Latino sine flexione/Cronologia: differenze tra le versioni

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Versione delle 16:51, 29 ott 2019

“Costruito benissimo, nella sua grammatica elementare, era il Latino sine flexione di Giuseppe Peano (1903), il quale era un grande matematico e un grande logico.” U. ECO


Sulla “Rivista di matematica” diretta da Giuseppe Peano compare in data 20 ottobre 1903 il primo articolo sul progetto di lingua, denominato «latino sine flexione».

Nel 1904 esce a cura di Peano il suo primo Vocabulario de latino internazionale, comparato cum Anglo, Franco, Germano, Hispano, Italo, Russo, Graeco et Sanscrito.

La vecchia accademia del Volapük, l’Akademi Internasional, si trasforma in Academia pro interlingua (nuovo nome del latino sine flexione) e Peano, che guida la proposta di lasciare a ciascun socio libertà discelta sulla forma di lingua da utilizzare, è eletto presidente il 23 dicembre 1908. Seguono le pubblicazioni: nel 1909 il Vocabulario commune ad linguas de Europa e nel 1915 il poderoso Vocabulario commune ad latino-italiano-français-english-deutsch. I giornali ufficiali della "Academia" erano "Discussiones" (1909-13), "Circulares" (1915-1924), e "Academia pro interlingua" (1925-1927). Nel 1926 nasce un nuovo periodico Schola et Vita, diretto a Milano da N. Mastropaolo. Schola et Vita divenne dal 1928 l’organo ufficiale di stampa dell’Academia pro Interlingua, finendo per assorbire le Discussiones, le Circulares e gli altri bollettini spediti ai soci.

Dopo la morte di Peano (1932) la situazione politica internazionale non crea un ambiente favorevole per gli ideali pacifisti e cosmopoliti dell’ Academia.

"Nos vide que homines, et per causa de persistente grave crisi oeconomico et per nigros nubes que impende super horizonte politico et fac time perturbationes, quasi nullo attentione et auxilio da ad opera de interlinguistas, ita ut nunc expansione de nostro idea in mundo jam quasi cessa." [Vediamo che le persone, vuoi a causa di una persistente crisi economica vuoi per le nere nubi sospese sull’orizzonte politico facenti temere perturbazioni, hanno un’attenzione e un contributo quasi nullo all’opera degli interlinguisti, così che ora l’espansione della nostra idea nel mondo è quasi cessata.] Schola et Vita, 1935.

1939, data di cessazione del periodico.

Intanto negli Stati Uniti la IALA (International Auxiliary Language Association), nata per studiare i diversi sistemi proposti, decide di lavorare su un nuovo progetto e nel 1951 lancia la nuova Interlingua. Alcuni eminenti sostenitori superstiti dell’Interlingua di Peano vi confluiscono.

1954: cessazione di ogni attività dell’Accademia. Tutti i materiali sono trasferiti alla biblioteca civica di Cuneo, tutt’ora conservati. Segue un lungo oblio, poi l’arrivo di Internet ha permesso un generale ritorno di interesse per le lingue ausiliarie, tra cui il Latino sine flexione, che ha ripreso il nome originario ed è utilizzato in alcuni gruppi di discussione.