Pensare Maimonide/Angeli rabbinici: differenze tra le versioni

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L'inno ''Shalom aleikhem'' è medievale<ref>Si veda I. Davidson, ''Thesaurus'', iii.465, no. 1268.</ref> e lo citiamo qui solo perché è così conosciuto. Angeli appaiono anche in preghiere molto precedenti, segno sicuro del loro status normativo nell'ebraismo classico. Una versione comune della prima delle due benedizioni che precedono la recitazione della Shema nel servizio mattutino riporta quanto segue:
{{q|Benedetto sei Tu, O Signore nostro Dio, Re dell'universo, che formi luce e crei il buio, che dai la pace e crei tutte le cose... Il Dio benedetto, grande di sapienza, progettò e fece il sole splendente. L'Uno Benevolo creò gloria per il Suo nome. Egli pose corpi luminosi intorno alla Sua maestà. Le sue schiere principali sono esseri santi che esaltano l'Onnipotente. Costantemente essi lodano la gloria e la santità di Dio. Sii benedetto Tu, nostra Roccaforte, nostre Re e Redentore, Creatore di esseri santi; che il tuo Nome sia sempre lodato, nostro Re, Creatore di angeli tutelari,<ref>Ebraico: ''mesharetim'', letteralmente: "servitori".</ref> i quali tutti stanno nell'alto dell'universo e proclamano con reverenza all'unisono, a voce alta, le parole del Dio vivente e Re eterno. Tutti loro sono amati, tutti loro sono puri, tutti loro sono potenti; tutti loro eseguono con timore e riverenza la volontà del loro Creatore; tutti loro aprono bocca con santità e purezza, con inni e melodie, mentre benedicono e lodano, glorificano e riveriscono, santificano e acclamano il nome del grande, potente e riverito Dio e Re; santo Egli è. Tutti loro accettano la regola del regno dei cieli, l'uno dall'altro, concedendo il prmesso l'un l'altro di santificare il loro Creatore. Con spirito sereno, con parole pure e melodia sacra, tutti loro esclamano all'unisono e con adorazione: "Santo, santo, santo è il Signore degli eserciti. Tutta la terra è piena della sua gloria" (Isaia 6:3). Allora gli ''ofanim'' celesti e gli esseri santi,<ref>Ebraico: ''ḥayot hakodesh''. Gli ''ofanim'', letteralemnte "ruote", appaiono insieme agli "esseri santi" nella visione del carro di Ezechiele (Ezech. {{passo biblico|Ezechiele|1}}).</ref> alzandosi con forte suono verso i ''serafim'', rispondono con lodi e dicono: "Benedetta la gloria del Signore dal luogo della sua dimora" (Ezechiele 3:12). Al Dio benedetto essi offrono melodie; al Re, al Dio vivente ed eterno, cantano inni e lodi.<ref>Birnbaum (cur. e trad.), ''Daily Prayer Book'', 71-4. Per un altro esempio dell'apparente infiltrazione di angeli nelle preghiere, da notare quanto segue dal Ringraziamento dopo i Pasti (''ibid.'' 768): "Possano essi in cielo perorare per tutti noi".</ref>}}
{{q|...}}
Qui le immagini bibliche degli angeli che ministrano a Dio, che sono in grado di provare timore e riverenza, che fanno (liberamente?) la volontà di Dio, che lodano Dio e Lo inneggiano, vengono presentate in maniera apparentemente letterale e diretta.<ref> Maimonide include la benedizione prima dello Shema qui citata nel libro di preghiere che allega al secondo dei quattordici libri della ''Mishneh Torah'', il ''Libro dell'Amore''. La cosa non ci dovrebbe sorprendere: non c'è ragione di pensare che egli credesse di avere il diritto di cambiare la forma accettata delle preghiere (anche se lo avesse molto voluto) e, in aggiunta, ci sono buone ragioni di pensare che la liturgia alla fine del ''Libro dell'Amore'' rappresenti semplicemente la tradizione accettata dagli ebrei egiziani al tempo di Maimonide. Per una discusssione, si veda Kadish, ''Kavvana'', 317-20.</ref>
 
 
 
 
La benedizione appena menzionata contiene una versione della preghiera nota come [[w:Qedushah|Qedushah]] (קְדֻשָּׁה - letteralmente "santificazione"; spesso tradotta "dossologia"). La Qedushah (già citata nel precedente capitolo) si concentra sul ruolo degli angeli nella corte celeste e fa da potente contesto alle visioni ebraiche delle schiere angeliche. C'è ragione di credere che la maggioranza degli ebrei che recitavano questa preghiera di generazione in generazione la interpretassero in termini letterali. Tale è certamente il caso degli autori e dei lettori dei testi Heikhalot, in cui la Qedushah è così centrale.<ref>Su questo si veda Gruenwald, "Song of the Angels".</ref>
{{Vedi anche|Guida maimonidea|La dimensione artistica e cosmologica della Mishneh Torah}}
==Note==
*''Legenda'': '''TB''' = [[w:Talmud babilonese|Talmud babilonese]]; '''TG''' = [[w:Talmud di Gerusalemme|Talmud gerosolimitano]]; '''''MT''''' = ''[[Mishneh Torah]]''
<div style="height: 200px; overflow: auto; padding: 3px; border:1px solid #AAAAAA; reflist4" >
<references/></div>
 
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[[Categoria:Pensare Maimonide|Angeli rabbinici]]