Pensare Maimonide/Dio e segreti: differenze tra le versioni

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La frase più appropriata su questo argomento è il detto che si trova nei Salmi, ''A Te il silenzio è lode'' (Salmi 65:2), che interpretato significa: il silenzio è lode quando Ti riguarda. Questa è una frase perfettamente idonea a questo argomento.
{{q|Poiché qualunque cosa diciamo intendendo da una parte glorificarLo ed esaltarLo, che Egli sia benedetto, dall'altra percepiamo in ciò una deficienza. Di conseguenza, il silenzio e il limitarsi alle comprensioni degli intelletti sono cose più appropriate — proprio come coloro che sono perfetti hanno ingiunto quando dissero: ''Tremate e non peccate, sul vostro giaciglio riflettete e placatevi'' (Salmi 4:5).|''Guida'', 1:59}}
La Divinit, secondo Maimonide, non può essere rappresentata dal linguaggio. Non si può attribuire alcuna descrizione a Dio, né pronunciare una sola parola su di Lui, riguardo a Lui. Tutto ciò che si può dire di Dio è ciò che Egli non è:
{{q|Conoscere la descrizione di Dio, che Egli possa essere amato e glorificato, per mezzo della negazione è la descrizione corretta — una descrizione che non è influenzata da indulgenza in un linguaggio semplicistico e non implica nessuna carenza rispetto a Dio in generale o in una qualche particolare modalità. D'altra parte, se uno Lo descrive per mezzo di affermazioni, uno implica, come abbiamo chiarito, che Egli sia associato a ciò che Egli non è e implica in Lui una carenza.|''Guida'', 1:58}}
Vale a dire, qualsiasi tentativo di lodare Dio a parole solo riduce la statura di Dio. Dio è più grande del linguaggio, non solo per la perfezione di Dio, ma anche per i limiti del linguaggio. Descrivere Dio a parole implica mettere Dio in una categoria che include altre cose. Ad esempio, se dovessimo dire che Dio è buono, allora inseriremmo Dio nella classe delle persone buone, come [[w:Madre Teresa di Calcutta|Madre Teresa]] e il [[w:Ba'al Shem Tov|Baal Shem Tov]]. In effetti può darsi che Dio sia migliore, anche molto migliore, degli altri membri del gruppo, ma la differenza tra loro è puramente quantitativa. La lingua colloca Dio e il mondo nella stessa categoria.
 
L'idea che Dio sia al di là del linguaggio è profondamente importante; significa che Dio è completamente diverso dal mondo. La dottrina degli attributi negativi si basa sull'assoluta alterità di Dio.
 
===Il Dio di Maimonide e il Dio della Bibbia===
Il Dio di Maimonide, che resiste a qualsiasi descrizione, sembra molto diverso dal Dio della Bibbia, che è misericordioso, benevolo e tante altre cose in più. In realtà, tuttavia, non vi è alcuna incoerenza.
 
Il monoteismo, la rivoluzione della fede biblica, non fu solo un'operazione matematica. Il monoteismo non ha semplicemente ridotto il numero di divinità da molti a uno. C'è stato un periodo in cui anche gli antichi egizi credevano in un solo Dio, il Dio Sole, ma quella era pur sempre una cultura idolatrica. La rivoluzione biblica si concentrò più sull'unicità di Dio che sulla Sua unità. A differenza del mondo pagano, che comprendeva la natura come il luogo in cui vivevano gli dei e identificava diverse divinità con particolari forze naturali, la Bibbia rimuove Dio dalla natura. Questo è il vero nucleo della rivoluzione biblica: creare una divisione, una separazione tra Dio e il mondo. Dio non fa parte della natura e non è soggetto alle leggi della natura. Ha creato il cielo e la terra ed è quindi distinto dal cielo e dalla terra. Ma se la Bibbia estrae Dio dal mondo, la lingua ce Lo lascia ancora. Sebbene sia in contrasto con la concezione antropomorfa e scritturale di Dio, la mossa di Maimonide è tuttavia congruente con la Bibbia. Porta a compimento il processo teologico biblico: il rimuovere Dio dal mondo inizia con la liberazione di Dio dalla natura nel [[w:Genesi|Libro della Genesi]] e termina con la liberazione di Dio dal linguaggio nella ''Guida''.<ref>Marvin Fox, ''Interpreting Maimonides'', University of Chicago Press, 1990, pp.112-116 e ''passim''.</ref>
 
Per giustificare la Dottrina degli Attributi Negativi si dovrebbe leggere la ''Guida'' secondo le istruzioni di Maimonide e collegare i capitoli in base all'argomento. La dottrina degli attributi negativi è esposta nei capitoli 56–59 della Parte 1, ma la giustificazione per la dottrina si basa sulla Parte 2, capitolo 2, della ''Guida''. Questi capitoli devono essere letti consecutivamente per comprendere le basi razionali atte a negare le descrizioni di Dio.
 
==''Conclusione''==