Pensare Maimonide/Dio e segreti: differenze tra le versioni

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La dottrina degli attributi negativi implica anche un importante principio normativo. Maimonide non si accontenta di negare semplicemente le descrizioni di Dio. Chiede ai suoi lettori di investire un grande sforzo intellettuale per sradicare le dichiarazioni qualitative sulla natura di Dio:
{{q|Questi sono alcuni degli insegnamenti utili delle scienze naturali per quanto riguarda la conoscenza della divinità. Perché chi non ha conoscenza di queste scienze non è consapevole della carenza insita negli affetti, e non capisce il significato di ciò che è potenziale e di ciò che è nella realtà, e non sa quale privazione si lega necessariamente a tutto il potenziale e ciò che è potenziale è più carente di quello che è in movimento, perché in quest'ultimo caso la potenzialità passa nell'attualità... Per questo motivo, costui non ha a sua disposizione una dimostrazione dell'esistenza di Dio, né una delle necessità di negare questo tipo di attribuzioni in riferimento a Lui.|''Guida'', 1:55}}
Maimonide ribalta il modo in cui le persone spesso considerano il rapporto tra scienza e religione. Imparare a conoscere la scienza non contribuisce nulla alla nostra conoscenza di Dio; esclude solo cose che potremmo aver pensato di conoscere su Dio. Più profondamente una persona comprende come funziona la natura, più comprende che non è divina. Lo studio della scienza distrugge la visione mitologica della natura.<ref name="Fox" />
 
Se Dio non può essere rappresentato con il linguaggio, ne consegue non solo che non possiamo parlare di Dio, ma anche che non possiamo parlare con Dio. L'universo "ha bisogno" di un Dio di cui possiamo dimostrare l'esistenza, ma non di un Dio che possiamo adorare. Il Dio perfetto, statico, della ''Guida'' deve, a quanto pare, essere del tutto indifferente alle cose che accadono nel mondo. Maimonide descrive la natura immutabile di Dio di fronte all'assoluta distruzione del mondo avvenuta al tempo del Diluvio:
{{q|Dice anche: ''Il Signore sedeva sovrano sul diluvio'' (Salmi 29:10). Significa che quando lo stato della terra è cambiato e si è corrotto, non vi è stato alcun cambiamento nel rapporto tra Dio, che Egli possa essere glorificato, e le cose; questa relazione rimane la stessa – stabile e permanente – indipendentemente dal fatto che la cosa subisca generazione o corruzione.|''Guida'', 1:11}}
 
==''Conclusione''==