Ecco l'uomo/Due verità: differenze tra le versioni

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==Le due verità==
Esistono due tipi di verità su Gesù Cristo. La prima è la verità evangelica. La sua veridicità è garantita dalla fede. Agli occhi del credente, nei Vangeli di ispirazione divina non esistono, o addirittura non possono esistere, contraddizioni. Apparenze contrarie devono essere ignorate o riconciliate.
 
Ad esempio, il Vangelo di Giovanni fornisce un resoconto storicamente accettabile della condanna di Gesù: fu arrestato un giorno prima della [[w:Pesach|Pesach]] (= Pasqua ebraica) e, senza menzione di un pasto pasquale né di un processo giudiziario ebraico formale, fu portato davanti a Pilato, accusato di essere un rivoluzionario e condannato alla crocifissione.<ref>Per questa sezione si veda spec. [[w:Géza Vermes|Géza Vermes]], ''Jesus the Jew: A Historian's Reading of the Gospels'', 1973 (trad. ital.''Gesù l'ebreo'', Borla, 1983), nelle varie fasi di sviluppo delle testimonianze e delle esegesi.</ref>
 
Negli altri Vangeli, in un modo storicamente improbabile, l'arresto di Gesù, seguito da un processo da parte del sinedrio ebreo con l'accusa di blasfemia, avvenne dopo il pasto della Pesach (l’''[[w:Ultima Cena|Ultima Cena]]'') e Gesù fu dichiarato colpevole nella notte della stessa festività. Eppure nessun cristiano credente si chiede come il supremo tribunale della Giudea abbia potuto processare un caso di crimine capitale durante uno dei principali festival — o, più semplicemente, come le due storie siano congiunte insieme.
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Il secondo tipo di verità è meno certo della fede ed è approssimato per mezzo di un'indagine storica "scientifica". Questa ricerca si sforza di scoprire la '''VERITÀ''', ma riesce a recuperarne solo un pezzetto.<ref>''Quid est veritas?'' "Che cos'è la verità?" chiede un improbabile Pilato in ''[[w:Vangelo secondo Giovanni|Giovanni]]'' {{passo biblico|Gv|18:38}}. Ironico, no?</ref> Il compito dello storico è quello di assemblare un puzzle monumentale di cui mancano ancora molte parti. Questo capitolo, seguendo i consigli del rinomato biblista [[w:Géza Vermes|Géza Vermes]], si propone di indicare un percorso "verso la verità" sul Gesù storico, senza presunzioni e consci dell'ardua impresa, riecheggiando le premesse anticipate nella prima parte di questo libro.
 
Fino alla metà del XVIII secolo, la verità evangelica ha dominato completamente il mondo cristiano e ha continuato a farlo nei circoli ecclesiastici conservatori fino ai giorni nostri. Questa certezza non derivava dall'effetto accecante che la fede esercitava sull'evidenza storica. Già nel secondo secolo, le divergenze tra i documenti del Nuovo Testamento furono notate dai perspicaci padri della Chiesa e fu fatto un tentativo deliberato di armonizzarli, producendo il cosiddetto ''[[w:Diatessaron|Diatessaron]]'', i quattro Vangeli in uno. Ma dopo un certo successo iniziale l'innovazione fallì e i tradizionali quattro Vangeli sopravvissero.
 
Pertanto, i padri della Chiesa successivi furono perfettamente consapevoli che le due genealogie di Gesù in Matteo e in Luca erano incompatibili, ma lanciarono l'idea apparentemente brillante che Matteo tracciasse la discendenza di Gesù attraverso Giuseppe, mentre Luca lo faceva attraverso Maria. Chiusero un occhio sul fatto che tra gli ebrei ci si aspettava che una genealogia seguisse esclusivamente la linea maschile.
 
La ricerca della figura umana di Gesù iniziò con [[w:Hermann Samuel Reimarus|Hermann Samuel Reimarus]] a metà del XVIII secolo e ha caratterizzato la critica accademica dei Vangeli fino ai giorni nostri. Per i primi 200 anni fu essenzialmente una ricerca accademica tedesca, sebbene dalla fine del XIX secolo in poi ci fu una manciata di contributi britannici, francesi e americani. Si mirava alla riscoperta del "Gesù storico" e si cercava di distinguerlo dal "Cristo della fede". La sua fase iniziale si concluse con l'anticlimatica ''Geschichte der Leben Jesu Forschung ([[w:Ricerca del Gesù storico|Ricerca del Gesù storico]])'' di [[w:Albert Schweitzer|Albert Schweitzer]], che nel 1906 descrisse l'intero processo come troppo soggettivo per essere degno di continuazione. Secondo Schweitzer, ogni studioso aveva prodotto un Gesù a sua immagine e somiglianza.<ref>''Von Reimarus zu Wrede'' (1906) seconda edizione riveduta col citato titolo Geschichte der Leben Jesu Forschung'' (1913); trad. it. ''Storia della ricerca sulla vita di Gesù'', Paideia, 1986.</ref>
 
Dagli anni 1920 agli anni 1950, la ricerca sul Gesù storico divenne piuttosto fuori moda sotto l'influenza di [[w:Rudolf Bultmann|Rudolf Bultmann]], il grande studioso tedesco, e della sua nuova scuola letteraria-critica di ''Formgeschichte'' o [[w:critica delle forme|critica delle forme]]. Nel 1926, fece la memorabile affermazione che in effetti scomunicò l'indagine sulla vita di Gesù negli ampi ambienti accademici su cui dominava: "Non possiamo sapere quasi nulla della vita e della personalità di Gesù poiché le prime fonti cristiane non mostrano alcun interesse per nessuna delle due." Per Bultmann l'impostazione del messaggio evangelico non era la vita di Gesù; gli evangelisti stavano provvedendo alle necessità della chiesa nascente.<ref>Rudolf Bultmann, ''Nuovo Testamento e mitologia. Il manifesto della demitizzazione'', Paideia, 1990, pp. 40-42.</ref>Dopo un silenzio di 30 anni, l'interesse storico si riaccese lentamente in Germania, ma fu di breve durata e senza risultati degni di nota.
 
Negli anni '70, per la prima volta in due secoli, la scena principale dell'attività di ricerca lasciò la Germania. Si trasferì prima in Inghilterra, e subito dopo negli Stati Uniti. L'enfasi principale non era sullo sfondo ellenistico della chiesa primitiva secondo la critica della forma, ma sull'ebraicità di Gesù sulla scia della scoperta dei [[w:Manoscritti del Mar Morto|Rotoli del Mar Morto]] e del rinnovamento della ricerca sull'ebraismo post-biblico e su [[w:Flavio Giuseppe|Flavio Giuseppe]], lo storico ebreo del I secolo [[w:era volgare|e.v.]]
 
La tendenza è chiaramente dimostrata dai nuovi titoli: ''Jesus the Jew'' (1973), ''Jesus and Judaism'' (''The Historical Jesus: The Life of a Mediterranean Jewish Peasant'' (1991); ''A Marginal Jew: Rethinking the Historical Jesus'' (1991-2001) e ''Jesus of Nazareth, King of the Jews: A Jewish Life and the Emergence of Christianity'' (1999); ''Searching for the Real Jesus'', 2010; ''Jesus in the Jewish World'', 2010 — tanto per citarne qualcuno...
 
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==Note==
{{Vedi anche|Biografie cristologiche|etichetta1=i rispettivi riferimenti di "Biografie cristologiche"}}
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[[Categoria:Ecco l'uomo|Due verità]]