi scopi filosofici. Fishbane poi afferma: "È quindi alquanto paradossale nella storia delle idee che il linguaggio della filosofia religiosa, così desideroso di purificarsi dal pensiero antropomorfico, debba anche derivare dalla teosofia mistica — in cui la conoscenza della/e "Forma(/e) di Dio" è la massima saggezza. Qualsiasi capitolo sulle relazioni storiche tra i filosofi e le loro fonti devono tenere questo in mente. L'asserzione di Maimonide che tutte le manifestazioni divine sono "forme create" (''tsurot nivraot'') deve quindi essere vista in questa prospettiva. E questo è anche il contesto in cui dobbiamo comprendere la sua dichiarazione che gli angeli sono "creati da forma" (''beru’im tsurah''), ma senza nessuna sostanza o corpo (cfr. Libro della Conoscenza, ["Leggi delle Fondamenta della Torah", 2:3]" (Fishbane, "Some Forms", 270).</ref>
 
Nella ''Guida dei perplessi'' Maimonide continua ad identificare gli angeli con gli intelletti separati. Esamina inoltre il rapporto degli angeli biblici con gli intelletti separati filosofici: "Ora un capitolo che chiarisca che gli angeli non sono corpi viene prima in questo Trattato.<ref>''Guida'' i.49 (pp. 108-10).</ref> Ciò è quello che dice anche Aristotele. Ma c'è una differenza di termini; poiché egli parla di intelletti separati e noi parliamo di angeli".<ref>''Guida'' ii.6 (p. 262); cfr. ii.2 (p. 253) e ii.18 (p. 302).</ref> Maimonide non potrebbe essere più chiaro; quelli che Aristotele (come veniva interpretato al tempo di Maimonide) chiamavaù intelletti separati, i testi ebraici chiamavano angeli — i due termini denotano le stesse entità.<ref>Per una discussione esaustiva dei filosofi arabi medievali ed i loro insegnamenti in merito agli intelletti separati, si veda H.A. Davidson, ''Alfarabi, Avicenna, and Averroes on Intellect''.</ref> Ma come può essere? Gli intelletti separati non fanno niente; esistono semplicemente, apprendendo Dio in gradi differenti di perfezione immutabile. Che idea cercava di proporre la Torah descrivendo gli intelletti separati come angeli? Maimonide dedica molta attenzione a questo problema.
 
Egli continua: "Quanto alla sua affermazione che questi intelletti separati sono anche intermediari tra Dio, che Egli sia glorificato, e gli esistenti, e che è tramite la loro intermediazione che le sfere sono in moto, il quale moto è la causa della generazione delle cose soggette a generazione: anche questo è l'insegnamento testuale di tutti i libri" (ii.6; p. 262). Aristotele (come lo interpretava Maimonide) insegna che gli intelletti separati sono intermediari tra Dio e il resto del mondo creato. È grazie a loro che le sfere roteano ed è il roteare delle sfere che produce tutto il cambiamento nel mondo sublunare.<ref>Gli angeli (intelletti separati) si relazionano alle sfere e ai corpi celesti nella maniera in cui le anime si relazionano ai corpi nel mondo sublunare. Su questo, si veda ''MT'' "Leggi delle Fondamenta della Torah", 3:9. È importante ricordarsi che angeli, sfere e corpi celesti non funzionano come cause efficienti, ma come cause finali. Generano cambiamento nelle entità sotto di loro, non come agenti meccanici (come ci aspeteremmo in un universo newtoniano), ma come oggetti di adorazione da parte delle entità sotto di loro. Le sfere celesti non conoscono Dio in un modo freddamente spassionato, "scientifico", ma sono portati all'amore di Dio da tale conoscenza. Tale amore a sua volta fa loro desiderare di essere come Dio. La sfera più esterna "si muove per causa del suo amore per Dio" e, muovendosi, trasmette moto al resto dell'universo". L'amore fa girare il mondo, letteralmente! Su questo si veda Lewis, ''Discarded Image'', 113.</ref> Non solo Aristotele insegna ciò, ma è anche "l'insegnamento testuale [cioè il vero significato di] tutti i libri [biblici]". Maimonide continua:
{{q|Poiché lì non troverai mai che un atto fu compiuto da Dio se non tramite un agelo. Ora tu sai già che il significato di angelo è messaggero. Di conseguenza, chiunque esegua un ordine è un angelo; cosicché i movimenti degli animali, anche quando questi esseri non sono razionali, si afferma nei testi della Scrittura che siano stati compiuti mediante un angelo, se il movimento fu prodotto secondo l'intenzione della divinità, che mise forza nell'essere vivente che lo mosse secondo tale mozione.}}
La Torah cerca di insegnare la dottrina che Dio è la causa ultima (ma mai prossima) di tutto ciò che succede. Lo fa descrivendoLo che agisce tramite gli angeli. In tal modo, continua a spiegare Maimonide, il termine "angelo" può significare gli elementi (terra, acqua, aria, fuoco), i messaggeri umani, i profeti,<ref>Vedi anche ''Guida'' i.15 (p. 41) e ii.42 (p. 390).</ref> anche le forze che governano la fisiologia animale.<ref>Inclusa l'abilità di arrivare all'orgasmo, come sottolinea James Diamond (cfr. ''Guida'', ii.6; p. 264). Per un possibile contesto caraita riguardo alla posizione di Maimonide sugli angeli come forze (naturali), si veda Pines, "God, the Divine Glory, and the Angels", 9.</ref> Di seguito nello stesso capitolo, il termine "angelo" si dice occsionalmente stia per intelletto e anche per immaginazione (ii.6; p.264).<ref>Ulteriormente sulla natura equivoca del termine "angelo" si veda ''Guida'' i.64 (p. 156). In iii.22 (p. 486-90) anche le inclinazioni buone e cattive sono chiamate angeli. ''Guida'' ii.7 (p. 266) – "Abbiamo spiegato l'equivocità del termine angelo e che esso include gli intelletti, le sfere e gli elementi, in quanto tutti loro eseguono ordini" – sarà discusso in seguito.</ref>
 
Ma la Torah non descrive forse Dio che conversa con gli angeli e persino li consulta? Possiamo percepire la rabbia di Maimonide verso coloro che prendono tali cose alla lettera, quando scrive:
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