Pensare Maimonide/Angeli secondo Maimonide: differenze tra le versioni

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== Gli angeli secondo l'interpretazione di Maimonide ==
Nel considera e re l'interpretazione degli angeli da parte di Maimonide, troviamo che, sebbene egli dia al termine ebraico ''malakh'' molti significati, il significato che si rifiuta di dare è quello di un essere con esistenza indipendente e continuativa, inviato in missione da Dio agli esseri umani.<ref>In questo, come in tante altre questioni, il progetto complessivo di Maimonide può essere compreso come una traduzione nel senso seguente: prendendo termini da testi classici, egli li svuota tutti (o quasi tutti) del loro significato originale e li ricolma, per così dire, di nuovi significati. Maimonide però era invece convinto di star esprimendo il significato originale, pristino e incontaminato, dei termini.</ref> In effetti, senza confrontarsi mai direttamente con la materia, Maimonide elimina dall'ebraismo il concetto antropomorfico degli angeli così prominente nella Scrittura e nella letteratura rabbinica.<ref>Howard Kreisel arriva a riassumere la posizione di maimonide sugli angeli in questo modo: "Gli intelletti separati, insieme alle sfere celesti e agli esistenti e forze naturali del mondo sublunare sono gli "angeli" di cui si parla nella Bibbia e nella letteratura rabbinica secondo Maimonide. I soli esistenti non considerati da lui come angeli sono gli "angeli" come vengono presentati letteralmente. Tali creature non esistono nella sua ontologia. Maimonide considera le descrizioni bibliche e rabbiniche degli angeli come rappresentazioni immaginative, primariamente degli intelletti separati" (Kreisel, "Moses Maimonides", 255). James A. Diamond fornisce strette interpretazioni di svariati passi di Maimonide sugli angeli nella ''Guida''; si veda il suo ''Maimonides and Hermeneutics of Concealment'', 49, 58-9, 107-13. Una volta ho sentito la professoressa [https://jphilosophy.biu.ac.il/en/node/1024 Hannah Kasher] (Bar-Ilan University) affermare in una lezione che Maimonide ignora semplicemente il ''motif'' midrashico popolare di angeli quali [[:en:w:Territorial spirit|principi delle nazioni]].</ref> La sua depersonificazione degli angeli<ref>Un buon esempio in merito è il suo trattamento di Satana; si veda ''Guida'' i.2 (pp. 23-6) e iii.22 (pp. 486-90).</ref> sembra essere un chiaro tentativo per distanziarsi dalla cultura ebraica predominante del suo tempo, cioè l'ebraismo insegnato apparentemente come normativo da molti, se non tutti, i suoi colleghi rabbini del Nordafrica e del Medio Oriente.<ref>Data l'importanza degli angeli come intercessori tra esseri umani e Dio nella letteratura Heikhalot, l'asserzione di Maimonide in ''Guida'' iii.23 (p. 493) che i passi biblici che indicano che gli angeli intercedono per effettuare cure di persone inferme devono essere presi come parabole, è di speciale interesse.</ref>
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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{{Vedi anche|Essenza trascendente della santità|Guida maimonidea|Torah per sempre}}
 
==Note==
*''Legenda'': '''TB''' = [[w:Talmud babilonese|Talmud babilonese]]; '''TG''' = [[w:Talmud di Gerusalemme|Talmud gerosolimitano]]; '''''MT''''' = ''[[Mishneh Torah]]''