Ecco l'uomo/Purezza rituale: differenze tra le versioni

Negli ultimi decenni la critica biblica ha approfondito la nostra comprensione dell'ebraismo del tardo Secondo Tempio. La nostra prospettiva su Gesù e suisul primiprimo movimentimovimento al seguito di Gesù è cambiata di conseguenza. Grazie alle grandi opere di [[w:Géza Vermes|Géza Vermes]], [[w:Ed Parish Sanders|E. P. Sanders]], [[w:Paula Fredriksen|Paula Fredriksen]] e altri, che hanno presentato un Gesù che è moltoprincipalmente un prodotto del suo ambiente culturale, è ormai normale considerare Gesù come un ebreo, non solo di nascita, ma anche di morte. Finalmente! Le generazioni precedenti di studiosi del Nuovo Testamento, in particolare prima della seconda guerra mondiale, non esitarono a presentare Gesù oltreal di là e controavverso lall'ebraismo dei suoi tempi, mettendo in evidenza il suo presunto rifiuto delle leggi ebraiche. L'ebraismo veniva spesso rappresentato in termini negativi, caratterizzato da un piccolomeschino legalismo e incentrato su un'etica del lavoro, in contrasto con la religione delladi grazia e del perdono offerta da Gesù e da Paolo di Tarso (per le descrizioni, vedi Heschel 2009: 152–61, 175–2002 175–200; Arnal 2005: 8–14). Ciononostante, vi furono notevoli eccezioni tra gli studiosi biblici cristiani che si impegnarono criticamente con le tradizioni ebraiche e presentarono l'ebraismo in modo più sfumato (vederevedi Möller 2015: 90–104). Tra i cristiani non accademici, l'ebreoebraicità di Gesù è purtroppo ancora molto controverso,controversa come(vedi afferma''[[Biografie Amy-Jill Levine nel suo libro del 2007, Gesù lcristologiche]]'ebreo incompreso: la Chiesa e lo scandalo di Gesù ebreo. Sebbene stia scrivendo per un pubblico americano, il libro è un valido correttivo anche nel contesto nordico'). Oggi valutazioni apertamente negative di pratiche e credenze ebraiche sono rare nelle borse di studio etra gli studiosi, che sottolineano ripetutamente chee presentano un "Gesù ebraico". Negli anni '70 GezaGéza Vermes enfatizzò l'identità ebraica di Gesù nel suo libro, intitolato ''Jesus the Jew'' (1975). Così fecero anche [[w:John Dominic Crossan|John Dominic Crossan]] (''The Historical Jesus: The Life of a Mediterranean Jewish Peasant'', 1991) e [[w:John Paul Meier|John P. Meier]] (''Jesus the Marginal JewishJew'', 1991). In effetti, la recente fase di ricerca sullo storicosul Gesù -storico – "la terzaTerza ricercaRicerca" -– è stata caratterizzata dalla sua collocazione di Gesù all'interno del giudaismodell'ebraismo. Tom Holmén spiega: "la stima degli studiosi di Gesù di oggi è che un fattore costitutivo che distingue chiaramente la" "Terza Ricerca " dalle precedenti fasi della ricerca di Gesù è proprio quello di porre una chiara enfasi e sottolineatura sull'ebraicità di Gesù" (Holmén 2001a: 143 ).

Allo stesso tempo, comequando gli studiosi sottolineano l'ebraicità di Gesù, contemporaneamente la maggior parte di loro afferma diche averegli respintorespinse il sistema di purezza ebraica, che era una caratteristica fondamentale del primo giudaismoebraismo. Contrariamente alla maggior parte degli studiosi del Nuovo Testamento, sostengovogliamo qui sostenere che non ci sono prove per l'opinione diffusa che Gesù abbia sfidatocontestato il sistema di purezza, checome mostreròmostreremo di seguito. UnInoltre, un problema correlato di cui parleròparleremo si rivolge alle ricostruzioni storiche di un Gesù che respinge le leggi sulla purezza e come si riflettano negativamente sulla sua ebraicità. Quindi, affronteremo anche la spinosa questione dell'identità ebraica e come si applichi agli ebrei nell'antichità; che cosa comportava l'"ebraicità" nell'antichità?