Armi avanzate della Seconda Guerra Mondiale/Gran Bretagna: differenze tra le versioni

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I successori dei Crusader, dimostratisi poco armati e vulnerabili al tiro nemico (ma apprezzati per bassa sagoma e velocità) furono i '''Cromwell''' (A.27), che per la prima volta non furono concepiti con i pezzi da 40 mm, ma passarono subito ai 57 e poi ai 75 mm. Nemmeno loro erano del tutto esenti da critiche, anche se la sagoma era molto bassa e il motore Meteor da 600 hp mobilitava circa 25 t in maniera tale che la velocità superava i 60 kmh, persino troppi per non rischiare lo scingolamento o altri danni. Erano carri paragonabili per mobilità ai Leopard 1. Troppa mobilità e poca potenza di fuoco contro i Panzer tedeschi condussero al '''Challenger''', un grosso Cromwell allungato con scafo a sei ruote per lato anziché 5, con una torre molto alta e il pezzo da 17 libbre, l'unico inglese efficace anche contro il Tiger. Era ben protetto con piastre fino a 102 mm, ma troppo alto di sagoma e lento nel brandeggio della torretta. Tutto sommato questo carro da circa 32 t era meno riuscito dello Sherman Firefly, modifica inglese del mezzo americano. Mentre i Cromwell finirono spesso a fare i carri esploratori (con una sagoma molto più bassa e maggiore velocità rispetto a qualunque Sherman), i Challenger davano supporto di fuoco a distanza, sempre che fossero in grado di seguirli. Comunque ne vennero prodotti solo un paio di centinaia.
 
[[Immagine:Comet tankI 1- Tank Museum Bovington 19-05-2017 10-58-09.jpg|300px|right|thumb|Il Comet, evoluzione finale dei Cruiser britannici]]
I Britannici non demorsero e produssero il loro miglior carro incrociatore: il '''Comet''' (siglato A.34), armato con un pezzo da 77 mm appena meno potente del 17 libbre. Era un carro ben armato e ancora molto veloce, con l'unica limitazione che non aveva corazze inclinate per aumentare la protezione, che comunque arrivava frontalmente a circa 102 mm, e la sagoma era più bassa del Challenger. Lo schema era lo stesso, ma la torre era squadrata sì ma meglio disegnata e con un robusto scudo di torretta esterno anziché interno, come negli altri carri britannici, e infine una piccola cupola d'osservazione; la sagoma era piuttosto bassa, motore Meteor (maggiormente 'frenato' dal maggiore peso del mezzo), cingoli senza rullo di rinvio e con 6 route per lato anziché 5. Cominciarono le consegne con l'autunno del '44 e soprattutto alla 11a divisione corazzata, con i quali alla fine della guerra raggiunse Lubecca nel Baltico dopo l'avanzata attraverso il Reno e la Germania settentrionale.