Pensare Maimonide/Angeli secondo Maimonide: differenze tra le versioni

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Solo la loro materia distingue le entità che condividono la stessa forma. Ma se gli angeli sono forma pura, come possono essere distinti tra loro?<ref>''Guida'' ii, introd. (p. 237): "La sedicesima premessa: In qualunque cosa non sia un corpo, la molteplicità non può essere riconosciuta dall'intelletto, a meno che la cosa in questione sia una forza in un corpo, poiché allora la molteplicità delle forze individuali sussisterebbe in virtù della molteplicità delle materie o sostanze in cui queste le forze devono essere trovate. Quindi nessuna molteplicità può essere riconosciuta dall'intelletto nelle cose separate, che non sono né un corpo né una forza in un corpo, tranne quando sono cause ed effetti."</ref> Paragrafi 5 e 6 rispondono a tale domanda:
{{q|In qual guisa sono differenti fra loro queste forme, dato che sono incorporee? La risposta è che non sono uguali nella natura della loro esistenza. Ciascuna di loro è sotto all'altra ed esistono grazie alla forza dell'altra, e così, per tutte, un angelo stando sopra all'altro. E tutti eistono per la potenza e bontà del Santo, che Egli sia benedetto... Quando diciamo che un angelo è sotto all'altro, ciò non intende una posizione nello spazio, come quando pensiamo ad un individuo che occupa una posizione più alta di un altro, ma ad una superiorità di rango, come quando si dice con riferimento a due studiosi, che uno dei quali ha più saggezza dell'altro, che egli è più alto di grado, o quando egli dice di una causa che è più alta dell'effetto.}}
{{q|...}}
Questa spiegazione rende completa l'identità dell'angelo biblico con l'intelletto filosofico separato, come vedremo in seguito.
 
Nei paragrafi 7 e 8 Maimonide continua a descrivere gli angeli in termini appropriati agli intelletti separati, alle instanziazioni dell'emanazione tra Dio ed il mondo materiale:<ref>Sul rapporto emanativo tra Dio e gli intelletti separati, si veda ''Guida'' iii.47 (p. 577): "Ci sono anche altri esseri che sono separati dalla materia e non sono corpi, verso cui il Suo essere, che Egli possa essere glorificato, trabocca – cioè gli angeli, come abbiamo spiegato.</ref>
{{q|La varietà dei nomi che gli angeli portano ha riferimento alla differenza del loro rango<ref>Sui nomi dati a questi angeli da Maimonide, si veda Blumenthal, "Maimonides on Angel Names"</ref>... Questi dieci nomi, con cui gli angeli vengono chiamati, corrispondono ai loro dieci gradi.<ref>Su questi dieci livelli di esistenza angelica, si veda Idel, "World of Angels", 62.</ref>... Al decimo grado appartiene la forma chiamata Ishim.<ref>Lett. "uomini". Moshe Idel ci ricorda che ''ishim'' = intelletto attivo, che in ''Guida'' ii.6 (p. 264) = "il Principe del Mondo", che in altri contesti può riferirsi all'angelo Metatron. Presumendo che ci sia qui più di una coincidenza interessante,la prendo come un'altra espressione dello sforzo maimonideo di "demitizzare" l'ebraismo. Metatron, lungi dall'essere un pretendente al trono di Dio, diventa un intelletto separato disincarnato, in effetti il "più basso" di tutti loro, non avendo una sua propria volontà ed esistendo soltanto per trasmettere le emanazioni che riceve dall'alto. Si veda Idel, "Enoch is Metatron", 167 n. Ulteriormente sui probabili indizi che si riferiscono a Metatron in Maimonide, e il suo sottile tentativo di disinnescare la situazione, si veda successivamente, nella mia discussione di ''Guida'' ii.7.</ref> Sono gli angeli che parlano ai profeti<ref>Come risulta evidente nel resoconto di Maimonide sulla profezia nella ''Guida'' (i.32-48), gli angeli "parlano" ai profeti nel senso che i profeti apprendono verità dalle emanazioni intellettuali prodotte costantemente e naturalmente dagli intelletti separati. Per una discussione chiarificatrice e molto utile in merito, si veda Samuelson, ''Gersonides on God's Knowledge'', 284-6. Samuelson spiega che l'intelletto attivo funziona come una emittente radio, trasmettendo ("emanando") a tutti, mentre i profeti sono come individui che hanno riceventi radio altamente sintonizzate. Si veda anche ''Guida'' iii.45 (p. 577). in cui Maimonide evidenzia l'esistenza di angeli come condotti di profezia, ma non suoi originatori. Per una discussione completa, si veda il capitolo su Maimonide in Kreisel, ''Prophecy''.</ref> e appaiono loro nelle visioni profetiche. Sono quindi chiamati Ishim, perché il loro rango è vicino a quello dell'intelletto<ref>Ebraico: ''da’at''. Si veda Septimus, "What Did Maimonides Mean by ''Madda''?", 90.</ref> degli esseri umani. Tutte queste forme vivono, conoscono il Creatore e posseggono conoscenza di Lui che è veramente grande — una conoscenza che corrisponde al rango di ciascuno, ma non [realmente] secondo la grandezza del Creatore. Anche il rango più alto non può ottenere una conoscenza della verità del Creatore come Egli è veramente; per far questo, la sua capacità è insufficiente. Ma apprende e conosce più del rango sotto di esso; e così via, lungo tutti i gradi, giù fino al decimo. Anche questo conosce Dio con una comprensione che gli esseri umani, che consistono di materia e forma, non possono ottenere. Ma nessuno di loro conosce il Creatore come Egli conosce Se stesso.<ref>Maimonide, ''Libro della Conoscenza'', trad. Hyamson, 35''b''-36''a''.</ref>}}
A quanto pare, si cisono esattamente dieci angeli.<ref>Limitando il numero di angeli (intelletti separati) a dieci, Maimonide silenziosamente polemizza contro l'affermazione tradizionale che il cielo è pieno di innumerevoli miriadi di angeli.</ref> Questi angeli apprendono Dio, ciascuno in un grado differente. Tale è la somma totale del loro "compito" come descritto in questo passo della ''Mishneh Torah''.<ref> </ref>