Ecco l'uomo/Gesù guaritore: differenze tra le versioni

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{{q|Eliseo entrò in casa. Il ragazzo era morto, steso sul letto. Egli entrò, chiuse la porta dietro a loro due e pregò il Signore. Quindi salì, si distese sul ragazzo; pose la bocca sulla bocca di lui, gli occhi sugli occhi di lui, le mani nelle mani di lui e si curvò su di lui. Il corpo del bambino riprese calore. Quindi si alzò e girò qua e là per la casa; tornò a curvarsi su di lui; il ragazzo starnutì sette volte, poi aprì gli occhi. Eliseo chiamò Ghecazi e gli disse: «Chiama questa Sunammita!». La chiamò e, quando essa gli giunse vicino, le disse: «Prendi tuo figlio!». Quella entrò, cadde ai piedi di lui, gli si prostrò davanti, prese il figlio e uscì.|2 Re {{passo biblico|2re|4:32-37}}}}
L'impulso cristiano di usare i segni di Gesù come prova che egli fosse divino, o come pretesto per credere, sembra aver frustrato Gesù stesso. "Ma egli, traendo un profondo sospiro, disse: «Perché questa generazione chiede un segno? In verità vi dico: non sarà dato alcun segno a questa generazione».<ref>Marco {{passo biblico|Mc|8:12}}.</ref> In un'altra occasione egli dichiara con esasperazione: "Se non vedete segni e prodigi, voi non credete."<ref>Giovanni {{passo biblico|Gv|4:48}}.</ref>
 
Sebbene desideri guarire gli infermi, Gesù non vuole che le sue azioni siano interpretate come asserzioni di divinità. Ancor di meno vuole che il pubblico si diletti del messaggero dimenticandosi del messaggio. Gesù stava diffondendo la parola di Dio, non la sua propria. In svariate occasioni Marco narra che Gesù arrivò al punto di ordinare a coloro che assistevano alle sue guarigioni di non dirlo ad altri.<ref>Marco {{passo biblico|Mc|5:43;7:36}}.</ref> Aveva timore – giustamente, come infatti accadde – che i suoi seguaci evidenziassero la sua personalità a spese della sua chiamata.
 
Anche gli esorcismi di Gesù hanno una forte somiglianza con quelli eseguiti dai rabbini del suo tempo. Come scrive Marco: "Ed essi glielo portarono. Ma appena lo vide, lo spirito lo scosse con violenza, e il fanciullo, caduto a terra, si rotolava schiumando."<ref>Marco {{passo biblico|Mc|9:20}}.</ref>
 
Molti grandi uomini del tempo affermarono di poter fare esorcismi. Lo storico Flavio Giuseppe descrisse nei particolari un suo contemporaneo, un esorcista ebreo di nome Eleazar, che aveva l'abilità di estrarre demoni dal naso degli afflitti. "Quando Eleazar voleva persuadere e dimostrare agli spettatori che egli possedeva tali poteri, metteva un po' lontano dalui una tazza o una coppa piena d'acqua e comandava al demonio, mentre usciva dall'uomo, di rovesciarla e quindi lasciar capire agli spettatori che aveva abbandonato l'uomo [indemoniato]."<ref>[[w:Flavio Giuseppe|Flavio Giuseppe]], ''[[w:Antichità giudaiche|Antichità giudaiche]]'', 323.</ref> Chiaramente, Gesù non era il solo esorcista al lavoro in quel periodo.
 
Tra i [[w:Manoscritti del Mar Morto|Rotoli del Mar Morto]] c'è una descrizione di un esorcismo che riporta fortemente a quelli eseguiti da Gesù. "Così io pregai per lui, qul bestemmiatore, e posi le mani sulla sua testa. A quel punto la peste gli fu rimossa, lo spirito maligno esorcizzato via da lui e fu guarito."<ref>''Racconti dei Patriarchi'', 1QapGen 21.28-29.</ref>
 
Il Talmud riporta molte storie di esorcismi che dimostrano Gesù fermamente in linea con i suoi colleghi nell'eseguirli. Qui di seguito una storia tipica che narra del grande saggio Rabbi Hanina ben Dosa:
{{q|Una volta Rabbi Hanina ben Dosa andò ad immergersi [nell'acqua di] una grotta. Kuthim [Samaritani] vennero e posero una grande roccia davanti all'entrata della grotta. Gli spirit vennero e la spostarono. In seguito, uno spirito maligno infestava una povera donna nel vicinato di Rabbi Hanina.<br/>
I suoi studenti gli dissero: "Rabbì, vedi come questa povera donna soffre afflizioni a causa dello spirito malvagio."<br/>
Rabbi Hanina si rivolse allo spirito: "Perché provochi dolore alla figlia di Abramo?"<br/>
Lo spirito rispose: "Non sei tu colui che si andò ad immergere nella grotta, e così via... fintanto che io venni coi miei fratelli e col casato di mio padre e spostammo la roccia. È questo il modo in cui mi ripaghi del favore?"<br/>
Egli rispose: "Lo decreto".}}
La storia finisce qui improvvisamente, sebbene si faccia intendere che lo spirito alla fine fuggì e la donna fu curata.<ref>Per un'esaustiva analisi della fonte di questa citazione, si veda Meir Bar-Ilan, ''Exorcism by Rabbis, Talmud Sages, and Their Magic'', Università Bar-Ilan, Israele.</ref> Questo è di certo un antecedente dei miracoli di Gesù. Senza dubbio, gli atti più sconcertanti di Gesù hanno radici nella tradizione ebraica e, come vedremo di seguito, esistono precursori anche per l'atto miracoloso più famoso di Gesù: risuscitare i morti.
 
===Risurrezione dei morti===
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==Note==
{{Vedi anche|Biografie cristologiche|etichetta1=i rispettivi riferimenti di "Biografie cristologiche"}}
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<references/>
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