Essenza trascendente della santità/La santità della Terra d'Israele: differenze tra le versioni

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Un certo numero di studiosi ha interpretato questo passo come esprimesse un "indietreggiamento" dal resoconto generalmente teleologico, storico e istituzionale di Maimonide riguardo alla santità della Terra di Israele.<ref>Si veda per es. Twersky, "Maimonides on Ertez Israel", 285-6, e Ravitzky, "Awe and Fear", 21 nota 86.</ref> [[:en:w:Eliezer Schweid|Eliezer Schweid]] ha dibattuto efficacemente contro questa opinione, facendo riferimento specifico a ''MT'' "Leggi del Tempio", 2:1-2, dove Maimonide scrive:
{{q|Il sito dell'altare era definito molto specificamente e non doveva mai essere cambiato... Fu sul sito del Tempio che il patriarca Isacco venne legato... Ora esiste una tradizione nota a tutti che il luogo dove Davide e Salomono costruirono l'altare... fosse lo stesso luogo in cui Abramo costruì l'altare su cui egli legò Isacco.<ref>Naturalmente, se l'intero avvenimento ebbe luogo solo in una visione profetica, allora le parole di Maimonide qui assumono un significato molto differente dal loro senso semplice, sebbene certamente rimangano riconducibili all'intento della mia discussione. Questa interpretazione di Maimonide (abbastanza ragionevole alla luce della sua asserzione in ''Guida'' ii.42 che ogni volta che un profeta parla con un agelo la conversazione avviene in una visione di profezia) era sostenuta da alcuni dei suoi interpreti medievali, come dimostrato dalla risposta appassionata di Abravanel nel suo commento a ''Guida'' i.8. Lì Abravanel ammonisce Joseph ibn Kaspi (1279-1340) per aver sostenuto questa posizione. Sulla posizione di Kaspi, si veda H. Kasher, "How Could God Command Us?", e Goetschel, "Le Sacrifice d'Isaac". Abraham Nuriel suggerisce che questa interpretazione, così sdegnosamente rifiutata da Abravanel, potrebbe benissimo essere stata la vera posizione di Maimonide: si veda Schwartz, ''Amulets'', 71-4.</ref> Questo pure era il luogo dove Noè costruì un altare quando uscì dall'arca. Fu inoltre il luogo dell'altare su cui Caino ed Abelo offrirono sacrifici. Lì fu dove Adamo offrì un sacrificio dopo esser stato creato. Invero Adamo fu creato proprio da quel suolo; come hanno pensato i Saggi: Adamo fu creato dal luogo dove fece espiazione.<ref>''Libro del Servizio al Tempio'', trad. Lewittes, 10.</ref>}}
In connessione con questo brano, Schweid afferma che Maimonide non attribuisce al Monte del Tempio nessuna santitàà intrinseca (che io ho chiamato "ontologica"); piuttosto, egli "descrive una storia di atti santificatori che lo hanno demarcato per il servizio a Dio e l'espiazione dei peccati. È la storia quindi che ha dato a questo luogo un significato peculiare." Schweid vede il carattere "unicamente e eternamente santo" del sito dell'altare come simbolizzasse "da una parte la relazione fondamentale tra Dio e il Suo popolo, che Egli ha incaricato a santificare il Suo nome nel mondo, e dall'altra lo status del ruolo di questo popolo nella storia delle nazioni, sin dall'inizio della razza umana".<ref>Schweid, ''Land of Israel'', 67. Secondo me, quest'ultima frase di Schweid suonosuona più di tipo haleviano che maimonideo.</ref>
 
Penso che Schweid abbia esposto un punto importante, ma deve essere rifinito. Nel passo qui citato Maimonide evidenzia il significato del sito dell'altare, mentre non parla affatto della sua santità. In effetti, la santità non è in ballo. Maimonide sta spiegan do il perché il sito dell'altare non deve mai essere spostato; sottolinea l'importanza della sua collocazione connettendola ad una serie di eventi di importanza cruciale per l'umanità in generale (Adamo, Caino e Abele, Noè) e per il popolo ebraico in particolare (Abramo e Isacco, Davide e Salomone). In realtà, se uno volesse leggeree questo brano come se insegnasse qualcosa sulla santità del sito del Tempio, il messaggio dovrebbe essere tanto universale quanto ebraico (il che richiama alla mente il passo da "Leggi dell'Anno Sabbatico e del Giubileo", 13:13, citato ''supra'').
 
Tuttavia, se uno accetta l'interpretazione di "Leggi del Tempio", 2:1-2, qui offerta, che ne è di "Leggi del Tempio", 6:16, secondo cui la santità di Gerusalemme sembra essere di qualità diversa dalla santità del resto della Terra di Israele? Una risposta completa a questa sfida interpretativa deve coinvolgere una discussione di cosa Maimonide intendesse per ''[[w:Shekhinah|shekhinah]]'' ("presenza divina").
 
==Note==